Domenico della Rovere (vescovo di Asti)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Domenico della Rovere, O.P. Vescovo della Chiesa cattolica |
|
---|---|
busto nella Cattedrale di Asti |
|
titolo Asti |
|
Nato | 1518 |
Ordinato sacerdote |
|
Consacrato vescovo |
23 marzo 1568 da papa Pio V |
Vescovo | |
Deceduto | 1587 |
Arcivescovi cattolici · Vescovi cattolici Arcivescovi cattolici italiani ·Vescovi Italiani · Elenco delle diocesi italiane |
|
Progetto Cattolicesimo · uso tabella |
Domenico della Rovere , O.P. (Asti, 1518 – Asti, 19 marzo 1587) è stato un vescovo cattolico italiano, vescovo di Asti tra il 1568 e il 1587.
Indice |
[modifica] Biografia
Nato da una nobile famiglia astigiana, apparteneva all'Ordine dei Frati Predicatori.
La famiglia della Rovere, aveva una lunga tradizione ecclesiastica. Basti pensare che tra il 1482 ed il 1515, a capo dell'arcidiocesi di Torino, si succedettero il cardinale Domenico della Rovere, grande fautore della ristrutturazione del Duomo di Torino,Giovanni Ludovico della Rovere e l'arcivescovo Giovanni Francesco della Rovere.[1]
Inoltre, nello stesso periodo del vescovo astigiano, a Torino era in carica l'arcivescovo Girolamo della Rovere (1564 - 1592).
Domenico della Rovere, aveva in precedenza svolto il compito di inquisitore. La nomina alla cattedra di Asti, nel 1568 da parte di papa Pio V, grande inquisitore dal 1558, avvenne probabilmente per la sua esperienza e la sua zelante attitudine ad abbracciare in pieno le riforme tridentine, visto il periodo delicato della Chiesa cattolica con un notevole aumento di infiltrazioni protestanti.
[modifica] L'operato
L'episcopato del della Rovere fu molto attivo : intervenne in tre concilii provinciali di Milano (1569 - 1573 - 1576 ), effettuò due visite pastorali e ben quattro sinodi.
A Domenico della Rovere va dato il merito di aver fondato il monte di pietà ad Asti il 7 luglio 1575, con bolla papale di papa Gregorio XIII e l'autorizzazione del duca Emanuele Filiberto di Savoia, con la denominazione di "Sacro Monte di Pietà a sollievo dei bisognosi".[2]
Inoltre aprì il primo seminario nel 1574, in una casa attigua all'antica chiesa di Sant'Ilario e con il benestare del cardinale Carlo Borromeo , vi insediò sulla cattedra Carlo Mandello.
Predecessore: | Vescovo di Asti | Successore: | |
---|---|---|---|
Gaspare Capris | 1518 - 1587 | Francesco Panigarola |
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- G. Assandria, Il libro verde della Chiesa di Asti.
- Pietro Giovanni Boatteri,Serie cronologica-storica de'Vescovi della Chiesa d'Asti, Asti 1807
- Gaspare Bosio, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894
- Gabotto F., Le più antiche carte dell'archivio capitolare di Asti (Corpus Chart. Italiae XIX). Pinerolo Chiantore-Mascarelli 1904
- Lorenzo Gentile Storia della Chiesa di Asti, Asti 1934
- Ughelli,in Italia Sacra, Astenses Episcopi, Venezia 1719
- Carlo Vassallo , Gli Astigiani sotto la denominazione straniera, Firenze 1879
- Guglielmo Visconti, Diocesi di Asti e Istituti di vita religiosi, Asti 2006