Escursionismo
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L'escursionismo è una forma di attività motoria basata sul camminare nel territorio, sia lungo percorsi (strade, sentieri, ecc.), anche variamente attrezzati, che liberamente, al di fuori di percorsi fissi.
Complementari all'escursionismo, in quanto svolte in ambiente similare ma con altri mezzi di trasporto, sono le escursioni a cavallo, in mountain bike, in canoa,lo sci di fondo e lo scialpinismo. L'escursionismo è inoltre preliminare ad attività quali l'arrampicata e l'alpinismo.
Spesso, derivando il termine dalla lingua inglese, viene indicato anche con trekking o hiking. Il primo termine deriva dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente o anche fare un lungo viaggio. Il secondo deriva dal verbo inglese to hike, che significa camminare.
Normalmente l'escursionismo si svolge in montagna o comunque in un ambiente naturale, e può essere accompagnata da attività naturalistiche quali il birdwatching, l'osservazione di specie botaniche o anche la visita di monumenti o fenomeni naturali posti lungo il percorso. L'escursionista seriamente motivato deve avere rispetto dell'ambiente che attraversa, evitare di fare rumore, rispettare i sentieri, non manomettere la segnaletica, non lasciare rifiuti (che potranno essere compattati e trasportati fino ad un cestino, o meglio ancora a valle), non cogliere specie botaniche protette o molestare animali selvatici, accendere fuochi solamente in luogo adatto e con adeguata competenza, spegnerlo accuratamente prima della partenza, non gettare mozziconi di sigaretta accesi (e neanche spenti possibilmente).
[modifica] Preparazione
Per evitare problemi anche gravi, quali per esempio lo smarrimento o il trovarsi coinvolti in un temporale improvviso, è necessario pianificare in anticipo diversi elementi:
- il percorso, il profilo altimetrico, il dislivello complessivo, la natura del suolo, i punti di orientamento
- la durata prevista, le tappe, i rifugi
- le condizioni meteorologiche previste
- l'abbigliamento e in particolare le calzature
- l'equipaggiamento (accessori minimi, zaini, tende, fornelli da campo e stoviglie ecc)
- le scorte di acqua e alimenti
L'abbigliamento è naturalmente legato alla stagione, ma comunque si devono tenere in considerazione eventuali peggioramenti delle condizioni meteorologiche. Si dovrà sempre includere un abbigliamento impermeabile da indossare in caso di emergenza. Impiegare preferibilmente scarponi adatti al tipo di terreno che si affronterà e calzini specifici per l'escursionismo (in genere privi di cuciture e con struttura differenziata per un maggior comfort)). Per quanto riguarda l'equipaggiamento, questo deve comprendere gli elementi necessari per l'orientamento ed accessori utili in caso di difficoltà. In particolare, per qualunque escursione è consigliabile portare con sé al minimo:
- una carta geografica dettagliata del luogo da esplorare, meglio una mappa militare o CAI (possibilmente almeno in scala 1:25.000)
- una bussola e facoltativamente (non in alternativa) un ricevitore GPS
- un coltello multiuso (tipo coltello svizzero)
- una cassetta di pronto soccorso
- fazzoletti di carta
- una scorta di acqua e viveri energetici: il cioccolato non è indicato in quanto è composto quasi interamente da grassi, che sono di difficile e lenta assimilazione. Molto meglio utilizzare zuccheri semplici (come il fruttosio, ma non il saccarosio, che causa picchi glicemici, oppure le maltodestrine
- accendino (o fiammiferi)
- torcia elettrica (utili le lampade frontali, perché lasciano libere le mani)
- i bastoncini telescopici. È da evitare l'uso di un singolo bastone in quanto l'asimmetria della camminata può provocare stress articolare alla schiena e alle spalle
- occhiali da sole certificati (fondamentale è la protezione 4 in caso di escursioni su neve o ghiaccio) e creme protettive
- binocolo (facoltativo)
- un fischietto (utile per i segnali di soccorso)
- il saccolenzuolo (obbligatorio in quasi tutti i rifugi)
- il caschetto (obbligatorio in alta montagna e in vicinanza delle pareti rocciose)
- un paio di guanti caldi
- un cappello da sole con visiera e un cappello caldo
- sono utili un paio di stringhe di riserva (nel caso se ne rompa una)
Oltre all'equipaggiamento minimo:
- nei tratti su ghiacciaio è obbligatorio l'uso di ramponi e piccozza, e in presenza di crepacci è consigliabile procedere in cordata;
- lungo le vie ferrate è obbligatorio l'uso di imbragatura, caschetto, set da ferrata (composto da dissipatore, due moschettoni e uno spezzone di corda opportunamente predisposto), e sono consigliati scarponi abbastanza rigidi e dei guanti che non impediscano l'uso dei moschettoni (simili a quelli dei ciclisti);
- nel caso sia previsto il guado di torrenti o l'attraversamento di punti particolarmente esposti o pericolosi, è consigliabile che la comitiva porti con sé uno spezzone di corda di almeno venti metri.
