Terre Selvagge
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Le Terre Selvagge (o Rhovanion in Sindarin) sono un grande territorio a nord-est della Terra di Mezzo, mondo fantasy creato dallo scrittore J.R.R. Tolkien.
[modifica] Geografia
Le Terre Selvagge sono ben distaccate dal resto della Terra di Mezzo: infatti a nord sono separate dal Deserto Settentrionale dalle Montagne Grige, a ovest dal Grande Fiume (Anduin) e a sud sono scisse da Mordor dai Monti Cenere (Ered Lithui); soltanto tra esse e Rhûn non vi sono evidenti ostacoli geografici. Gran parte delle Terre Selvagge sono ricoperte dal più grande polmone della Terra di Mezzo: Bosco Atro, ove regnano gli elfi guidati da Thranduil. A nord, oltre il fiume Celduin (o Flutti) il bosco è abitato dagli gnomi. A sud si erge il picco di Dol Guldur, ove Sauron si rifugiò con le sue truppe e vi restò per quasi un'Era. A sud di Bosco Atro dominano delle steppe desolate note come Terre Brune.[1] Nelle Terre Selvagge abitano molte razze: gli Elfi che vivono del Bosco Atro(Sindar e Nandor),i Nani che dimorano nella Montagna Solitaria o Erebor,Uomini (i boscaioli e i Beorniani nei pressi delle Montagne Nebbiose e gli uomini della Valle a Dale e sul Lago Lungo). Sulle Montagne Grige inoltre gli Orchi dimorarono per molto tempo(probabilmente fino ai primi anni della Quarta Era insieme ad alcuni draghi.
[modifica] Nei libri
Le Terre selvagge appaiono appena ne "Il Signore degli Anelli", mentre sono assai importanti ne "Lo Hobbit". Ivi infatti si recarono Bilbo Baggins e la sua compagnia di tredici nani durante le loro avventure. Anche ne "Il Silmarillion" le Terre Selvagge sono importanti, ma certamente non quanto lo sono ne "Lo Hobbit".
[modifica] Note
- ^ descritte con molta parsimonia ne "La compagnia dell'anello", capitolo IX (Il grande fiume).
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