Adozione da parte di coppie dello stesso sesso
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Adozione gay è un'espressione popolare impropria, ma comunemente usata nel linguaggio corrente e dai massmedia, per indicare l'adozione di minori da parte di coppie dello stesso sesso. Se possibile, dovrebbe essere preferita l'espressione più esatta Adozione da parte di coppie dello stesso sesso.
Indice |
[modifica] Controversia
Come tutte le richieste di tutela (norme contro l'omofobia, il mobbing, lo stalking, e la repressione del bullismo di stampo omofobico) e di riconoscimento di uguali diritti alle persone omosessuali (matrimonio gay, unioni civili) anche l'adozione suscita (in Italia) polemiche e discussioni.
Le critiche, essenzialmente, si possono ridurre a:
- i bambini, per una crescita equilibrata, necessiterebbero della presenza di due genitori di sesso diverso.
- i bambini nella famiglie omosessuali soffrirebbero maggiormente di abuso sessuale.
I favorevoli all'adozione, al contrario, sostengono che gli argomenti degli oppositori non sono supportati da prove scientifiche e sono carichi di pregiudizio (come quello che accosta del tutto impropriamente omosessualità e pedofilia). Numerosi studi condotti dall'American Psychological Association, American Psychiatric Association, American Academy of Pediatrics e altri gruppi hanno evidenziato che non sussiste alcuna differenza, neppure minima, negli effetti della omogenitorialità rispetto alla genitorialità eterosessuale.
Per approfondire, vedi la voce Omogenitorialità. |
[modifica] L'adozione da parte di coppie dello stesso sesso nel mondo
[modifica] In Europa
Il 24 gennaio 2008, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che anche gli omosessuali hanno diritto ad adottare un bambino.[1][2]
L'adozione da parte di coppie dello stesso sesso è legale in Regno Unito, Spagna [3], Svezia [4], Belgio, Olanda, Islanda e Israele [5].
Germania, Norvegia e Danimarca permettono la "stepchild-adoption" (traduzione letterale: "adozione del figliastro"), cioè permette ai partner di una unione civile di adottare i figli naturali (o adottati) che la/il partner avesse avuto da precedente matrimonio o unione.
In Irlanda e Francia i single, sia omosessuali che eterosessuali, possono richiedere l'adozione.
[modifica] In Italia
Per approfondire, vedi la voce Adozione#Legislazione italiana attuale. |
L'attuale legislazione itailana in materia di adozioni, punta a rispettare il principio Adoptio naturam imitatur che vorrebbe far tendere la famiglia adottiva a quella naturale, intendendo come tale quella composta da una coppia eterosessuale coniugata.
La legge 4 maggio 1983, n. 184 e successive modificazioni prevede che la dichiarazione di disponibilità all'adozione debba essere effettuata da una coppia coniugata da almeno tre anni. Il periodo di convivenza more uxorio è considerato alla stessa stregua di quello del matrimonio, fermo restando il fatto che la coppia deve comunque essere coniugata al momento della presentazione della disponibilità.
L'art. 44 prevede, tuttavia, deroghe per alcuni casi specifici:[6]
- quando gli adottandi sono uniti al minore - orfano di padre e di madre - da vincolo di parentela fino al sesto grado o da rapporto stabile e duraturo preesistente alla perdita dei genitori,
- quando un coniuge adotta il figlio, anche adottivo, dell'altro coniuge,
- quando il minore è portatore di handicap[7] e orfano di entrambi i genitori,
- quando non sia possibile l'affidamento preadottivo.
Quindi, salvo i rari casi anzi detti, non è possibile l'adozione da parte di una coppia non sposata e, dal momento che non è consentito il matrimonio di persone dello stesso sesso, l'adozione da parte di coppie omosessuali non è possibile.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in data 8 febbraio 2007 un disegno di legge in materia di diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi (DICO). Se approvato dal parlamento come è stato presentato, non presenta nessuna modifica relativa alle adozioni, pertanto nessuna apertura relativamente all'adozione da parte di coppie non coniugate.
Inoltre, nel caso di adozioni internazionali, oltre alle restrizioni della legislazione italiana, va tenuto conto anche delle eventuali maggiori restrizioni della legislazione del Paese di origine dell'adottato che spesso impediscono l'adozione da parte di single o coppie non coniugate.
[modifica] In Scozia
Nel settembre 2006 i membri del parlamento scozzese hanno approvato a larga maggioranza una legge che consente alle coppie gay di adottare bambini.
Fino a quella data ciascun membro di tali coppie potevano adottare, ma i figli risultavano figli di genitori single e il partner era escluso dalla genitorialità e non aveva alcun legame parentale con il figlio.
[modifica] In Francia
In Francia l'adozione da parte di un single è possibile, sebbene non lo sia da parte di una coppia legata da un PACS. Questa soluzione è tuttavia spesso resa difficoltosa dai servizi sociali alle persone apertamente omosessuali ed implica pertanto, qualora si voglia dissimulare la propria omosessualità, la necessità di mentire circa l'orientamento sessuale e persino di negare l'esistenza di un/a partner nel caso di persone ufficialmente single (ad esempio ai fini fiscali) ma che in realtà vivono una relazione di coppia.
