Ferrovia Sangritana
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Linea ferroviaria in Italia Ferrovia Sangritana |
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Inizio | San Vito Chietino |
Fine | Castel di Sangro |
Inaugurazione | 1912-1919 |
Attuale gestore | Ferrovia Adriatico-Sangritana S.p.A |
Lunghezza | 100 km |
Regioni | Abruzzo |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V cc |
Diramazioni | Ortona Marina - Caldari (12 km) Torino di Sangro - loc. Piazzano d'Archi (17 km) |
Note | deposito e officine Lanciano |
Ferrovie italiane |
La Ferrovia Sangritana (già Ferrovia Adriatico Sangritana) è una ferrovia regionale italiana che va da Castel di Sangro a Lanciano a scartamento ordinario, elettrificata a 3000 V a corrente continua, con sede a Lanciano.
Effettuava servizio sulle seguenti linee:
- Marina San Vito - Lanciano - Crocetta - Archi - Castel di Sangro
- Ortona Marina - Caldari - Orsogna - Guardiagrele - Crocetta (Tronco dismesso)
- Archi - Atessa (Tronco dismesso)
La rete infrastrutturale ed i servizi sono attualmente (2008) in corso di ammodernamento, sono previse varianti, nuove attivazioni e soppressioni di diverse tratte.
Il "treno della valle" che percorre tale ferrovia una sola volta al giorno A/R fa il giro turistico delle principali città della Valle del Sangro tramite una guida fornita dalla Sangritana.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Il primo periodo
La storia della Ferrovia Sangritana comincia con la proposta del Barone De Riseis, al re delle Due Sicilie Ferdinando II, nel maggio 1853 di una ferrovia da Napoli all'Adriatico attraverso le valli del Volturno e del Sangro su progetto degli ingegneri Rossi e Fiocca. Il 12 maggio 1855 venne stipulato un contratto di concessione per la costruzione di una linea ferroviaria da Napoli per Ceprano (e Roma) e per il Sannio, fino agli Abruzzi; da qui poi diramante per le Marche e San Severo e verso sud fino in Calabria. Ma non se ne fece nulla. Nel 1879 si costituì un consorzio tra i Sindaci della zona frentana per la costruzione dell'opera. Nel 1882 la Ditta Crocco & Giampietro presentò il progetto per una ferrovia economica da San Vito a Castel di Sangro ma per varie ragioni anche questo progetto rimase tale.
Vi furono ancora progetti e richieste di varianti ma si dovette aspettare il 1905 perché l'ingegner Ernesto Besenzanica, costruttore della Ferrovia Porto San Giorgio-Amandola, approntato un nuovo progetto presentasse domanda di concessione al Ministero. Il progetto della linea, a scartamento ridotto, che prevedeva sia la trazione a vapore che quella elettrica ebbe parere favorevole. Nel 1906, finalmente, cominciarono i lavori.
La Ferrovia Sangritana aveva il seguente sviluppo: San Vito Marina (dove vi è pure una stazione della linea Adriatica delle F.S.), Lanciano, Crocetta (dove inizia il tronco per Guardiagrele, Orsogna ed Ortona), Piane d'Archi (da dove inizia il tronco per Perano ed Atessa), Castel di Sangro (dove vi è pure una stazione della linea Appenninica delle F.S.) per un totale di 156 chilometri tutti a semplice binario.
La linea fu completata nel 1912 ed entrò in esercizio con la trazione a vapore sotto la gestione della Società Anonima Ferrovie Adriatico-Appennino. A causa della guerra del 1915-18, non fu più possibile pensare di estendere la linea ferrata verso Chieti, da una parte, e verso Vasto, dall'altra. Nel 1923 venne operato il cambiamento del sistema di trazione con l'elettrificazione a corrente continua delle rete in esercizio. La linea continuava ad avere un rilevante traffico merci e viaggiatori quando sopravvenne il secondo conflitto mondiale, con le sue distruzioni; verso la fine del 1943 i tedeschi operarono la distruzione sistematica del materiale e delle opere d'arte della linea provocandone la chiusura.
