Chiese di Amantea
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La città di Amantea, in provincia di Cosenza, fu nel Medioevo per diversi secoli sede vescovile, prima di essere accorpata alla diocesi di Tropea nel XII secolo e infine all'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Dunque le chiese di Amantea sono numerose e di antica fondazione, e alcune hanno un grande pregio artistico oltre che religioso.
- Chiesa del Carmine o di San Rocco.
- Chiesa dei Cappuccini o di Santa Maria la Pinta.
- Chiesa del Gesù.
- Ex-Chiesa di San Francesco d'Assisi; probabilmente subito dopo la definitiva riconquista di Amantea da parte dei Bizantini (1031-1032) si installò sulle pendici dell'altura del Castello una comunità di religiosi basiliani di rito greco, che fondò la Chiesa di San Basilio forse sul sito di un'antica moschea, vestigio della controversa dominazione araba su Amantea. Nel dicembre 1121 papa Callisto II, in viaggio verso Reggio Calabria, venne ospitato dai monaci basiliani di Amantea nel loro cenobio.[1] Possiamo supporre che nel corso del XII secolo il cenobio decadde, poichè nel 1216 il beato Piero Catin, compagno di San Francesco d'Assisi, assieme ad altri religiosi, si installò nell'antico cenobio basiliano fondando un convento francescano e l'attigua Chiesa di San Francesco d'Assisi.
- Cattedrale della Pinta o della Campana; l'antica Cattedrale di Amantea era denominata "della Pinta" a causa plausibilmente di un antico e venerato dipinto ivi conservato e raffigurante la Madonna.[2] Era situata nella città vecchia, presso il rione Sant'Elia.
- Chiesa di Santa Sofia; antica chiesa, attualmente non più esistente, attestata in diversi atti risalenti al XV e al XVI secolo.[3]
- Chiesa di San Procopio.
- Chiesa di San Nicola del Rimo; si presuppone che il toponimo "rimo" sia la corruzione di "eremo", poichè questa chiesa, attestata nel XV secolo, sorgeva lungo il fiume Catocastro ed era probabilmente luogo di eremitaggio.
- Chiesa di San Nicola dell'Oliva; antica grancia benedettina, attestata nel 1151, situata lungo il fiume Oliva presso l'attuale frazione di Campora San Giovanni. Venne in seguito sostituita da una chiesa dedicata a San Giovanni, a cui si deve il toponimo della frazione stessa: oggi questo antico luogo di culto, attestato nel XV secolo, è stato ridotto ad uso di civile abitazione.[4]
- Chiesa di Santa Maria della Calcata; antica chiesa attigua al convento dei Padri Agostiniani, venne istituita nel 1490 e in seguito chiusa dopo la soppressione del convento annesso.
- Convento dei Domenicani; un convento di Padri Domenicani sorse ad Amantea nel 1465 e venne chiuso il 24 ottobre 1652.[5]