Eccezionalmente l'adozione ordinaria ha potuto essere utilizzata in Francia per creare legami di filiazione tra il bambino e la/il partner dello stesso sesso del genitore, senza mettere fine al legame di consanguineità legale con il genitore biologico. Nondimeno, in questo caso, l'adottante esercita solo un'autorità genitoriale.
Sussiste un precedente in cui un tribunale ha accettato, a seguito di un'adozione semplice da parte della compagna della madre biologica, di accordare alle due donne congiuntamente la potestà mediante una forma di "delega della potestà genitoriale". Questa sentenza, già diventata definitiva per mancanza di un ricorso entro i termini, è stata successivamente confermata nel febbraio 2006 dalla Corte di Cassazione francese, chiamata a decidere in merito a un "ricorso nell'interesse della legge": la sentenza ha stabilito che entrambi le/i partner di una coppia dello stesso stesso sesso possono assumere i diritti e i doveri del/la partner biologico/a [6].
[modifica] In Belgio
Il Parlamento del Belgio ha votato il 24 aprile 2006 una riforma che permetterà l'adozione da parte di coppie composte da persone dello stesso sesso. Dopo l'approvazione alla Camera (77 voti a favore, 62 contro e due astensioni) la legge è stata approvata senza emendamenti dal Senato con 34 voti a favore, 33 contro e due astensioni. Dal 2003 in Belgio è possibile il matrimonio omosessuale, ma sino a quella data non era possibile l'adozione, che era consentita solo alle coppie eterosessuali.
[modifica] In Canada
In Canada, l'adozione dipende dalla giurisdizione provinciale e territoriale.
L'adozione da parte di coppie dello stesso sesso è legale in Columbia Britannica, Manitoba, Terranova e Labrador, Nuova Scozia, Ontario, Québec, Saskatchewan, e Territori del Nord-Ovest.
Non è invece ammessa in New Brunswick, Isola del Principe Edoardo e Nunavut.
In Alberta, i gay e le lesbiche possono adottare soltanto i figli dei loro partner.
Nello Yukon la legge sull'adozione è ambigua.
[modifica] Negli Usa
Negli Stati Uniti alcuni stati (California, Massachusetts, New Jersey, New Mexico, New York, Ohio, Vermont, Washington, Wisconsin, and Washington, D.C.), permettono l'adozione alle coppie gay e lesbiche [7] [8].
La Florida e altri stati (indicati in rosso nella mappa qui accanto) hanno probito per legge le adozioni da parte di coppie lesbiche o gay.
[modifica] In Australia
In Australia, l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso è legale nell' Australian Capital Territory e in Australia Occidentale. La Tasmania permette la "stepchild-adoption".
[modifica] Altre nazioni
Nel gennaio 2005 la Suprema corte di Israele ha permesso ai gay l'adozione dei figli del o della partner [9].
[modifica] Voci correlate
[modifica] Citazioni
- «È troppo semplicistico ritenere che un bambino, per crescere in modo equilibrato, abbia bisogno della presenza di un padre e di una madre di sesso diverso. Nessuna ricerca scientifica dimostra che essere figli di omosessuali è pericoloso per l'acquisizione della propria identità di genere. La verità è che la società ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti: basti pensare a quello che è successo 30 anni fa ai figli dei separati, che si sentivano a disagio e cercavano di nascondere la loro realtà. Adesso, invece, essere figli di separati è quasi normale.» Umberto Veronesi, medico e Ministro della Sanità durante il Governo Amato II, Apcom, 4 luglio 2006. [10].
- «Come dimostra l'esperienza, l'assenza della bipolarità sessuale crea ostacoli allo sviluppo normale dei bambini eventualmente inseriti all'interno di queste unioni. Ad essi manca l'esperienza della maternità o della paternità. Inserire dei bambini nelle unioni omosessuali per mezzo dell'adozione significa di fatto fare violenza a questi bambini nel senso che ci si approfitta del loro stato di debolezza per introdurli in ambienti che non favoriscono il loro pieno sviluppo umano. Certamente una tale pratica sarebbe gravemente immorale e si porrebbe in aperta contraddizione con il principio, riconosciuto anche dalla Convenzione internazionale dell'ONU sui diritti dei bambini, secondo il quale l'interesse superiore da tutelare in ogni caso è quello del bambino, la parte più debole e indifesa.» Congregazione per la Dottrina della Fede: Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali [11]
[modifica] Note
- ^ [1]
- ^ [2]
- ^ [3]
- ^ [4]
- ^ [5]
- ^ Legge 4 maggio 1983, n. 184
- ^ Ai sensi dell'articolo articolo 3, comma 1 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104.
