Tupolev Tu-22M
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Tupolev Tu-22M Backfire | ||
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Tu-22M al museo di Monino, Russia |
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Descrizione | ||
Ruolo | Bombardiere medio | |
Equipaggio | 4 | |
Primo volo | 30 agosto 1969 | |
Costruttore | Tupolev | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 42,46 m | |
Apertura alare | 23,4 m (freccia massima), 34,3 m (freccia minima) | |
Altezza | 11,05 m | |
Superficie alare | 183,58 m² | |
Peso | ||
A vuoto | 46000 kg | |
Normale | 103500 kg | |
Massimo al decollo | 124000 kg | |
Propulsione | ||
Motore | due turboreattori a doppio flusso KKBM (Kuznetsov) NK-25 con postbruciatore | |
Spinta | 25000 m/s | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 2230 km/h | |
Autonomia | 7000 km | |
Tangenza | 18000 m | |
Armamento | ||
Cannoni | GSh-23L da 23 mm a due canne | |
Altro | fino a 21000 kg di bombe e missili | |
Lista di aerei militari |
Il Tupolev Tu-22M è l'ultimo bombardiere medio sviluppato dall'Unione Sovietica durante la guerra fredda, il suo nome in codice NATO è Backfire.
Caratterizzato da una velocità di crociera sostenuta e dalla possibilità di trasportare un elevato carico bellico, è in grado di effettuare attacchi (con armi convenzionali o nucleari) contro obiettivi terrestri o navali. Può essere utilizzato anche in missioni di ricognizione.
Il Tu-22M viene considerato tra gli aerei più belli mai realizzati. Sostanzialmente, questa macchina non ha un equivalente occidentale: il suo ruolo è quello che avevano i B-58 Hustler e i Mirage IV, ma ha una concezione decisamente più moderna.
In occidente, a causa della scarsità di informazioni militari provenienti dall'Unione Sovietica, l'aereo venne inizialmente designato Tu-26.
Indice |
[modifica] Sviluppo
Lo sviluppo di questo aereo iniziò nel 1964, quando l'ingegner D. Markov ebbe l'incarico di avviare la progettazione preliminare di un sostituto del bombardiere medio supersonico Tu-22 "Blinder", che non era risultato soddisfacente. Per evitare la gara d'appalto, o forse per dare l'impressione che non si trattasse di un modello completamente nuovo, questo aereo fu designato Tu-22M ("M" sta per "Modifikatsirovanny", modificato) e fatto passare per una versione estesamente riprogettata del Tu-22.
Il prototipo, che aveva la designazione interna di Tu-145, volò per la prima volta il 30 agosto 1969. In realtà si trattava di un aereo completamente diverso: nuovi motori (turboreattori Kuznetsov NK-144-22 da 20000 kg di spinta al secondo), nuova disposizione per l'equipaggio e, soprattutto, nuova ala a geometria variabile. In pratica, si trattava di una rivoluzione totale rispetto al Tu-22: la struttura era molto simile a quella di un aereo da interdizione (come ad esempio il Su-24), anche se non aveva la necessaria robustezza per il volo a bassa quota ad alta velocità, e non aveva l'autonomia sufficiente per attaccare gli Stati Uniti continentali.
[modifica] Impiego
Nel 1969 un satellite di ricognizione americano identificò il prototipo del nuovo bombardiere presso l'impianto della Tupolev di Kazan nella Russia asiatica centrale. Nel 1971 l'aereo, cui la NATO diede il nome di "Backfire", fu scoperto mentre compiva prove di rifornimento in volo con un'aerocisterna vicino al centro sperimentale di Ramenskoye, ad est di Mosca; denominato Tu-22M, il velivolo divenne operativo nel 1973 e negli anni seguenti sostituì il Tu-16.
Numerosi furono i dibattiti per stabilire se il Tu-22M fosse o meno in grado di attaccare gli Stati Uniti continentali. L'esatto compito di questo bombardiere fu oggetto di accese discussioni all'epoca, e passò molto tempo prima che lo si scoprisse. Inizialmente, gli statunitensi considerarono questo aereo un sistema d'arma tutto sommato periferico nell'ambito dell'aviazione strategica sovietica. Le esperienze successive costrinsero gli esperti americani a cambiare parere. Il punto critico era la presenza della sonda per il rifornimento in volo: infatti, l'autonomia del velivoli di per sé non era intercontinentale, e secondo i sovietici non era un bombardiere strategico (dunque non soggetto a restrizioni). Gli esperti americani, al contrario, lo ritenevano idoneo ad attaccare il continente americano, proprio a causa della possibilità di rifornirlo in volo.
