Bruno Visentini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Bruno Visentini (Treviso, 1 agosto 1914 - Roma, 13 febbraio 1995) è stato un uomo politico italiano. Avvocato e professore universitario, ha insegnato diritto commerciale.
Aderente dal Partito d'Azione, è sottosegretario alle Finanze nel primo governo De Gasperi (dicembre 1945-luglio 1946). Vice presidente dell'IRI dal 1950 al 1972. Senatore del Partito Repubblicano (PRI) dal 1972 al 1992.
Deputato al Parlamento Europeo dal 1979 al 1983 e dal 1989 al 1994.
Ministro delle Finanze nel quarto governo Moro (novembre 1974-gennaio 1976), del Bilancio nel quinto governo Andreotti (marzo-agosto 1979), delle Finanze nel primo e nel secondo governo Craxi (agosto 1983-aprile 1987).
È stato anche presidente del PRI e presidente della Olivetti S.p.A.
Nel 1972 ha fatto parte della commissione ministeriale che ha redatto il Testo Unico delle Imposte dirette e della commissione per la riforma della società per azioni.
Si deve a Visentini, in particolare, la riforma del sistema tributario del 1974, che introduceva l'IRPEF e il sostituto d'imposta per i redditi da lavoro dipendente.
[modifica] Le "leggi Visentini"
Bruno Visentini fu l'ispiratore di alcune leggi, le cosiddette legge Visentini del 1975 e Visentini-bis del 1983, che riformarono le norme per la stesura dei bilanci societari.
Le leggi Visentini introdussero una disciplina delle riserve che le imprese potevano accumulare. Le riserve erano: "riserva da sovrapprezzo azioni" per gli aumenti di capitale sopra la pari (con prezzo maggiore del valore nominale), "riserva legale" obbligatoria, "riserve statutarie" aggiuntive che l'azienda poteva introdurre fino ad un massimo del 5% del capitale sociale.
Con un duplice strumento di un limite all'entità delle riserve e di trasparenza con l'obbligo di evidenziarle a parte in bilancio, questa riforma contabile ostacolava la creazioni di conti per nascondere utili all'erario, o la creazione di fondi neri, di cui agli azionisti non era nota l'esistenza e tanto meno la destinazione.
La riforma assumeva un ruolo importante nel settore bancario, dove l'ammontare di queste riserve era particolarmente consistente, così come un uso dei fondi estraneo alla mera attività d'impresa.
MPE italiano | Gruppo | Lista di elezione | Partito italiano | Area | Preferenze |
---|---|---|---|---|---|
1979 - ago 1983
|
Gr. Lib/Dem
Gr. Lib/Dem |
PRI
PRI |
PRI
PRI |
-
- |
-
- |