Suada Dilberović
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Suada Diliberović o Dilberović (Dubrovnik, 24 maggio 1968 – Sarajevo, 5 aprile 1992) è stata una studentessa croata.
Fu, quella che si pensava essere la prima vittima della Guerre jugoslave in Bosnia Erzegovina.
I suoi familiari erano Bosgnacchi.
Si trovava a Sarajevo per studiare medicina e frequentava il sesto anno quando iniziò il conflitto nei primi giorni di aprile.
Il 5 aprile 1992 in seguito agli eventi bellici 100.000 persone di ogni nazionalità si riunirono per una marcia della pace a Sarajevo. I cecchini serbi all'Holiday Inn (allora sede del Partito Democratico Serbo) nel cuore di Sarajevo aprirono il fuoco causando 6 vittime e ferendone altre.
Suada Dilberović e una seconda donna di etnia croata Olga Sučić (1958-1992) si trovavano sul Ponte Vrbanja dove vennero colpite a morte. Tale ponte ora porta il nome Diliberović-Sučić in onore delle vittime.
Sei cecchini serbi vennero arrestati, ma vennero scambiati quando i serbi cercarono di uccidere il comandante della polizia bosniaca che venne catturato il giorno precedente dopo che i serbi fecero irruzione all' accademia.
In realtà Suada non fu la prima vittma del conflitto, queste morti infatti si verificarono a Bijelina il 1 aprile 1992 quando la città fu attaccata dall'armata popolare Jugoslava e dall' esercito volontario serbo dove centinaia di Bosniaci vennero assassinati. Tuttavia, Suada Dilberović fu la prima persona ad essere uccisa a Sarajevo quando la città fu raggiunta e iniziò l'Assedio di Sarajevo.
Il 15 Novembre 2007, la Facoltà di Medicina dell'Università di Sarajevo la insignì di una Laurea postuma in Medicina.