Cabalus modestus
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Rallo delle Chatham |
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Stato di conservazione | ||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Cabalus modestus Hutton, 1872 |
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Sinonimi | ||||||||||||||
Gallirallus modestus (Hutton, 1872) |
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Il rallo delle Chatham (Cabalus modestus) era una delle due specie di ralli che vivevano un tempo nel gruppo delle Isole Chatham, al largo delle coste orientali della Nuova Zelanda. L'altra specie era il rallo di Dieffenbach, estintosi intorno al 1840.
Il rallo delle Chatham, più piccolo di quello di Dieffenbach, noto ai maori come «Matirakahu», fu il primo a stabilirsi in quella zona, ma già prima dell'arrivo degli europei era in lotta per la sua sopravvivenza. Questo piccolo rallo, lungo 17,8 cm, era marrone chiaro col petto leggermente striato e mostrava, per la sua famiglia, un notevole dimorfismo sessuale: la femmina presentava delle striature molto più evidenti ed un becco molto più corto.
La nicchia ecologica del rallo delle Chatham era così ristretta che si suppone che persino i sessi dovessero adottare abitudini alimentari diverse. Fino al 1800 viveva sia sull'isola di Pitt che su Chatham, ma quando fu scoperto da H. H. Travers nel 1871 sopravviveva solo sulla piccola isola di Mangere (1,25 km²).
La ragione più attendibile per giustificare questo confinamento non fu tanto la presenza dell'uomo o di predatori quanto la competizione con un «parente sopraggiunto», il rallo di Dieffenbach. S. D. Ripley fa un'analogia con i primi piccoli polinesiani che si arresero alla successiva invasione dei maori e a loro volta menziona i ratti e gatti che infine giunsero a Mangere, portati dagli europei, cosa che egli stesso definisce «una vera e propria nota dolente».
Per quanto riguarda la sua sorte nella sua ultima roccaforte, l'esperto della Nuova Zelanda W. R. B. Oliver afferma senza mezzi termini: «I collezionisti, per ottenere profitti, sterminarono il rallo delle Chatham venticinque anni dopo la sua scoperta»; ma altri autori hanno sottolineato che gli incendi e l'introduzione di capre e conigli avrebbero portato comunque alla distruzione totale del suo habitat naturale.
Per quanto riguarda le sue abitudini, sappiamo solo che nidificava in cavità e cunicoli, che generalmente proteggeva la propria prole in tronchi cavi e che si nutriva di insetti, soprattutto coleotteri, e pulci di mare (Crustacea) che si spostavano sulla spiaggia.
[modifica] Bibliografia
- BirdLife International 2004. Cabalus modestus. 2006 IUCN Red List of Threatened Species. Downloaded on 24 July 2007.