[modifica] La ricostruzione
La ricostruzione ricominciò alacremente a partire dalla fine delle ostilità e con essa si provvide anche all'adeguamento dello scartamento che da metrico fu convertito in normale. In conseguenza di ciò venne immesso del nuovo materiale rotabile di costruzione Brown Boveri e successivamente anche quello della cessata Ferrovia Voghera Varzi che era gestita dalla stessa società.
Come molte altre ferrovie in concessione, anche la Sangritana ha subito, a partire dal dopoguerra, le conseguenze negative dello sviluppo caotico della motorizzazione privata. Dal 1981 è passata in Gestione commissariale governativa. Già nel 1979 era avvenuta la chiusura all'esercizio del tratto Archi-Atessa, nel 1982 veniva sospeso il servizio viaggiatori da Ortona a Crocetta e nel 1984 infine la chiusura totale. Al momento sono operative solo le tratte San Vito Lanciano RFI-Lanciano (nuova stazione in via Bergamo) (passeggeri), Ortona Marina - Caldari (merci) e Torino di Sangro - Piazzano d'Archi (merci).
Negli ultimi anni la Sangritana ha subito molti cambiamenti tecnologici ed infrastrutturali. L’11 aprile 2000 la Gestione Governativa Ferrovia Adriatico Sangritana è divenuta Società di Capitale, poi Società a responsabilità limitata con socio unico la Regione Abruzzo, oggi è Società per azioni. Tra le iniziative intraprese l’ormai collaudata iniziativa del Treno della Valle, il treno turistico sul percorso San Benedetto del Tronto - Marina di San Vito - Lanciano - Villa Santa Maria (con la prima tratta su rete RFI), con possibilità di sosta in località panoramiche e trasporto biciclette; inoltre, interventi di ammodernamento ed acquisto di nuovo materiale rotabile, il risanamento della sede ferroviaria nonché il completamento della tratta in costruzione Lanciano-San Vito Marina.
[modifica] Dati tecnici
- Anno di costruzione: 1912 (su progetto ing. Besenzanica)
- Periodo di ricostruzione: dal 1946 al 1959
- In gestione commissariale governativa: dal 10/8/1980 all' 11/04/2000, giorno di subentro dell'attuale gestore, interamente posseduto da Regione Abruzzo.
Lunghezza della linea: km 156
Tronchi:
- S.Vito Marina-Castel di Sangro, km 102+868
- Ortona Marina-Crocetta, km 38+316
- Archi-Atessa, km 15+058
- S.Vito RFI-Lanciano (stazione via Bergamo), km 9+200
Raccordi con le Ferrovie dello Stato: n. 3
- S.Vito Marina
- Ortona Marina
- Castel di Sangro
Regime di circolazione con giunto telefonico e Dirigente Unico
Stazioni abilitate al servizio movimento:
- Marina S. Vito
- Villa S. Maria
- Lanciano
- Castel di Sangro
- Archi
- Ortona Marina
Scartamento all'origine: 950 mm
Scartamento dopo la ricostruzione: 1435 mm
Tipo di trazione: elettrica a corrente continua a 2400 Volt; (3000 Volt dopo la ricostruzione)
Armamento: rotaie da kg/ml 36 (50 per i tratti Caldari-Ortona Marina e Lanciano(via Bergamo) -S.Vito RFI)
[modifica] Materiale rotabile
- Dotazione di 12 locomotive a vapore all'origine.
- Dopo l'elettrificazione:
- 1924/25- 18 rotabili, locomotive ed elettromotrici.
- 1960- 10-elettromotrici e 6 rimorchiate pilota a carrelli di costruzione OMS
- 1970- 3 elettromotrici e 2 rimorchiate a carrelli ex Voghera-Varzi, 2 locomotive elettriche a carrelli TIBB.
- 1979- 2 locomotori diesel-elettrici
- anni novanta - 5 automotrici Diesel tipo ALn 776 cedute dalla Ferrovia Centrale Umbra
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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