Hashemiti
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Col termine Hashemiti ci si riferisce di norma agli appartenenti, in ogni tempo e in ogni contrada islamica, alla famiglia ristretta del profeta Maometto (il cui bisnonno si chiamava appunto Hāshim). In realtà, nel XX secolo con questo termine ci si riferì alla discendenza dello Sceriffo di Mecca, al-Husayn ibn ‘Alī, animatore nel corso della I Guerra Mondiale della Rivolta Araba, la cui guida militare egli affidò al figlio Faysal (poi re d'Iraq), consigliato e sostenuto militarmente dal col. T.E. Lawrence (Lawrence d'Arabia) e dalla Gran Bretagna.
Per la mancata osservanza di quanto pattuito nel carteggio intercorso tra lo Sceriffo di Mecca e il plenipotenziario britannico Sir Henry MacMahon, Londra indennizzò la famiglia hascemita consentendo che in Transgiordania diventasse Emiro ‘Abd Allāh mentre un terzo fratello, Alī, divenne per breve tempo re del Hijāz, succedendo a suo padre allorché contro il giovane regno si scagliarono nel 1925 le vittoriose truppe saudite di ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd.
Di queste entità "hascemite" sopravvive solo quella giordanica, mentre quella irachena soccombette nel 1958 al colpo di Stato militare condotto dal gen. ‘Abd al-Karīm Qāsim (noto in Occidente come Kassem).