Struttura sacerdotale ebraica dopo la diaspora
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La struttura sacerdotale ebraica si formò e confermò dopo la diaspora (attuata dopo la caduta del tempio di Gerusalemme).
Al primo posto nella scala gerarchica si trovava il Patriarca; a questo gli venne riconosciuto il rango senatorio romano e grado illustris con il quale era consentito essere ammessi alla presenza dell'Imperatore.
Questo titolo risale ai tempi di Giulio Cesare, il quale lo aveva concesso con il titolo di Etnarca (dal greco governatore del popolo), allo scopo di usarlo come strumento di controllo, in quanto Cesare aveva eliminato re Erode; a questo succedette Ircano II. Ciò costituì un valido strumento di controllo perché dopo la vittoria sugli ebrei, questi crearono non poche rivolte per cui l'imperatore penso di dare loro un nuovo re, con una sua corte, ma senza un territorio perché i romani vietarono loro la costituzione di un nuovo Stato in modo tale che, qualora ci sarebbero state nuove rivolte, avrebbero saputo a chi rivolgersi.
Nel III d.C. il titolo di Etnarca si trasformo in Patriarca. Questo ruolo poteva essere rivestito solo dalla successione legittima della famiglia Hillel.
Al secondo gradino della gerarchia si trovavano i patriarchi (patriarchae ed identificati con il termine latino Primates), definiti come i responsabili locali che ricevettero dal Patriarca il potere di pronunziarsi in questioni di fede.
Sul terzo gradino avremmo trovato i Presbiteri (latino presbyter) i quali si riunivano per formare il consiglio del Sinedrio. Questo aveva carattere religioso.
Questi tre ordini rappresentano il primo livello, cioè il grado molto elevato; e inoltre erano esenti dai munera personalia (doveri personali), civilia (pressione fiscale, quindi esenti dalle tasse) e corporalia (lavori corporali).
Al secondo livello della scala gerarchica (il grado inferiore) troviamo: al quarto gradino gli Arcisinagoghi (latino archisynagogus-i), che erano i titolari di una funzione religiosa locale. In seguito l'appellativo venne poi sostituito con Rabbì (Rabbino). Questa carica si concedeva per elezione (probabilmente del Sinedrio; anche se non mancano casi in cui il figlio prendeva il posto del padre). Egli è il guardiano della fede, il giudice a cui ricorrevano gli Ebrei, ma anche i Cristiani.
Al quinto gradino vi erano gli Ierei (Hiereus è il prete, in ebraico cohen). Nella tradizione più conservativa ebraica questo titolo spettava agli uomini ed alle donne, discendenti di Aaron. Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme ed il disuso dei sacrifici, il titolo di prete, e quindi di "pretessa", divennerò esclusivamente onorifici. Conservarono il compito di prelevare decime e di invocare benedizioni sul popolo nei giorni di festa. All'ultimo gradino vi erano i patres synagogarum: questi servivano nelle sinagohe, ma nulla si conosce del ruolo e della funzione effettivamente svolta.
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