Carzano
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Carzano | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Trentino-Alto Adige | ||||||||
Provincia: | Trento | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Superficie: | 1 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 500 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Telve, Scurelle, Castelnuovo | ||||||||
CAP: | 38050 | ||||||||
Pref. tel: | 0461 | ||||||||
Codice ISTAT: | 022043 | ||||||||
Codice catasto: | B856 | ||||||||
Nome abitanti: | carzaneri | ||||||||
Santo patrono: | Madonna della Neve | ||||||||
Giorno festivo: | 5 agosto | ||||||||
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Carzano è un comune di 500 abitanti della provincia di Trento.
Indice |
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Pietro Tavernar (lista civica) dal 09/05/2005
Centralino del comune: 0461 766021
Email del comune: non_disponibile
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Storia
Durante la prima Guerra mondiale Carzano è stata teatro, nel luglio 1917, di un episodio bellico di cui fu protagonista il maggiore del Servizio Informazioni (ITO) Cesare Pettorelli Lalatta. Si tratta del cosiddetto "sogno di Carzano" che, se realizzato come pianificato dal Pettorelli Lalatta, avrebbe consentito alle truppe italiane di dilagare in Valsugana e portarle forse fino a Trento. Purtroppo l'azione fallì, non certo per colpa del Pettorelli Lalatta, ma perché mal condotta dai generali preposti alla sua realizzazione[1]. Come da suo desiderio, Cesare Pettorelli Lalatta è sepolto nel cimitero di Carzano.
[modifica] Note
- ^ Sull'argomento, vedi: Cesare Pettorelli Lalatta, L'occasione perduta, Carzano 1917, Mursia Milano 1967.