Barbiano di Belgioioso
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Famiglia milanese, residente a Milano, i Barbiano di Belgiojoso sono una delle principali famiglie nobili dell'Italia settentrionale. Di origine romagnola con discendenza dall'antichissimo ceppo dei conti di Cunio e Barbiano (ricordati da Dante nella Divina Commedia nel c. XIV del Purg.), casa feudale che appare fin dall'XI secolo, la famiglia è assurta a grande rinomanza nei secoli XIV e XVI grazie all'attività di condottieri, militari e diplomatici; trapiantata in Lombardia, ebbe l'importante feudo di Belgioioso, con titolo principesco dal 1769.
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[modifica] Condottieri romagnoli
Il primo personaggio noto della famiglia fu Alidosio, figlio di un Alberico, conte di Cunio in Romagna (centro presso Lugo non più esistente), capitano di Bernabò Visconti signore di Milano.
Tre dei suoi figli, Giovanni, Lippa e Alberico (1344-1406), seguirono le orme paterne, militando i primi due sotto Venezia; il terzo, il personaggio più illustre della famiglia, riformatore dell'arte militare italiana, connestabile del Regno, fu al soldo del Papa Urbano VI, da cui ebbe l'ampliamento dei feudi romagnoli, di Gian Galeazzo Visconti e del re Ladislao di Sicilia. Condottiero e capitano di ventura, Alberico fondò la Compagnia di San Giorgio, prima compagnia di ventura interamente composta da milizie italiane in un'epoca in cui nella penisola dominavano eserciti composti da soldati stranieri.
Ludovico, figlio di Alberico, fu al servizio del Papa e di Bologna. Suo figlio Alberico (+1440), fu quasi celebre quanto il nonno omonimo, capitano di Bologna, del Papa, di Venezia, di Siena e soprattutto del duca di Milano Filippo Maria Visconti, che nel 1431 lo investì del castello di Belgioioso con un vasto feudo. Dal 1514 circa la famiglia dei Barbiano aggiunse il cognome Belgiojoso che passò ad essere il nome d'uso.
[modifica] Grandi signori milanesi e uomini di Stato
I discendenti del secondo Alberico si stabilirono in Lombardia, aggregati al patriziato milanese dal 1456. Carlo, nipote di Alberico, fu governatore di Pavia e ambasciatore, suo figlio Ludovico († 1527) fu governatore di Milano creato da Carlo V, mentre Pierfrancesco ancora capitano e governatore di Lodi e Cremona. Questi due fratelli aggiunsero alle varie signorie della famiglia quelle di San Colombano al Lambro e Confienza.
Nei secoli seguenti la famiglia continuò ad avere importanti incarichi pubblici e spesso anche militari: nel secolo XVII, e propriamente nel 1606, si diramò in 2 linee con i fratelli Alberico e Galeotto, figli di Ludovico (1556-1590) poeta, musicante, dotto nelle lingue greca ed ebraica, cavaliere di sant' Jago, a sua volta figlio di Piefrancesco. Un altro figlio di Ludovico, Giacomo (1565-1626), fu combattente nelle Fiandre come Commissario generale di cavalleria spagnola. Nel corso del tempo la famiglia inoltre trasformò il castello di Belgioioso in una dimora principesca. Il Re di Francia, Francesco I, sconfitto dall'esercito imperiale dopo la battaglia di Pavia del 1525, fu fatto prigioniero e condotto a Belgioioso presso il castello stesso. A Belgioioso e nel territorio circostante, la famiglia promosse anche l'agricoltura, sviluppando un prospero borgo. Non sempre (ma questi erano i tempi) i loro sudditi ebbero da lodarli: "La storia rievoca anche episodi riprovevoli di cui furono protagonisti" (M. Merlo).
Non meno imponente del castello fu il palazzo milanese della famiglia di stile neoclassico, opera settecentesca del Piermarini, che ancora domina l'omonima piazza Belgioioso, e che passò, per dote, ai marchesi Brivio Sforza che tutt'oggi ne hanno residenza.
