Stifnato di piombo
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Stifnato di piombo | |
Immagine:Lead Styphnate.gif | |
Nome IUPAC | |
piombo 2,4,6-trinitroresorcinato | |
Nomi alternativi | |
stifnato di piombo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6HN3O8Pb |
Massa molecolare (u) | 450.288 |
Aspetto | cristalli gialli-marroni |
Numero CAS | 15245-44-0 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,5 |
Solubilità in acqua | quasi insolubile |
Temperatura di fusione (K) | 453.15 (180 °C) |
Temperatura di ebollizione (K) | decomposizione |
Indicazioni di sicurezza | |
Temperatura di autoignizione (K) | 603.15 (330 °C) |
Simboli di rischio chimico
Le sostanze chimiche vanno manipolate con cautela
Avvertenze |
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Progetto composti |
Lo stifnato di piombo è il sale di piombo dell'acido stifnico.
[modifica] Utilizzi
È un esplosivo tossico utilizzato come componente nei detonatori primari in composizione con altri composti, che ne diminuiscono l'estrema sensibilità.
[modifica] Chimica
Si può trovare come cristalli a sei facce monoidrati oppure in piccoli cristalli rettangolari, con colore variabile dal giallo al marrone. Lo stifnato di piombo è particolarmente sensibile al fuoco e alle scariche di elettricità statica. Quando asciutto, è addirittura possibile farlo detonare toccandolo, grazie all'elettricità statica del corpo umano. Non reagisce con metalli ed è meno sensibile alla frizione del fulminato di mercurio o dell'azotidrato di piombo. È poco solubile in acqua o in alcol metilico, e può essere neutralizzato con una soluzione di carbonato di sodio, con il rilascio di anidride carbonica. È stabile quando stoccato correttamente, anche alle alte temperature.