Centrale nucleare di Krško
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La centrale nucleare di Krško è sita a Krško, Slovenia. La centrale è stata connessa alla rete il 2 Ottobre 1981, entrando in operatività il 15 Gennaio 1983; è stata costruita come joint venture dalla Slovenia e dalla Croazia entrambe parti della Jugoslavia a quel tempo. È dotata di un reattore ad acqua pressurizzata (PWR) Westinghouse di costruzione occidentale da 696 MW elettrici netti contenente 48.7 tonnellate di "combustibile" a base di ossido d'uranio
La compagnia operativa della centrale 'Nuklearna Elektrarna Krško' (NEK) è co-posseduta dalla compagnia slovena 'Gen-Energija', come parte della compagnia statale Elektro-Slovenija (ELES) e della compagnia statale croata Hrvatska elektroprivreda (HEP).
La centrale nucleare provvede a più di un quarto della elettricità slovena e a circa un quinto di quella croata.
La ragione per cui la centrale è co-posseduta dai due paesi è che le allora costituenti Repubbliche Federate della Jugoslavia avevano pianificato di costruire due centrali distinte, una in ogni Repubblica, secondo un accordo del 1970, ma il piano fu abbandonato dopo un referendum in Slovenia nel 1987 in seguito anche alle proteste per lo smaltimento dei rifiuti nucleari, smaltiti solo nelle vicinanze della centrale.
Nel 1997, ELES e NEK decisero di suddividere i costi tra ELES e HEP, ma quest'ultima rifiutò di pagare. Nel 1998 il governo sloveno ha nazionalizzato la NEK, chiudendo le forniture di elettricità alla HEP, dato che quest'ultima continuava a non pagare. Nel gennaio 2001, i leaders dei due paesi si sono accordati per una gestione comune della centrale nucleare di Krško, per una responsabilità congiunta nella gestione dei rifiuti e per una compensazione dei debiti pregressi.
La gestione congiunta della centrale è perciò cominciata il 1 gennaio 2002, ma in seguito a proteste da parte della popolazione slovena la connessione con la Croazia è stata ristabilita solo nel 2003.
I rifiuti nucleari della centrale sono attualmente stoccati in loco ed entro il 2011 il sito raggiungerà la sua capienza rendendo necessario un altro sito. Tra l'altro la Croazia dovrà tenere fede agli accordi del 2001 e prendersi cura di metà dei rifiuti.
Il governo sloveno ha anche pianificato di togliere dal servizio ed in seguito demolire la centrale a partire dal 2023.
Il 4 giugno 2008 una perdita nel sistema di refrigerazione primario del reattore ha fatto scattare un allarme internazionale ed attivare la procedura di spegnimento dell'impianto[1] ma non è stata riscontrata alcuna fuga radioattiva nell'ambiente circostante e l'evento è stato classificato a livello 0 (deviazione non significativa per la sicurezza) nella scala INES dell'IAEA.
È stata riattivata il 9 giugno.
[modifica] Collegamenti esterni
- (HR, EN, SL) Sito ufficiale