[modifica] Bibliografia
[modifica] Esperienze
- Brett Shapiro, L'intruso, Feltrinelli, Milano 1993. Una coppia ebraica gay, alla prese con l'adozione di un figlio, e l'arrivo dell'"intruso", l'Aids.
- Fabio Omero, I diritti degli omosessuali. Pietro e Giovanni: cronaca di un amore, Marsilio, Venezia 1996. (Nonostante il titolo, è un romanzo).
[modifica] Studi scientifici
- (IT) Bottino M., Danna D. La gaia famiglia. Omogenitorialità: il dibattito e la ricerca. Trieste, Asterios, 2005.
- Barbagli, M. e Colombo. A.: Omosessuali moderni. Gay e lesbiche in Italia, Il mulino, Bologna 2001.
- Danna, D.: ”Io ho una bella figlia…” Le madri lesbiche raccontano, Zoe, Forlì 1998.
- (IT) Giovanna Lobbia e Lisa Trasforini, Voglio una mamma e un papà. Coppie omosessuali, famiglie atipiche e adozione, Ancora, 2006. ISBN 8851403228. Saggio, di editore cattolico, che argomenta contro l'adozione alle famiglie omosessuali.
- (IT) A. Cadoret (FRANCIA), “Genitori come gli altri. Omosessualità e genitorialità. Universale Economica Saggi, Feltrinelli. Considerando le quattro opzioni possibili per avere un figlio all'interno della coppia omosessuale, l'autrice spiega come il disagio dei figli cresciuti da gay e lesbiche derivi dal vedere i propri genitori discriminati.
- (EN) Agbayewa, M. O., Fathers in the newer family forms: male or female? in "Canadian Journal of Psychiatry", 29, 1984, pp. 402-406.
- (EN) Alpert, H., We are everywhere: Writings by and about lesbian parents. Freedom, CA: The Crossing Press, 1988.
- (EN) Bailey, J.M. - Bobrow, D. - Wolfe, M. - Mikach, S., Sexual orientation of adult sons of gay fathers, in "Developmental psychology", n. 31, 1995, pp. 124-129.
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- (EN) Barret, R. L., & Robinson, B. E.,Gay fathers, MA: Lexington Books, Lexington 1990.
- (EN) Belcastro, P. A., Gramlich, T., Nicholson, T., Price, J., & Wilson, R., A review of data based studies addressing the effects of homosexual parenting on children's sexual and social functioning. in "Journal of Divorce and Remarriage", 20, 1993, pp. 105-122.
- (EN) Binger, JJ. - Jacobsen, R.B., Parenting behaviours of homosexual and heterosexual fathers, in "Journal of Homosexuality", n. 18 (1/2), 1990, pp. 173-186.
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- (EN) Bozett, F. W., Gay fathers: How and why they disclose their homosexuality to their children, in "Family Relations", 29, pp. 173-179, 1980.
- (EN) Bozett, F. W., Heterogeneous couples in heterosexual marriages: Gay men and straight women, in "Journal of Marital and Family Therapy", 8, 1982, pp. 81-89.
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- (EN) Lewin, E., Lesbianism and motherhood: implications for child custody", in: T. Darty - S. Potter, Women identified women, Mayfield, Palo Alto 1984, pp. 163-183.
- (EN) Stiglitz, E., Caught between two worlds: the impact of a child on a lesbian couple's relationship, in "Women and therapy", n. 10 (1/2), 1990, pp. 99-116.
[modifica] Filmografia
- Nel film Amici, complici, amanti la coppia adotta un adolescente problematico perché gay.
[modifica] Collegamenti esterni
- (IT) "Adozione" su Culturagay.it.
- (IT) Giovanni Dall'Orto, Nessun "diritto ad adottare. In ottica gay. L'adozione è un diritto del minore, non dell'adulto, e va considerata in tale ottica. Non è pertanto un "diritto gay" da rivendicare come tale.
- (IT) Judith Harris, Adozione negata, "Internazionale", 20/5/2005. In ottica laica, favorevole all'adozione.
- (IT) Emilio Quinto, Adozioni gay, in Europa crescono i consensi.
- (IT) Costanza Stagetti, Le adozioni gay: le ragioni per dire no. In ottica cattolica tradizionalista, contraria all'adozione.
- (IT) Daniela Danna, Un link da togliere da wikipedia. Una risposta a Costanza Stagetti da parte di una ricercatrice che si occupa di omogenitorialità.
- (IT) Adozioni e coppie omosessuali Riflessione in chiave Psicoanalitica
- (EN) Comunicato stampa AAP: "AAP Says Children of Same-sex Couples Deserve Two Legally Recognized Parents".
- (EN) Risoluzione dell'American Psychiatric Association (APA): "Adoption and Co-Parenting of Children by Same-Sex Couples" (in .pdf).
- (EN) Risoluzione dell'American Psychological Association (APA): "Resolution on Sexual Orientation, Parents, and Children" (in .pdf)
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