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Volo American Airlines 77 - Wikipedia

Volo American Airlines 77

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questa voce approfondisce alcuni aspetti del dibattito storiografico attualmente in corso riguardante gli attentati dell'11 settembre 2001.
Più in particolare, non intende presentare alcuna interpretazione univoca dell'intera vicenda o di singoli avvenimenti ad essa correlati, essendo alcuni aspetti di essi ancora oggetto di dibattito.

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Volo American Airlines 77

Il tracciato di volo da Washington al Pentagono.

Riassunto
Data incidente 11 settembre 2001
Causa Dirottamento
Luogo d'impatto Il Pentagono
Partenza Aeroporto di Washington Dulles
Ultima sosta
Destinazione Los Angeles International Airport
Bilancio
Passeggeri 53 (compresi 5 dirottatori)
Equipaggio 6
Vittime 184 (59 nell'aereo, 125 a terra)
Feriti
Sopravvissuti
Dati tecnici
Tipo di velivolo Boeing 757-223
Operatore American Airlines
Numero di registrazione N644AA
Nome del velivolo

Il volo American Airlines 77 fu il terzo dei quattro aerei di linea Boeing (un 757-223) dirottati durante gli attentati dell'11 settembre 2001, più precisamente quello schiantatosi contro il Pentagono.

Il tracciato di volo dall'aeroporto al Pentagono.
Il tracciato di volo dall'aeroporto al Pentagono.

Indice

[modifica] Il volo

L'American Airlines 77 avrebbe dovuto decollare alle 08:10 (le 14:10, ora italiana) dal Dulles International Airport di Washington D.C., con destinazione Los Angeles. A bordo si trovavano 58 passeggeri (fra cui i 5 terroristi) e 6 membri dell'equipaggio. Il pilota era Charles Burlingame, cittadino britannico che però aveva servito nella marina statunitense come pilota di jet.

Il volo parti però alle 08:20 (le 14:20, ora italiana). I circa 10 minuti di ritardo furono dovuti ad un ritardo nell'imbarco in quanto i tre dei membri del commando terrorista, furono fermati al metal detector e lasciati passare dopo ulteriori controlli. Il dirottamento ebbe luogo fra le 08:51 (ora dell'ultima trasmissione radio di routine del pilota) e le 08:54 (istante in cui il 757 uscì dal piano di volo stabilito effettuando una virata a Sud). Le indagini successive portarono all'individuazione di cinque responsabili, tutti legati ad al-Qai'da:

  • Hani Hanjour, che avrebbe pilotato l'aereo;
  • Khalid al-Mihdhar, seduto al posto 12B;
  • Majed Moqed, seduto al posto 12A;
  • Nawaf al-Hazmi, la cui auto fu poi ritrovata fuori dell'aeroporto;
  • Salem al-Hazmi.

I cinque assalitori probabilmente minacciarono il personale di volo dell'aereo con coltelli e taglierini. Alle 08:56, preso il completo controllo del velivolo, staccarono il transponder, e resero l'aereo invisibile all'ATC di Indianapolis (neppure il primario[1] fu notato dal controllore di volo che lo cercava lungo la rotta iniziale). Alle 9 in punto il centro di controllo di Indianapolis comunicò che aveva perso ogni contatto con l'AA77, aggiungendo che era presumibilmente precipitato. La comunicazione fu inoltrata al reparto SAR (Search and Rescue) della base di Langley e alla polizia dello stato della Virginia e soltanto 24 minuti dopo, la notizia giunse all'ufficio centrale della FAA (Federal Aviation Administration). Nel frattempo si era fatta largo anche l'ipotesi del dirottamento, ma l'assenza del primario sullo schermo radar, face sì che si propendesse per un incidente. Pare che nei primi dieci minuti il primario del Boeing fosse troppo debole per essere visibile sullo schermo radar di Indianapolis, in seguito tale segnale riapparve, ma in una zona alquanto distante da dove il personale si aspettava si trovasse l'aereo e quindi la traccia fu male interpretata o semplicemente non notata. La mancanza inoltre di ogni allerta da parte della FAA, rese possibile all'AA77 di volare per più di mezz'ora, come un aereo fantasma, semplicemente perché non c'era nessuna stazione radar che lo stesse effettivamente cercando. La FAA lanciò l'allarme dirottamento anche per il volo AA77, solo dopo lo schianto del volo American Airlines 11 e il dirottamento del Volo United Airlines 175. Alle 9:21 l'aeroporto di Dulles fu informato di controllare il proprio spazio aereo in cerca di velivoli non identificati in volo, ne fu individuato uno dieci minuti dopo. I controllori del aeroporto Reagan, informati di ciò, avendo in volo un cargo C-130H della Guardia Nazionale, chiesero al pilota di identificare l'aeroplano e di seguirne il volo: il pilota asserì che si trattava di un aereo di linea con la livrea della American Airlines. In quegli istanti il velivolo iniziò a manovrare: effettuò una virata di 270° e in pochi minuti scese di circa 2.100 m (7.000 ft) ad una velocità stimata attorno ai 600 km/h.

