Gigante rossa
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In astronomia, una gigante rossa è una grande stella di classificazione K o M e di colore rosso o arancione. Esempi visibili nel cielo notturno sono Aldebaran e Arturo.
[modifica] Caratteristiche
Secondo la classificazione mostrata dal diagramma Hertzsprung-Russell, le giganti rosse sono ormai uscite dalla sequenza principale e si trovano nel ramo delle giganti rosse, nel ramo orizzontale oppure nel ramo asintotico delle giganti (vedi evoluzione stellare).
Si pensa che siano stelle di massa pari fino a 2,5 volte quella del Sole, che hanno finito la riserva di idrogeno nei loro nuclei e hanno iniziato a bruciarlo in un involucro più esterno. Poiché la sorgente di energia è più vicina alla superficie, la stella inizia ad espandersi. Questo rende la stella più luminosa, ma riduce anche la sua temperatura superficiale. Questo perché il suo raggio aumenta più di quanto non faccia la luminosità. La stella diventa quindi più grande, ma più fredda e più rossa.
Nelle stelle che popolano il ramo delle giganti rosse, l'elio presente nel nucleo (che per la piccola massa è degenere) inizia improvvisamente un processo di fusione nucleare, producendo quello che viene chiamato il flash dell'elio, un'improvvisa produzione di energia nel cuore della stella, la quale deve adattarsi modificando la propria struttura interna. Le stelle con massa superiore a 2,5 masse solari vivono questa transizione in modo molto più rilassato, ma iniziano anch'esse a bruciare elio. La fase di combustione dell'elio al centro è chiamata ramo orizzontale, perché la maggior parte delle stelle che attraversano questa fase si dispongono lungo una linea orizzontale nel diagramma H-R.
Le stelle possono passare attraverso la fase di gigante rossa più di una volta. Ad esempio quando stelle di piccola massa hanno esaurito l'elio nel nucleo, instaurano una combustione a doppia shell (sia l'idrogeno che l'elio bruciano in un involucro), mentre il nucleo di Carbonio e Ossigeno che si è formato durante la fase di HB è degenere. Queste stelle si dispongono nel ramo asintotico delle giganti, e si muovono alternativamente tra questo e la zona delle stelle giganti OB.
[modifica] Il destino del Sole
Si stima che il Sole raggiungerà questo stadio tra circa 5 miliardi di anni: le sue dimensioni saranno colossali, prossime ad 1 UA (circa 100 volte quelle attuali),[1] tanto che la sua atmosfera esterna ingloberà quasi sicuramente i pianeti Mercurio e Venere molto probabilmente, la Terra.[1] Alcuni astronomi ritengono che anche il nostro pianeta verrà inglobato dalla stella morente; altri invece ipotizzano che il pianeta si salverà, poiché la perdita di massa da parte della nostra stella farebbe allargare la sua orbita, che slitterebbe conseguentemente sino a quasi 1,7 UA.[2] Si ritiene che il pianeta possa evitare di esser inglobato dall'aumentata massa solare verso lo spazio esterno, sebbene la maggior parte (se non la totalità) della vita presente, sarà estinta. [2] Tuttavia, le più recernti simulazioni mostrano che l'orbita terrestre, a causa di effetti di marea, decaderà, causando il suo ingresso nell'atmosfera solare, con conseguente distruzione. [3]
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note
- ^ a b Richard W. Pogge. The Once and Future Sun (lecture notes) in New Vistas in Astronomy. The Ohio State University (Department of Astronomy), 1997. URL consultato il 2005-12-07.
- ^ a b I.J. Sackmann, A.I. Boothroyd, K.E. Kraemer (1993). Our Sun. III. Present and Future Astrophysical Journal 418: 457.
- ^ Palmer, Jason. "Hope dims that Earth will survive Sun's death", NewScientist.com news service, February 22, 2008.