[modifica] Orientamento
Per evitare di smarrirsi è innanzitutto opportuno rimanere entro i sentieri segnati. Il Club Alpino Italiano e altre organizzazioni di portata locale o regionale si occupano di segnare e manutenere la segnaletica. Il CAI e numerose case editroci (Kompass, Tobacco, Multigraphics, IGC) pubblicano le carte dei sentieri in cui sono tracciati i percorsi assieme ad altre informazioni (posizioni dei rifugi, bivacchi, posti tappa). Normalmente alle estremità delle tratte sono indicati i colori identificativi per i diversi sentieri, con il numero di riferimento usato sulle mappe e guide e la durata prevista. Questa durata in genere non considera le soste. E' da tenere ben presente che almeno in Italia non esistono delle standardizzazioni per la tracciatura dei sentieri: nella maggior parte del territorio italiano si fanno uso delle bandierine bianco-rosse con indicato il numero del sentiero, ma specie al centro-sud si usando dei simboli colorati per differenziare i vari sentieri presenti in una zona. Non vi è nemmeno alcuna standardizzazione riguardante i tempi di percorrenza. Se la marcia avviene in un gruppo numeroso, occorre evitare che gli elementi più veloci stacchino i più lenti ed inesperti. Il gruppo deve rimanere compatto.
La tecnologia moderna offre diversi mezzi di orientamento e soccorso, tra cui telefono cellulare e GPS. Il telefono deve essere considerato però solamente un di più, non ci si deve fare un affidamento assoluto, poiché la copertura non è sempre assicurata. Più utile potrebbe essere un ricetrasmettitore radio in grado di operare su bande dove inviare richieste di soccorso. Per essere ragionevolmente sicuri di avere sempre un collegamento con la pianura occorre portare con sé un telefono satellitare, che è molto costoso. Anche il GPS potrebbe scaricare le batterie.
Prima di partire è opportuno cercare di imparare bene il territorio sul quale ci si muoverà, in particolare i sentieri segnati, la posizione di eventuali punti di riferimento, l'altimetria e l'orientamento generale rispetto ai punti cardinali. Meglio è avere con sé una carta topografica dettagliata e naturalmente saperla leggere ed orientare correttamente. Per orientarsi rispetto ai punti cardinali lo strumento migliore è la bussola oppure un ricevitore GPS. Un buon escursionista è in grado di orientarsi anche guardando il sole (tenendo conto dell'ora del giorno) o le costellazioni di notte. Se si dovesse incontrare una casa isolata dotata di antenna parabolica, si consideri che questa è orientata approssimativamente verso sud. L'altitudine può essere stimata (anche se con molta approssimazione) dalle specie vegetali presenti. Nella pratica dell'escursionismo è molto utile l'uso dell'altimetro, che permette di conoscere in tempo reale la quota a cui si è presenti. L'altimetro deve essere calibrato ogniqualvolta si passa per un punto di altitudine nota.
Sul territorio sono pressoché costantemente presenti dei punti di riferimento, a volte insospettati, sia naturali che di origine antropica. Potrebbero essere affioramenti rocciosi rilevanti, torrenti, sorgenti ma anche ponti, edifici, ruderi, linee elettriche o idrauliche, impianti per telecomunicazioni.
[modifica] Sicurezza
I rischi che possono presentarsi in una escursione a piedi anche breve comprendono:
[modifica] Insolazione
Indossare cappelli e indumenti leggeri ma efficaci in caso di marcia sotto il sole diretto;
[modifica] Disidratazione
Prevedere una sufficiente scorta di acqua potabile, informarsi sulla potabilità e stagionalità delle sorgenti che si prevede di incontrare;
[modifica] Ipotermia
Anche nella bella stagione, il vento può abbassare notevolmente la temperatura percepita, specialmente durante la notte; prevedere indumenti adatti e portare sempre giacche antivento (possibilmente anche con membrana impermeabile) facilmente riducibili in poco spazio nello zaino. È consigliabile un abbigliamento "a strati" (detto familiarmente "a cipolla") e l'utilizzo di indumenti che facilitino la traspirazione del sudore verso l'esterno (in pile, in microfibra, etc.)
[modifica] Mal di montagna
Si tratta di una condizione patologica causata dal mancato adattamento dell'organismo alle elevate altitudini. I sintomi leggeri comprendono mal di testa, tachicardia, vertigini e nausea. Le crisi acute possono portare all'enfisema polmonare e all'edema cerebrale. Alla comparsa dei primi sintomi, se possibile, scendere immediatamente di quota. Si consiglia di raggiungere gradualmente le quote elevate (specie oltre 3000 metri) e di fare frequenti soste (è sconsigliato recarsi in quota con funivie e seggiovie se non si è adeguatamente acclimatati). Si consiglia di bere molta acqua o bevande analcoliche.
[modifica] Fulmini
In caso di temporale un pericolo molto grave è rappresentato dai fulmini. Evitare di sostare in luoghi aperti, sotto alberi isolati, lungo le vie ferrate, in prossimità della vetta o di una cresta. Sono luoghi sicuri l'interno di grotte o rifugi (rimanendo comunque a più di un metro dall'entrata), automobili (che per la loro conformazione diventano una specie di gabbia di Faraday) e boschi (prestando attenzione a posizionarsi sotto un albero più basso rispetto a quelli vicini).
[modifica] Inondazioni
Evitare di sostare in alvei fluviali o torrentizi anche se in secca, potrebbero essere invasi dall'acqua in seguito a manovre di impianti idroelettrici o piogge anche molto più a monte.
[modifica] Vipere e altri animali
Diverse zone d'Italia (ad eccezione della Sardegna), in particolare gli appennini, ospitano alcune specie di vipere. Evitare di frugare con mani e piedi sotto pietre o nell'erba alta. Se questo è necessario utilizzare un lungo bastone.
Altri animali possono essere pericolosi. La zecca si può trasmettere dagli animali selvatici dei boschi all'uomo e veicolare infezioni. In alcune regioni sono presenti ragni velenosi e alcune specie di scorpioni.
[modifica] Voci correlate
- Montagna
- Collina
- Ippovia del Gran Sasso (un percorso di 320 km intorno al massiccio del Gran Sasso)
- Tratturi
- Sentiero Nazionale d'Israele
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