Negli ultimi istanti di volo a bassa quota, l'aereo (sceso a circa 6 metri di altezza) colpì vari lampioni, uno dei quali cadde a sua volta su di un taxi, ferendone l'autista. Alle ore 9:38 il pilota del C-130 notificò alla torre che l'aereo si era schiantato sul Pentagono. Nessuno dei 64 passeggeri sopravvisse all'impatto.

Secondo quanto riportato dalla Commissione sull'11 Settembre, due passeggere tentarono di mettersi in contatto con l'esterno mediante il proprio telefono cellulare. Entrambe dissero che l'aereo era stato dirottato e che tutti i passeggeri erano stati costretti verso la coda del velivolo. Una delle due passeggere era Barbara K. Olson, moglie del Procuratore Generale Theodore Olson, di stanza al Dipartimento della Giustizia statunitense. Dopo l'interruzione dei contatti, il Procuratore Olson cercò di contattare l'allora l'Attorney General (l'equivalente del nostro Ministro della Giustizia), John Ashcroft, per avvisarlo di quanto stava accadendo.

Video diffuso dal governo statunitense del momento del impatto contro il Pentagono
Video diffuso dal governo statunitense del momento del impatto contro il Pentagono

[modifica] L'impatto e le conseguenze

Il Boeing 757 andò ad impattare la parete occidentale dell'anello più esterno del Pentagono (anello E). L'impatto, e il successivo incendio del carburante distrussero del tutto l'aereo restituendo di esso solo frammenti e detriti, di non considerevole dimensione, che si sparsero per tutta l'area antistante e anche all'interno dell'edificio (pezzi recanti i colori della livrea dell'American Airlines sono stati fotografati addirittura a circa 100 m dal punto di impatto[2]).

Il lato colpito comprendeva in larga parte nuovi uffici ancora non occupati e fu completamente devastato dall'impatto e dal successivo incendio (tanto che in seguito tale parte è stata rasa al suolo e ricostruito), che coinvolse varie sezioni dei tre anelli più esterni dell'edificio (anelli E, D, C). La parte nella prossimità della zona di impatto dell'anello E crollò dopo circa 19 minuti dalla collisione. Ci furono altre 125 vittime, fra il personale che si trovava all'interno del Pentagono.

[modifica] Sviluppi successivi

Il 16 maggio 2006, il Dipartimento della Difesa statunitense ha rilasciato un filmato, registrato dalle telecamere di sicurezza del Pentagono, che mostra per la prima volta le immagini dell'impatto del volo AA77 contro l'edificio. Prima di allora, erano state rese pubbliche soltanto alcune immagini statiche.

Un memoriale è stato costruito vicino al Pentagono in memoria delle 189 vittime dell'attentato. Come per l'altro aereo, l'American Airlines ha deciso di modificare il numero dei voli (da "77" a "149") sulla stessa tratta successivi all'11 settembre, per rispetto alle vittime.

[modifica] Teorie alternative e considerazioni generali

Contrapposte alla versione ufficiale del governo statunitense, che è stata sopra esposta, sono sorte un numero notevole di teorie alternative. Tale fatto è dovuto ad una serie di aspetti dubbi o presunte anomalie che sono riscontrabili nella versione ufficiale:

  • l'AA77 fu in grado di volare per 19 minuti fuori dal controllo radar militare;
  • nessun caccia fu in grado di intercettare il velivolo nonostante siano intercorsi più di 45 minuti tra l'impatto del primo aereo contro il WTC e lo schianto del AA77;
  • l'aereo a seguito dell'impatto si è sbriciolato in parti molto piccole, o almeno non sufficientemente grandi per essere chiaramente identificate come appartenenti ad un aereo con un semplice riscontro fotografico (le rare foto di pezzi di esso sono state tenute celate a lungo al grande pubblico);
  • l'aereo, in alcune fotografie, sembra non aver lasciato un'impronta sulla facciata colpita grande quanto le sue dimensioni in termini di apertura alare;
  • non ci sono documenti visivi che mostrino chiaramente il momento dell'impatto, in quanto solo due telecamere di sicurezza riprendevano la parete interessata dall'impatto (e le loro immagini sono di qualità pessima); questo fatto sembra un contro senso per uno dei luoghi che si reputa debba essere strettamente controllato, a causa dell'importanza che riveste nella struttura militare statunitense;
  • sono state raccolte alcune testimonianze (minoritarie per la verità) che riportano che non si trattava di un aereo di linea, ma di altro tipo di velivolo;
  • la parte colpita di fatto era quella più deserta di tutta la struttura;
  • in generale il comportamento delle autorità è stato poco trasparente.

