Arturo Labriola
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Arturo Labriola (Napoli, 22 gennaio 1873 – 23 giugno 1959) è stato un politico e economista italiano.
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[modifica] Biografia
Laureato in giurisprudenza, militò sin dal 1895 tra le file del socialismo napoletano. Condannato per la sua partecipazione ai moti del 1898, dovette espatriare per evitare l'arresto, dapprima in Svizzera (dove prese contatto con Maffeo Pantaleoni e Vilfredo Pareto), poi in Francia. In esilio conobbe le idee di Georges Sorel che in seguito sostenne sul suo giornale.
All'inizio del 1900 rientrò in Italia e avviò assieme alla sezione napoletana la battaglia contro la politica di apertura liberale della direzione socialista di Filippo Turati. Alla fine del 1902 lasciò Napoli e fondò a Milano il giornale "Avanguardia socialista" diventando il principale esponente della corrente rivoluzionaria, indi sindacalista rivoluzionaria, in seno al partito socialista. Fu con-direttore, con Angelo Oliviero Olivetti, della rivista sindacalista rivoluzionaria "Pagine Libere", edita a Lugano dal 1906 al 1911. Non approvò la scissione sindacalista dal partito socialista, decisa a Ferrara nel 1907, perché giudicata prematura. Fu, nel 1911, favorevole all'intervento dell'Italia in Libia, ma finì col criticare il modo di fare la guerra.
Staccatosi dal sindacalismo rivoluzionario, nel 1913 entrò in parlamento come socialista indipendente. Nel 1915 fu favorevole all'intervento dell'Italia nella Prima guerra mondiale. Nel 1918 fu pro-sindaco di Napoli (non poteva essere sindaco per incompatibilità con la carica di deputato). Eletto deputato sulle liste dell'Unione socialista italiana, nel 1920 fu ministro del Lavoro nell'ultimo gabinetto Giolitti. In esilio in Francia a causa del fascismo, tornò in Italia nel dicembre del 1935 in occasione della guerra etiopica. Nel 1946 fu eletto all'assemblea costituente, in seguito senatore nel 1948.
[modifica] Pensiero
Pubblicò molti libri di politica, di storia e di economia. Fu agli inizi ispirato dalle teorie di Marx che difese in un primo tempo nell'ambito del dibattito sulla crisi del marxismo, alla fine degli anni 1890. Sotto l'influsso delle teorie economiche marginaliste (Pareto, Pantaleoni), aderì quindi al revisionismo marxista : rimproverò in particolare al marxismo il finalismo hegeliano e la teoria della catastrofe finale. Ma rimase pure critico nei confronti del pensiero liberale, di cui criticava l'eccessivo psicologismo edonista. In economia finì coll'approdare ad una sorta di neo-ricardismo.
Allontanatosi dal sindacalismo rivoluzionario, ma rimasto socialista, scrisse negli anni fra le due guerre libri in cui l'idea di popolo e di comunità coesa intendeva superare lo schema marxiano delle classi sociali e dell'antagonismo, dato che l'imprenditoria industriale contribuiva operosamente alla produzione, anche accumulando capitali per l'innovazione, ed era danneggiata anch'essa dalle speculazioni di cartello e dallo sfruttamento della manodopera da parte delle nascenti entità finanziarie. Rispetto a quella che sarebbe diventata negli anni trenta l'ortodossia socialista, Arturo Labriola poneva al centro del problema capitalistico i meccanismi della formazione del Grande Capitale e la speculazione finanziaria, le concentrazioni industriali e geopolitiche, l'abbassamento drastico delle tutele e la disgregazione dei gruppi etnici.
[modifica] Opere principali
- Contro il referendum, Milano, 1897 (ristampato nel 1998 da Datanews, Roma)
- La teoria del valore di C. Marx. Studio sul III libro del "Capitale", Palermo, Sandron, 1899
- La "Comune" di Parigi, Lugano, Soc. ed. Avanguardia, 1906
- Riforme e rivoluzione sociale (Milano, 1904), Lugano, Società ed.Avanguardia, 1906 (2a ed. modificata).
- Marx nell'economia e come teorico del socialismo, Lugano, Soc. ed. Avanguardia, 1908
- Storia di dieci anni, Milano, Il Viandante, 1910 (Feltrinelli, Milano, 1975, 2a ed.).
- Economia, socialismo, sindacalismo (Alcuni scritti), Napoli, Soc. ed. Partenopea, 1911
- La guerra di Tripoli e l'opinione socialista, Napoli, Morano,1912
- Il sostanziale e l'accidentale nel Socialismo, Napoli, Soc. ed. Partenopea, 1914
- Finanza ed economia, Napoli, Morano, 1925
- Al di là del capitalismo e del socialismo, Parigi, Coll. di studi politci e sociali, 1931
- Crépuscule de la civilisation. L’Occident et les peuples de couleur, Paris, Mignonet, 1932
- Spiegazioni a me stesso. Centro Studi Sociali, Napoli, 1945
[modifica] Bibliografia
- Dora Marucco, Arturo Labriola e il sindacalismo rivoluzionario in Italia, Torino, Fondazione Luigi Einaudi, 1970.
- Willy Gianinazzi, Intellettuali in bilico. "Pagine libere" e i sindacalisti rivoluzionari prima del fascismo, Milano, Unicopli, 1996.