Federico Salvatore
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Federico Salvatore (Napoli, 17 settembre 1959) è un cantautore e cabarettista italiano.
Federico Salvatore | ||
Nazionalità | Italia | |
Genere | Canzone napoletana Demenziale |
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Periodo attività | 1989 - in attività | |
Album pubblicati | 12 | |
Studio | 10 | |
Live | 0 | |
Raccolte | 2 | |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica |
Indice |
[modifica] Biografia
Nato a Napoli, inizia a suonare la chitarra da autodidatta all'età di 8 anni. Mancino naturale, non inverte l'ordine delle corde sulla tastiera, come si fa di solito, bensì la posizione delle dita. Lascia gli studi di giurisprudenza dopo due anni, con sommo dispiacere dei genitori che volevano farne un avvocato, per dedicarsi alla carriera di cantautore.
Fa le sue prime apparizioni in teatro, dove si esibisce riadattando testi divertenti su musica di canzoni famose. La notorietà arriva nel 1994 quando vince il concorso Promoval Bravo Grazie!, che gli permette di partecipare alla trasmissione televisiva Maurizio Costanzo Show. Grazie alle numerosissime presenze in questa trasmissione ottiene enorme successo: i suoi album Azz... e Il mago di Azz vendono 500 mila copie[citazione necessaria], permettendo al cantautore partenopeo di vincere due dischi di platino nel 1995.
Nello stesso anno Federico Salvatore partecipa al Festivalbar come ospite fisso, e nel 1996 prende parte al Festival di Sanremo dove si classifica tredicesimo col l'ottimo pezzo impegnato Sulla porta, dedicato alla difficoltà d'integrazione di un omosessuale. La canzone sanremese è inserita nell'album Il mago di Azz, dove si trova anche una canzone dedicata ad uno dei suoi miti, Totò.
Nel 2002 l'uscita dell'album L'osceno del villaggio segna un'ulteriore svolta nella sua carriera, e il cantante cabarettista lascia definitivamente il posto al cantautore di denuncia, ad esempio in brani come Se io fossi San Gennaro, in cui annovera tutto ciò che, secondo lui, ha rovinato la sua Napoli negli ultimi anni, e le cause per così dire "endogene", ovvero le colpe dei Napoletani stessi, le indovina tutte, tralascia però, forse volutamente, di inserire anche le cause "esogene", ovvero quelle di un'Italia completamente indifferente che ha assistito senza muovere un dito alla catastrofe di Napoli, e che quando raramente si scuote dalla sua epocale indifferenza, lo fa solo per denigrarla, deriderla e insultarla. Del 2004 è l'album Dov'è l'individuo, con il quale continua nel solco tracciato dal lavoro precedente.
La decisione di spostarsi verso la musica impegnata lo mette un po' ai margini di quel mondo dello spettacolo in cui era esploso negli anni precedenti, che non rinnega ma a cui guarda con distacco e senza rimpianti, come spiega nel brano Homo Sapiens (sempre dall'album L'osceno del villaggio):
« ...se non frequento Roma le notti più mondane e non vado a Cortina per due o tre settimane, se non m'importa di fare la firma sulla foto, se non voglio pagare il prezzo d'esser noto (...) ma io me ne sto fuori da questa strana guerra, fra me e gli spettatori c'è solo una chitarra (...) e cercherò di fare quello che ho fatto sempre, girare per cantare le mie canzoni strambe... » | |
(Federico Salvatore, Homo Sapiens)
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Federico Salvatore vive a Marano di Napoli da diversi anni con la sua famiglia. È padre di tre figli: il maggiore Paride, il secondogenito Yuri e la piccola Azzurra. Nel 2007, per la prima volta dopo tanti anni, ha fatto la sua ricomparsa in televisione come ospite in tre puntate del programma del sabato sera di Rai Uno Apocalypse Show, condotto da Gianfranco Funari.
[modifica] Le canzoni
I testi di Federico Salvatore sono a sfondo comico-satirico. La sua satira è ambientata soprattutto nel mondo napoletano, di cui il cantante dipinge con irriverente simpatia i risvolti quotidiani. Tra i testi più riusciti ricordiamo Azz, Azz Vacanze e i suoi vari "incidenti": "in Banca", "al Vomero", "in Paradiso", "telefonico", canzoni umoristiche e rapide che propongono buffi episodi e battibecchi, nei quali l'autore contrappone Federico, personaggio ricco e blasonato ma arrogante e snob, a Salvatore, povero popolano, ignorante e un po' rozzo, in una serie di divertenti dualismi. Negli ultimi anni ha però aggiunto alla sua satira bonaria e scherzosa un tono di denuncia e critica, a causa del quale, forse, è stato un po' allontanato dal panorama musicale mediatico.
[modifica] Ispiratore
Federico Salvatore, anche se involontariamente, ha ispirato nel 2007 la creazione di un gruppo hip hop e beatbox napoletano, The Yo Club. In particolare, la canzone "Lo spaventapasseri" ha ispirato il gruppo: i tre l'hanno rivisitata facendone una versione rap, un vero e proprio omaggio al cantautore e poeta napoletano.