Enrico Zuppi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Enrico Zuppi (Roma, 1909 – ?, 18 dicembre 1992) è stato un giornalista e fotografo italiano, di matrice cattolica.
Indice |
[modifica] Biografia
Frequentò fin da giovanissimo la parrocchia di Sant'Eustachio nella quale, nella prima metà del Novecento, operava don Pirro Scavizzi, esempio di un cattolicesimo sociale ed impegnato.
Durante gli anni universitari, frequentando la Federazione Universitaria Cattolica Italiana conobbe don Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, assistente ecclesiastico e Igino Righetti presidente della FUCI. Con essi andò a prestare opera di apostolato e di assistenza nella periferia al tempo molto degradata di Porta Metronia.
Forte di una profonda vita spirituale, si dedico all'apostolato missionario a Milano prima, e ad Assisi poi, nella Compagnia di San Paolo e ai primordi della «Pro Civitate Christiana»[1] di don Giovanni Rossi.
[modifica] Fotografo e giornalista
Nei primi anni della sua carriera si dedicò alla pubblicità. Conservò per tutta la sua vita la passione della fotografia. Molte sue foto sono state donate all’Istituto Luigi Sturzo e conservate nel Fondo Enrico Zuppi.
Nel secondo dopoguerra si stabilì a Milano, dove lavorò come caporedattore del quotidiano L'Italia.
A Bologna collaborò al quotidiano L'Avvenire d'Italia con Raimondo Manzini.
Nel gennaio 1947 fu chiamato ad occuparsi del periodico L'Osservatore della Domenica da Monsignor Montini, allora sostituto della Segreteria di Stato. Zuppi rimase direttore del settimanale vaticano fino al luglio 1979, quando Zuppi cessò il suo servizio per raggiunti limiti d’età.
[modifica] Bibliografia
Valerio De Cesaris: Enrico Zuppi e L'Osservatore della Domenica. Un giornale da leggere e da vedere, Ed. Studium, Roma 2002.
Nello Vian: Montini: Le Lettere a un giornalista vaticano, Notiziario n.28 dell’Istituto Paolo VI (pp.7-17)
Nello Vian e Carla Zuppi: Carteggio di amicizia: Giuseppe Prezzolini-Enrico Zuppi, estratto del bimestrale Studium, 1994.
