Cloruro di potassio
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Cloruro di potassio | |
Nome IUPAC | |
cloruro di potassio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | KCl |
Peso formula (u) | 74,55 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | 7447-40-7 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,98 |
Solubilità in acqua | 330 g/l a 293 K |
Temperatura di fusione (K) | 1046 (773°C) |
Temperatura di ebollizione (K) | 1686 (1413°C) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol-1) | -436,5 |
ΔfG0 (kJ·mol-1) | -408,5 |
S0m(J·K-1mol-1) | 82,6 |
C0p,m(J·K-1mol-1) | 51,3 |
Indicazioni di sicurezza | |
Le sostanze chimiche vanno manipolate con cautela
Avvertenze |
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Progetto composti |
Il cloruro di potassio è il sale di potassio dell'acido cloridrico. La sua formula è KCl e come minerale prende il nome di silvite.
A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina bianca. In natura si rinviene in rocce evaporitiche (che prendono il nome, nell'industria mineraria, di silviniti se ad alto contenuto di silvite) costituite da diversi sali potassici quali silvite, carnallite, kainite e altri, miscelati con halite (NaCl).
Indice |
[modifica] Proprietà chimiche
Come qualsiasi altro cloruro solubile, il cloruro di potassio produce un precipitato bianco in presenza di ioni di argento
Benché il potassio sia meno elettronegativo del sodio, il cloruro di potassio può essere fatto reagire con sodio metallico per produrre potassio metallico; la reazione è un equilibrio chimico, che viene spostato verso destra tramite continua rimozione per distillazione del potassio a mano a mano che questo si forma
KCl + Na → NaCl + K
questo è il principale metodo di produzione del potassio; l'elettrolisi (usata per produrre il sodio) non funziona per via dell'elevata solubilità del potassio nel suo cloruro fuso.
[modifica] Fonti
Il cloruro di potassio si trova in natura nella silvite e può essere estratto dalla silvinite. Viene inoltre estratto dall'acqua marina e purificato per cristallizzazione, flottazione o separazione elettrostatica. È un sottoprodotto della sintesi dell'acido nitrico a partire dal nitrato di potassio.
[modifica] Usi
La maggior parte del cloruro di potassio prodotto è impiegata nella produzione di fertilizzanti. È inoltre la materia prima per la produzione di potassio metallico e idrossido di potassio.
Trova uso in medicina ed è una delle sostanze impiegate (spesso insieme al bromuro di potassio e al pentothal) per le iniezioni letali con cui vengono eseguite alcune condanne a morte.
È un additivo alimentare identificato con la sigla E 508.
[modifica] Ruolo biologico
Lo ione potassio (K⁺) è vitale nel corpo umano e l'assunzione per via orale di piccole quantità di cloruro di potassio è il modo più comune per reintegrarne la concentrazione; per via del suo gusto amarognolo e non salato, viene normalmente miscelato al normale sale da cucina. Può anche essere somministrato in forma diluita per via endovenosa.
In ambito medico è usato per trattare l'ipokaliemia (diminuzione del livello di potassio plasmatico), l'avvelenamento da digitale e per reintegrare gli elettroliti. Tra gli effetti collaterali rientrano la nausea, il vomito e la diarrea. Dosi eccessive causano iperkaliemia, che può produrre parestesia, aritmia cardiaca, fibrillazione e arresto cardiaco.
[modifica] Precauzioni
Un eccesso di cloruro di potassio è tossico. Per via orale la dose letale LD50 è circa 2500 mg/kg (150 grammi per una persona che pesa 60 Kg). Per via endovenosa la dose letale scende a 100 mg/kg.
Provoca gravi danni ai muscoli cardiaci, fino all'arresto del cuore e alla morte.
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