Antonio (1693-1779), ambasciatore, ciambellano e consigliere imperiale, nel 1769 ebbe il titolo di Principe del Sacro Romano Impero e di Belgiojoso, con il diritto di battere moneta con la sua effige: insomma, solo qualcosa meno di un signore sovrano.
Non meno illustre il figlio Alberico XII (1725-1813), che a torto qualcuno volle identificare con il giovin signore del Giorno di Giuseppe Parini; fu consigliere imperiale, generale, cavaliere del toson d’oro e della corona ferrea, primo Prefetto dell'Accademia di Brera. Portò al massimo splendore il castello di Belgioioso e il palazzo milanese. Avendo sposato Anna Ricciarda d'Este, erede del Vicariato di Belgioioso (che prendeva nome da tale località ma non la comprendeva, avendo per capoluogo Corteolona), unì alla propria questa vasta signoria adiacente. Associò al proprio il cognome della consorte, assumendo il cognome Barbiano di Belgiojoso d'Este che fu proprio dei suoi discendenti nella linea principesca della famiglia.
[modifica] La Famiglia oggi
Ebbero successivamente il titolo di Principi di Belgiojoso Rinaldo Alberico, figlio di Alberico, ciambellano imperiale; i suoi nipoti Emilio (marito di Cristina Trivulzio, personalità politica, patriota e scrittrice italiana dell'800), Luigi e Antonio Alberico, e il figlio di quest'ultimo, Emilio (1855-1944), con cui si estinse il ramo principesco della famiglia. Il fratello di Alberico XII, Lodovico (1728-1801) intraprese la carriera diplomatica e fu ministro plenipotenziario austriaco in Svezia nel 1765, ambasciatore imperiale a Londra nel 1769 e vicegovernatore dei Paesi Bassi austriaci dal 1784 al 1787. A lui si deve la costruzione della Villa Belgiojoso a Milano, opera di Leopoldo Pollack e terminata nel 1796. L’architettura neoclassica della Villa dal duplice affaccio sorge nei pressi dell'allora contrada di Porta Orientale, da un lato sui viali del “pubblico passeggio”, disegnati da Piermarini, dall’altro gli attuali giardini pubblici di via Palestro.
Il ramo cadetto di linea comitale, disceso da Galeotto Barbiano di Belgiojoso (1568-1626), nipote di Pierfrancesco, è tuttora fiorente. Ad esso appartennero, tra gli altri, Francesco (1748-1829) uno dei LX decurioni di Milano, ostaggio dei francesi nel 1796, Luigi (1803-1882), patriota, primo Podestà di Milano nel 1859 per decreto di Vittorio Emanuele e Senatore del Regno d'Italia nel 1860, Carlo (1815-1881) pittore della scuola dell'Hayez e romanziere, presidente dell'Accademia di Belle Arti in Milano e Senatore del Regno nel 1875, Lodovico Barbiano di Belgiojoso (1909-2004), celebre architetto e fondatore dello studio BBPR, autore della Torre Velasca di Milano, partigiano, deportato nel campo di concentramento nazista di Mauthausen durante la seconda guerra mondiale, e Federico (1922 - 1945), partigiano, caduto per la patria il 27 aprile del 1945 a Milano.
[modifica] Titoli
Principi del Sacro Romano Impero, Principi di Belgiojoso, Grandi di Spagna, Marchesi d'Este e di Grumello, Conti di Barbiano e Cunio, Conti e Signori di Belgiojoso, Conti del Sacro Romano Impero, Consignori del Vicariato di Belgiojoso, Signori di Merlino, Confienza e San Colombano, Patrizi di Milano, e trattamento di Don e Donna.
Associarono inoltre in passato per la linea principesca il cognome Visconti-Trivulzio, mentre per quella comitale il cognome Bonaccorsi-Quarterio.
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