Giuseppe Pizzigoni
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Giuseppe Pizzigoni, detto Pino (Bergamo, 1901 – 1967), è stato un architetto italiano.
Dopo la laurea al Politecnico di Milano, lavora con Giovanni Muzio alla Banca Bergamasca. Con Muzio e Mario Sironi partecipa alle esposizioni internazionali di Barcellona e di Colonia nel 1928 e 1929. La sua prima opera, la casa per il padre (1925-27), viene sempre citata tra le opere più significative del novecento milanese.
Ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Bergamo, pubblicando anche un piccolo volume sulla prospettiva. Tra le opere principali, la casa Cubo del 1936, la ristrutturazione del Teatro Donizetti, la chiesa dell'Immacolata a Longuelo (quartiere di bergamo), il condominio Pagoda a Bergamo, il municipio di Zandobbio.
Le architetture di Pizzigoni possiedono sempre importanti aspetti innovativi, che connotano il suo lavoro come una ricerca costante. Tra questi, gli esperimenti nell'uso dei materiali: l'uso strutturale della pietra e del granito (es. cappella Bay al cimitero di Bergamo, una delle opere più plasticamente riuscite, definita da Giovanni Muzio "semplice, cerebrale e intuitiva") e le variazioni spaziali con vele sottili in cemento armato. Nel secondo dopoguerra costruisce diversi esempi di paraboloidi iperbolici in cemento armato per edifici scolastici (Zandobbio, Monterosso), edifici industriali (stabilimento Comana a Seriate, porcilaie di Torrepallavicina), la chiesa di Longuelo, oltre a case private come la villa in via Masone a Bergamo.
[modifica] Bibliografia
- Catalogo edito da Electa nel 1982 in occasione della mostra retrospettiva: Invito allo spazio, a cura di Gianni Contessi, Giueseppe gambirasio, Sergio Crotti ed altri.
- L'archivio dei suoi lavori è stato donato dal figlio alla Biblioteca Angelo Maj di Bergamo ed è consultabile