Tommaso II di Saluzzo
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« Intanto agli occhi di Saluzzo un nuovo Si compiva infortunio. In man degli empi Cade la rocca stessa; e prigioniero Indi co’ dolci figli esce Tommaso » |
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(Silvio Pellico, La Presa di Saluzzo)
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Tommaso II del Vasto (1304 – Saluzzo, 18 agosto 1357) fu marchese di Saluzzo.
[modifica] Biografia
La sua successione al padre fu aspramente contrastata dallo zio, Manfredo V, che era stato nominato marchese dal padre Manfredo IV e che era stato sconfitto nella successiva lotta per il trono dal fratello Federico.
Federico, però, governò pochissimo e la questione dinastica si riaperse. Manfredo si circondò di un notevole esercito, finanziato dai guelfi di Roberto I di Napoli, e marciò su Saluzzo nel 1341. Tommaso e i ghibellini che lo sostenevano non riuscirono a difendere la città, che cadde il 13 aprile. Il giorno successivo Manfredo V ordinò il sacco, mettendo a ferro e fuoco Saluzzo e devastando anche il castello. Tali avvenimenti bellici furono narrati da Silvio Pellico, nell'ode La presa di Saluzzo. Così egli ricorda l'incendio della città:
« Repente una perfidia Entro le mura di Saluzzo avvenne, Che affrettò la caduta. In varii alberghi Scoppian incendi orribili ed il volgo De’ cittadini si sgomenta, accoglie Di calunnia le voci. Un grido s’alza Esser Tommaso degl’incendi autore, Affinché al buon Manfredo omai vincente Nulla Saluzzo fuorché cener resti. » |
Tommaso si consegnò nelle mani del siniscalco angioino pur di non trattare con lo zio: il marchese venne dunque incarcerato, ma venne liberato dopo un anno in seguito al pagamento di un pensante riscatto.
Infatti, in seguito alla sconfitta di Gamenario dell'esercito angiono, il potere di Roberto I iniziò rapidamente a dissolversi. Privo dei suoi sostenitori e minacciato dai Visconti, Manfredo V decise di riconsegnare il trono al nipote, che per prima cosa decise di allearsi con i Monferrato al fine di minare sempre di più la potenza angiona.
Nel tentativo di recuperare i suoi territori invasi durante la guerra civile, Tommaso II si alleò e si trovò contro in fasi alterne i Savoia e gli Acaia, lasciando in eredità al figlio Federico II un marchesato dal futuro incerto.
Predecessore: | Marchese di Saluzzo | Successore: |
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Federico I | 1336 - 1357 | Federico II |
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