Valle Germanasca
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Valle Germanasca | |
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Paese/i: | Italia |
Regione/i: | Piemonte |
Provincia/e: | Torino |
Comuni principali: | Pomaretto, Perrero, Salza, Massello, Prali |
Fiume: | Germanasca |
Comunità montana: | Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca |
Sito |
La Valle Germanasca è una valle collocata in provincia di Torino e diramazione della val Chisone.
Indice |
[modifica] Geografia
La valle si dirama dalla val Chisone all'altezza di Perosa Argentina. Arriva fino a quota 1500 metri nella conca di Prali e si dirama, lungo il suo percorso, in vari valloni laterali.
La valle è percorsa dal torrente Germanasca, tributario di destra del Chisone.
[modifica] Monti
I monti principali che contornano la valle sono, elencandoli in senso antiorario:
- Bric Ghinivert - 3.037 m
- Monte Pignerol - 2.876 m
- Monte Barifreddo - 3.028 m
- Gran Queyron - 3.060 m
- Bric Bucie - 2.998 m
- Punta Cournour - 2.867 m
- Punta Cialancia - 2.855 m
[modifica] Geografia antropica
I Comuni principali della valle sono Pomaretto, Perrero, Salza, Massello e Prali.
[modifica] Storia
La valle ebbe un avvicendarsi di occupazioni e dominazioni, patteggiamenti, cessioni, liti che spostavano di continuazione i limiti delle varie influenze.
L'imbocco della valle era protetto dal forte "Luigi", una delle piazzeforti di casa Savoia.
Tradizionalmente la Val Germanasca fa parte delle Valli Valdesi, dove la maggioranza assoluta della popolazione segue appunto il culto Valdese, che si riallaccia a Pietro Valdo, perseguitato come eretico nel Medio Evo e che alternarono periodi di tolleranza a periodi di ripresa delle persecuzioni.
Nel 1533 i Valdesi vi celebrarono un Sinodo per confermare l'adesione alla Riforma protestante. Nel 1556 fu costruito a Ghigo, frazione di Prali un tempio per tutti i valdesi dell'alta val Germanasca.
Tra il 1630 e il 1655 fu colpita dalla peste e poi distrutta dalle truppe dei Savoia. Nel 1686 gli abitanti si arresero ai Francesi, che avevano già distrutto Angrogna e Torre Pellice. Il tempio valdese fu trasformato in chiesa cattolica.
I valdesi ritornarono dall'esilio di Ginevra nel 1689 (il cosiddetto Glorioso Rimpatrio), ma il comune fu nuovamente occupato dai francesi. Passò poi ai Savoia, che cercarono di riportarvi il cattolicesimo: nel 1767 Carlo Emanuele III fece ricostruire una chiesa cattolica nella frazione Villa.
Fu poi occupato da Napoleone e nel 1815 passò definitivamente ai Savoia
Solo con la "libertà" Albertina del 1848, che concesse ai Valdesi il carattere di "culto tollerato", la valle trovò la pace.
[modifica] Turismo
Oggi la valle ha acquistato una grande vocazione turistica ed è ogni anno invasa da migliaia di turisti. La località a maggior vocazione turistica è Ghigo, frazione di Prali.
Un'attrazione turistica particolare è legata alla possibilità di visitare le miniere di Talco particolarmente importanti ed ancora attive nella valle. La visita alle miniere viene denominata Scopriminiera.