Comunque, durante le trattative per gli accordi SALT II, gli Stati Uniti ottennero l'assicurazione dall'allora Premier sovietico Leonid Brezhnev che i Tu-22M non sarebbero stati aggiornati con il sistema di rifornimento in volo, e che la costruzione di questi aerei sarebbe stata limitata a 30 esemplari l'anno. In seguito, nonostante la mancata ratifica del SALT II, il sistema di rifornimento in volo fu rimosso da tutti i bombardieri.
Questo aereo rappresenta tuttavia un formidabile sistema d'arma, anche dal punto di vista navale, ed è stato considerato una minaccia potenziale per i gruppi operativi di portaerei statunitensi, di importanza tale da spingere a tutta una serie di contromisure (come gli incrociatori AEGIS o i caccia F-14 Tomcat) per contrastare la minaccia dei suoi missili. In realtà, questa minaccia è stata forse sovrastimata (i missili dei "Backfire" erano destinati prevalentemente ad obiettivi al suolo). In ogni caso, si trattava e si tratta di una macchina estremamente potente.
Il suo utilizzo in operazioni belliche reali è stato limitato alla campagna in Afghanistan, dove fu impiegato per il bombardamento convenzionale. Prodotto solo per l'Aviazione e la Marina Militare sovietica, dopo la dissoluzione dell'URSS gli unici due paesi ad utilizzarlo sono stati la Russia e l'Ucraina.
Oggi, questo aereo è in servizio solo in Russia, dove rimangono operativi 100 esemplari (più 35 di riserva) nella Dalnaya Aviatsiya e 95 nella Aviatsiya Voyenno-Morskogo Flota. In seguito ad accordi internazionali, invece, l'Ucraina nel 2006 ha completato la demolizione dei circa 60 esemplari (tra Tu-22M-2 e Tu-22M-3) in suo possesso.
[modifica] Versioni
- Tu-22M-0: versione di pre-serie costruito in 12 esemplari, utilizzato per le valutazioni a partire dal 1971.
- Tu-22M-1: (Backfire-A) primo esemplare di serie, prodotto a Kazan a partire dal 1972. Si trattava di un aereo caratterizzato da diverse modifiche rispetto agli esemplari di pre-serie, tra cui nuovi motori (NK-22 da 21900 kg/s). Questa versione non fu ritenuta soddisfacente.
- Tu-22M-2: (Backfire-B) versione migliorata del Tu-22M-1, che volò per la prima volta nel 1973. Entrato in servizio operativo dal 1976, è stato costruito in ben 211 esemplari. La produzione di questa variante terminò nel 1983. La sua autonomia, insufficiente rispetto ai requisiti dell'aviazione, era di circa 5000 km, e la velocità massima raggiungeva i 1.800 km/h. Subito dopo l'inizio della produzione in serie, l'aereo ricevette i nuovi motori NK-23, visto che la versione precedente non aveva avuto prestazioni soddisfacenti.
- Tu-22M-2Ye: designazione di un piccolo numero di Tu-22M-2 che vennero dotati di motori NK-25 e di strumentazione migliorata.
- Tu-22M-3: ulteriore variante sviluppata dal Tupolev OKB per ovviare il problema del raggio d'azione. Volò il 20 giugno 1977, montava i motori NK-25 da 25000 kg/s e differiva dalla versione precedente per il muso allungato e le prese d'aria simili a quelle del MiG-25. Il Tu-22M-3 è entrato in servizio nel 1983 e, pur non raggiungendo i valori di autonomia richiesti, è subito apparso come un aereo decisamente più affidabile e maturo rispetto ai predecessori. Il carico bellico venne raddoppiato rispetto alla precedente versione, ed aveva la capacità di trasportare 3 missili da crociera o 10 missili a corto raggio AS-16.
- Tu-22MR: si tratta della variante da ricognizione, sviluppata nel 1985.
- Tu-22ME: versione migliorata presentata nel 1990.
[modifica] Voci correlate
Progetti dell'ufficio Tupolev |
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