Film propagandistico
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Per film propagandistico si intende un'opera cinematografica il cui scopo è quello di avvalersi della potenza del mezzo visivo per colpire l'immaginazione degli spettatori e convincerli ad appoggiare una determinata tesi, ad esempio nel campo politico o religioso.
Questa tecnica di convincimento si è avvalsa in tempi relativamente più recenti anche della televisione.
È significativo notare come l'uso del cinema, primo effettivo mezzo di comunicazione di massa, affermatosi agli inizi del XX secolo, è avvenuto inizialmente in quei paesi in cui in cui i regimi totalitari al governo avevano il completo controllo dei mezzi di comunicazione.
Indice |
[modifica] L'epoca del muto (1895-1929)
Nel cinema delle origini i film di propaganda sono filmati di tipo documentaristico che tendono a qualificare personalità pubbliche e le loro azioni. Tra i più antichi i filmati ripropongono, papi, imperatori e regnanti a parate pubbliche. Durante la Prima guerra mondiale per motivazioni strategiche gli eserciti si guardarono bene dal creare filmati che potessero poi cadere in mani nemiche. Nel cinema italiano c'è un film comico-patriottico intitolato Maciste alpino (1914) che racconta le avventure belliche sopra le righe, senza mai calcare la mano sulla violenza effettiva della guerra.
Durante i primi anni del fascismo, il duce non dette molta importanza alla leva del cinema. Il grido dell'aquila (1922) fu uno dei pochi film di "fiction" dedicati all'argomento della Marcia su Roma.
[modifica] Il sonoro e la Seconda guerra mondiale (1929 - 1945)
Urss Forse è il Paese, con gli USA e l'Italia fascista, ad avere una chiara coscienza del potere persuasivo del cinema. Scuole come quelle di Ejzenstejn e Pudovkin, e in minima parte Vertov, hanno chiaro il fine politico che Stalin vuole dare al cinema. Nonostante il potere censorio del dittatore, nascono film di Ejzenstejn quali Ottobre, La corazzata Potemkin e i più espliciti Aleksander Nevskij e Ivan Il Terribile dietro i quali spuntavano i baffi di Stalin.
USA Gli Stati Uniti scatenano Hollywood. I più importanti registi (Frank Capra e John Ford in testa) sfornano film di propaganda a favore dell'entrata in guerra della potenza: in ballo c'è la libertà dell'Europa ma non solo.
[modifica] Germania nazista e Italia fascista
Il cinema è stato un punto culminante per la propaganda nazista e fascista. Prima di assistere alla visione del film, i cittadini dovevano vedere filmati inneggianti al duce o al führer ("la guida").
La tematica più ricorrente a questo tipo di propaganda, era il mito bellico e l'elogio al patriottismo. Il caso più eclatante, con contenuti estetici certamente alti, seppur eticamente discutibili, di film propagandistico è rappresentato dall'opera di Leni Riefenstahl (fino ad allora attrice e regista di film "di montagna").
L'acme della sua opera, o perlomeno, il risultato più celebre è Olympia, il film sulle Olimpiadi di Berlino del 1936. Però è nel Trionfo della volontà (1934),un film documentario sul congresso di Norimberga ad un anno dalla presa del potere, che la Riefenstahl crea una vera e propria estetica del nazismo, con l'esaltazione della figura del Führer ottenuta con mezzi prettamente cinematografici (inquadratura, montaggio, ecc.).
L'apporto della Riefenstahl era tenuto in grande considerazione da Hitler e da Joseph Goebbels, ministro e responsabile del Terzo Reich per quanto riguarda la comunicazione di massa.
In Italia, con l'avvento del sonoro, il regime cambiò opinione sul cinema che divenne "l'arma più forte"; soprattutto i cinegiornali divennero l'eco visiva delle imprese del duce. Ma è con la guerra che i film a carattere militare o politico aumentano, anche se non sono numerosi.
[modifica] Dal secondo dopoguerra al giorno d'oggi (1946-2005)
In Italia, come nei paesi europei occidentali, la propaganda ebbe sempre meno presa e senso. Le nascenti democrazie si impongono di lasciare questo mezzo al passato, si tende comunque a delegare al documentario gli aspetti di informazione e persuasione.
Un paese che fa uso massiccio di propaganda patriottica è ancora oggi rappresentato dagli USA. L'aspetto è mitigato dall'azione (sono film di fantascienza, spionaggio, horror, pugilato...) ma i messaggi sono evidenti. Una recrudescenza è stata data dall'attentato alle Torri Gemelle del 2001.