Gneo Domizio Calvino
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Gneo Domizio Calvino (lat. Gnaeus Domitius Calvinus) (... – ...) è stato un politico, generale e senatore romano.
Osca | |
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OSCA, testa di Ercole con collana | DOM. COS. ITER. IMP, simpulum, aspergillum, ascia e apex |
AR denario; 3,78 g |
Fu eletto console due volte nel 53 a.C. e nel 40 a.C.. Fu un partigiano di Giulio Cesare e di Ottaviano.
Domizio Calvino proveniva da una nobile famiglia e fu eletto console nel 53 a.C., nonstante un noto scandalo elettorale. Si schierò con Cesare durante la guerra civile con Pompeo Magno. Alla decisiva battaglia di Farsalo comandava il centro dell'esercito di Cesare. Dopo la battaglia fu nominato governatore dell'Asia. Cercò di opporsi all'invasione di Farnace, re del Bosforo Cimmerio che aveva colto l'occasione della guerra civile per invadere il Ponto. Tuttavia subì una pesante sconfitta alla battaglia di Nicopoli in Armenia (dicembre del 48 a.C.). L'intervento diretto di Cesare condusse a rapida fine il conflitto e l'esercito di Farnace fu completamente distrutto con la battaglia di Zela nel 47 a.C.. Nonostante la sconfitta subita rimase un fedele amico di Cesare.
Le attività di Calvino dopo la morte di Cesare non sono note ma nel 43 a.C. era un forte sostenitore di Ottaviano e participò alla guerra civile contro Bruto e Cassio. Durante la campagna di Filippi nel 42 a.C., aveva il compito di portare rinforzi dall'Italia alla Grecia per l'esercito di Marco Antonio ed Ottaviano, ma la flotta fu distrutta dal nemico sul mare Ionio con la perdita di due legioni. Nonostante i suoi insuccessi fu premiato con l'onore di un secondo consolato nel 40 a.C. e fu inviato da Ottaviano come governatore della Hispania, dove rimase per tre anni (39-36 a.C.). Apparentemente le sue attività militari in Hiberia ebbero successo, giacché al suo ritorno gli fu accordato un trionfo e fu saluto come imperator dalle sue truppe. Calvino ricostruì anche la Regia nel Foro romano. Anche se non abbiamo molte notizie sulla sua ulteriore attività politica, un'epigrafe mostra che nel 20 a.C. era ancora vivo e era un componente dei Fratres Arvali un collegio sacerdotale, riservato ai componenti del nascente famiglia imperiale ed ai più importanti sostenitori dell'imperatore.
Anche se la carriera di Domizio Calvino non mostra particolari capacità né in politica, dove ottenne il suo primo consolato grazie ad una scandalosa corruzione, né in guerra dove subì due pesanti sconfitte, riuscì a mantenere un importante ruolo politico. Ciò probabilmente fu dovuto al fatto che era uno dei pochi appartenenti alla nobilitas a sostenere il partito di Cesare e di Ottaviano già dall'inizio.
[modifica] Bibliografia
- Matthias Gelzer. Caesar: Politician and Statesman. Harvard University Press, 1997.
- Ronald Syme. The Roman Revolution. Oxford University Press, 1939.
Precedessore Appio Claudio Pulcro Lucio Domizio Enobarbo |
Console romano 53 a.C. con Marco Valerio Messalla Rufo |
Successore Quinto Cecilio Metello Pio Scipione, Gneo Pompeo Magno |
Precedessore Publio Servilio Vatia Isaurico II, Lucio Antonio |
Console romano 40 a.C. con Gaio Asinio Pollione Lucio Cornelio Balbo (suffectus) |
Successore Gaio Calvisio Sabino, Lucio Marcio Censorino |