Alfred Marshall
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce riguardante un argomento di economia non è ancora stata tradotta completamente dalla lingua inglese.
Se sei in grado, potresti contribuire a terminarla.
Il testo da tradurre potrebbe essere nascosto: clicca su modifica per visualizzarlo. Non usare programmi di traduzione automatica. |
Alfred Marshall (Londra, 26 luglio 1842 – Cambridge, 13 luglio 1924) è stato un economista inglese, uno dei più influenti del suo tempo. Nel suo libro più famoso, Principi di economia (1890) - base dell'economia politica neoclassica a lungo rimasto in Inghilterra il testo di riferimento per l'economia - Marshall mette a sistema in maniera coerente i concetti di domanda e offerta, utilità marginale e costo della produzione.
Insegnò economia all'Università di Oxford e successivamente in quella di Cambridge.
Tra le sue opere più importaniti anche il testo Industria e commercio (1919).
[modifica] Biografia
Cresciuto nel sobborgo londinese di Clapham, Marshall si laureò in matematica all'Università di Cambridge. Quantunque il suo intento iniziale fosse quello di intraprendere la carriera ecclesiastica, come da espresso desiderio del padre, i successi conseguiti all'Università di Cambridge lo portarono a proseguire la carriera accademica divenendo nel 1868 professore di politica economica. Marshall desiderava migliorare le basi matematiche dell'economia rendendo la stessa una scienza rigorosa. Nel decennio del 1870 Marshall scrisse alcuni trattati sul commercio internazionale ed i problemi del protezionismo; nel 1879 buona parte di tali lavori fu assemblata in un unico testo intitolato Teoria pura del commercio estero: teoria pura del valore nazionale (The Pure Theory of Foreign Trade: The Pure Theory of Domestic Values) e, sempre nello stesso anno, Marshall pubblicò, insieme alla moglie Mary Paley Marshall, il testo Economia industriale (The Economics of Industry).
Sebbene Marshall volesse portare la scienza economica ad un più alto rigore matematico, non voleva però che la matematica eclissasse l'economia rendendola non fruibile per il profano: pertanto Marshall adattò il testo dei propri scritti in modo che potesse essere compreso anche dai profani e espose le notazioni matematiche delle proprie teorie nelle note e nelle appendici di tali scritti.
Marshall, che ne era stato professore di politica economica a Cambridge, sposò Mary Paley nel 1877. Tale fatto lo costrinse, in ossequio alle regole universitarie relative al celibato, a lasciare la propria posizione. Divenuto preside presso lo University College di Bristol continuò le lezioni e le conferenze di politica economica.
Avendo revisionato il proprio Economia industriale lo pubblicò in forma di vademecum economico: sebbene semplificato nella forma del testo lo stesso si basava su complesse basi teoriche. Marshall acquisì buona fama proprio grazie a tale testo e, a seguito della scomparsa di William Jevons nel 1881, divenne il più importante economista britannico del tempo della scuola scientifica.