Giovanni Dominici
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Giovanni Dominici, al secolo Giovanni Banchini o Baccini (Firenze, 1356 – Buda, 10 giugno 1420), è stato un cardinale italiano. Membro dell'Ordine dei Frati Predicatori, diplomatico e scrittore, fu vescovo di Ragusa: è stato proclamato beato nel 1832.
[modifica] Biografia
Entrò nell'Ordine Domenicano nel convento di Santa Maria Novella nel 1372, dopo essere guarito, secondo la tradizione, grazie all'intercessione di santa Caterina da Siena, dalla balbuzie che gli aveva impedito di accedere all'ordine due anni prima.
Completati gli studi teologici a Parigi, svolse attività di docente e di predicatore per dodici anni a Venezia. Con l’approvazione del direttore generale, Raimondo da Capua, fondò conventi di stretta osservanza del suo ordine a Venezia (1391) e a Fiesole (1406) e il convento del Corpus Domini a Venezia per le suore domenicane di stretta osservanza.
Alla morte di Innocenzo VII, durante lo Scisma d'Occidente, fu inviato in qualità di ambasciatore della Repubblica di Venezia al conclave del 1406 ed ebbe gran parte nell'elezione del veneziano Gregorio XII, che lo scelse come suo confessore e consigliere, lo elesse vescovo di Ragusa (1407), lo creò cardinale nel 1408 e lo inviò come ambasciatore in Ungheria, per garantirsi l’appoggio dell'imperatore Sigismondo contro l'antipapa Benedetto XIII.
Per mettere fine allo scisma, Dominici consigliò a Gregorio XII di ritirarsi e annunciò al Concilio di Costanza le dimissioni volontarie del Papa. Il successore di Gregorio, Martino V lo nominò legato in Boemia il 19 luglio del 1418 per reprimere l'eresia hussita, ma ottenne scarsi risultati a causa dell’inerzia di Venceslao IV.
Dominici non fu solo scrittore di temi spirituali, ma anche poeta, come testimoniamo i suoi numerosi inni in vernacolo o Laudi. La sua Regole del governo di cura familiare, scritta tra il 1400 e il 1405, è un’opera pedagogica che tratta, in quattro libri, delle facoltà dell'anima, dei poteri e delle facoltà sensoriali del corpo, dell'uso dei beni della terra e dell'istruzione dei figli. Il suo Lucula Noctis (Lucciola della Notte) in risposta ad una lettera di Nicola di Piero Salutati, è il trattato più importante di quel tempo sullo studio degli autori pagani. Dominici non condanna nettamente gli studi classici, ma si oppone strenuamente all'umanesimo paganeggiante del tempo.
Fu beatificato da papa Gregorio XVI il 9 aprile 1832.
[modifica] Bibliografia
Blessed Giovanni Dominici in Catholic Encyclopedia. (in inglese) Encyclopedia Press, 1917.