Enrico Costa
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Enrico Costa (Sassari, 11 aprile 1841 – Sassari, 26 marzo 1909) è stato uno scrittore italiano. È generalmente ritenuto come il più alto esponente del romanzo storico sardo, sebbene non il pioniere. Filo rosso di tutta la sua carriera artistica (perché quella lavorativa è stata quasi totalmente spesa nelle Banche sassaresi) è stata la ricerca storica, volta alla conoscenza ed allo studio della Sardegna. Le sue ricerche l'hanno portato a divenire uno dei migliori costumisti sardi dell'Ottocento, e nelle sue opere sono spesso presenti delle dissertazioni riguardanti la storia, la geografia, gli usi e i costumi dei sardi della sua epoca e di quelle precedenti..
Fra le sue opere più famose sono presenti Sassari, monumentale enciclopedia riguardante la storia della città sarda e Il Muto di Gallura, romanzo storico tradotto anche in lingua tedesca. Costa raccontò che a lui Giovanni Tolu, uno dei più noti banditi dell'800, narrò la sua storia, che lui trascrisse e che fece poi pubblicare sotto il titolo di Giovanni Tolu, storia di un bandito sardo narrata da lui medesimo.
[modifica] Notizie biografiche
Nato a Sassari l'11 aprile 1841 da famiglia di ceto medio, Enrico Costa perse fin da giovanissimo il padre e, a soli 15 anni, fu costretto ad abbandonare gli studi per poter, essendo il primo nato della famiglia. Lavorò così, inizialmente, come infornatore di pane, poi passò, dopo qualche anno, a lavorare presso lo studio di un noto ingengnere sardo, per poi diventare, in età più matura ma comunque giovane, impiegato bancario. Da allora non lasciò più il lavoro presso le banche, adempiendo diverse funzioni, tra cui disegnatore di banconote, fino ad ottenere, in età più adulta, il titolo di Tesoriere della Banca di Sassari. Nonostante i suoi impegni lavorativi presenti, come abbiamo visto, sin dalla sua giovanissima età, Enrico Costa non abbandonò mai la sua passione per lo studio, interrotto per la perdita del padre. Si impegnò sempre più a fondo specialmente nella ricerca storica, incentrando la sua attenzione sulla sua Sardegna, e compose un abbondante corpus di opere di vario genere, facendo in seguito valere anche la sua importanza come Tesoriere bancario presso la Biblioteca Regia di Sassari, che gli permise di effettuare ricerche specifiche atte alla composizione della più grande delle sue opere: Sassari. Morì il 26 marzo del 1909, all'età di quasi 68 anni.
[modifica] Lo Stile
Fra le caratteristiche principali dello stile dell'autore si puo' certamente annoverare l'uso di un corretto italiano, sebbene talvolta questo venga "macchiato" con costruzioni grammaticali tipiche del dialetto sardo. Talvolta descritto come "farraginoso" a causa dei continui riferimenti alla Sardegna, alla lettura appare comunque abbastanza piacevole, anche per il tono spesso umoristico adottato dallo scrittore. Grazia Deledda, in una sua intervista, dichiarò di "essere discepola d'Enrico Costa", il ché giustifica coloro che lo stimano il più importante scrittore della Sardegna ottocentesca. Gli autori che più influenzarono il suo stile furono certamente Walter Scott ed Alessandro Manzoni, ma aveva un'ampia conoscenza anche di numerosissimi letterati italiani suoi contemporanei ed un'ampia cognizione delle letterature straniere, in particolar modo di quella francese.
[modifica] L'opera
L'opera di Enrico Costa è estremamente vasta, ma ognuno dei suoi lavori ha, come punto in comune, la Sardegna. Iniziò a comporre inizialmente testi di opere liriche, venendo ispirato dalla memoria di suo padre, musicista genovese, morto quando Enrico era ancora bambino. In seguito, alla musica si aggiunse il giornalismo, la poesia, i racconti ed i romanzi. L'opera più importante resta comunque Sassari, impegnata enciclopedia concernente tutti gli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia della sua città natale. Per quanto riguarda le opere musico-teatrali, una delle principali è certamente il David Rizio, rappresentato per la prima volta a Milano con musiche del maestro Luigi Canepa, famoso musicista dell'epoca. I romanzi, invece, segnano un corpus decisamente più ricco. Come principale e più famoso, data la sua traduzione in lingua tedesca, ricordiamo Il muto di Gallura, storia di del bandito Bastiano Tansu, famoso bandito sardo dell'Ottocento che compì una vera e propria strage ad Aggius, nel Gallurese. Altri romanzi scritti da Enrico Costa sono Giovanni Tolu, storia di un bandito sardo narrata da lui medesimo, La Bella di Cabras, Paolina, Rosa Gambella.