Le versioni alternative (per dettagli sulle quali si rimanda alla voce Attentato al Pentagono dell'11 settembre 2001), non specificano ove sarebbe andato a finire il volo AA77 e tutti i suoi passeggeri.

[modifica] Elenco passeggeri

[modifica] L’equipaggio

  • Charles Burlingame, Herndon, Virginie (pilota)
  • David Charlebois (copilota)
  • Michele Heidenberger, 30 anni, Chevy Chase, Maryland
  • Jennifer Lewis, 38 anni, Culpeper, Virginie
  • Kenneth Lewis, 49 anni, Culpeper, Virginie
  • Renee May, 39 anni, Baltimore, Maryland

[modifica] Lista dei passeggeri

  • Paul Ambrose, 32 anni, Washington
  • Yeneneh Betru, 35 anni, Burbank, California
  • M. J. Booth
  • Bernard Brown, 11 anni, Washington
  • Suzanne Calley, 42 anni, San Martin, California
  • William Caswell
  • Sarah Clark, 65 anni, Columbia, Maryland
  • Asia Cottom, 11 anni, Washington
  • James Debeuneure, 58 anni, Upper Marlboro, Maryland
  • Rodney Dickens, 11 anni, Washington
  • Eddie Dillard
  • Charles Droz
  • Barbara Edwards, 58 anni, Las Vegas, Nevada
  • Charles S. Falkenberg, 45 anni, University Park, Maryland
  • Zoe Falkenberg, 8 anni, University Park, Maryland
  • Dana Falkenberg, 3 anni, University Park, Maryland
  • Joe Ferguson
  • Wilson Flagg, Millwood, Virginia
  • Dee Flagg
  • Richard Gabriel
  • Ian Gray, 55 anni, Washington
  • Stanley Hall, 68 anni, Rancho Palos Verdes, California
  • Bryan Jack, 48 anni, Alexandria, Virginia
  • Ann Judge, 49 anni, Virginia
  • Chandler Keller, 29 anni, El Segundo, California
  • Yvonne Kennedy
  • Norma Khan
  • Karen A. Kincaid, 40 anni, Washington
  • Norma Langsteuerle
  • Dong Lee
  • Dora Menchaca, 45 anni, Santa Monica, California
  • Christopher Newton, 38 anni, Anaheim, California
  • Barbara Olson, 45 anni
  • Ruben Ornedo, 39 anni, Los Angeles, California
  • Robert Penniger, 63 anni, Poway, California
  • Lisa Raines, 42 anni
  • Todd Reuben, 40 anni, Potomac, Maryland
  • John Sammartino
  • Diane Simmons
  • George Simmons
  • Mari-Rae Sopper, Santa Barbara, California
  • Bob Speisman, 47 anni, Irvington, New York
  • Hilda Taylor,Washington
  • Leonard Taylor Reston, Virginia
  • Leslie A. Whittington, 45 anni, University Park, Maryland
  • John Yamnicky, 71 anni, Waldorf, Maryland
  • Vicki Yancey
  • Shuyin Yang
  • Yuguag Zheng

[modifica] Note

  1. ^ Nella navigazione aeronautica ogni aereo è dotato di un transponder che comunica al centro controllo volo, l'identificativo del velivolo e alcuni dati fondamentali quali la quota. Se tale dispositivo viene disattivato, il controllore di volo vede solo il segnale dell'eco primaria (in pratica solo la distanza relativa) sempre che il velivolo sconosciuto (a quel punto è sconosciuto, non essendoci l'identificatore) sia a portata del sistema radar.
  2. ^ In una foto [1] di Mark D. Faram (giornalista del Navy Times della Gannett Corporation) è chiaramente distinguibile un pezzo di alluminio contorto recante i colori della American Airlines, tale foto risulta scattata da circa 100 metri di distanza dal punto di impatto [2]. Altri detriti, di più difficile attribuzione, sono stati fotografati a distanze analoghe.

[modifica] Collegamenti esterni

Gli attentati dell'11 settembre 2001
Eventi e dramatis personae: In generaleCronologiaDirottatoriAl-Qaida

I voli: Volo American Airlines 11Volo United Airlines 175Volo American Airlines 77Volo United Airlines 93

I luoghi: Il PentagonoWorld Trade Center

Dopo l'attentato: Dispute e controversie 1Dispute e controversie 2AntefattiLa commissione d'indagineLa controversia di PragaIl ventesimo dirottatore


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