Soldo

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Soldo è la denominazione di una moneta d'argento italiana emessa per la prima volta alla fine del 12° secolo a Milano dall'imperatore Enrico VI (argento, 1.25 g).

Si diffuse rapidamente in tutta Italia, dove era coniato accanto al denaro ed al grosso.

Soldi furono coniati nella monetazione genovese, a Milano, Bologna etc.

A Venezia il soldo fu coniato a partire da Francesco Dandolo (1328-1339) e fu battuto fino alla fine della Repubblica veneta. Fu coniato anche sotto la dominazione austriaca fino al 1862. Era una monetina di rame dal peso poco superiore ai 3 grammi.

Nella Firenze del 1300 il soldo aveva un valore ben preciso. Infatti valeva la ventesima parte della lira ed occorrevano ben dodici denari per fare un soldo. Con il passare del tempo si svalutò e venne coniata prima in biglione e dal XVIII secolo in rame.

Nel sistema monetario istituito da Carlo Magno, la Monetazione carolingia, basato sull'argento e con le unità monetarie date dal denaro e dal soldo, un soldo corrispondeva a 12 denari ed ad 1/20 di lira.

Con la riforma monetaria diffusa da Napoleone il soldo divenne pari a 5 Centesimi e 20 Soldi formavano una Lira. Con la formazione dello stato nazionale non furono più coniate monete con questa denominazione ma il termine rimase in uso per indicare la moneta da 5 Centesimi. Questa abitudine era ancora ampiamente diffusa dopo la seconda guerra mondiale.

La denominazione deriva dal latino solidus, una moneta tardoromana e bizantina.

Collegati al Soldo sono le monete francesi dal nome di Sou (o Sol), lo scellino (e lo Schilling, come anche il Sol ed il Nuevo Sol del Peru.

Il termine fu impiegato per indicare il compenso dato ai militari mercenari (che venivano "assoldati") e poi diventò sinonimo di paga militare. In tedesco la paga dei militari è chiamata Sold.