Singidunum
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Coordinate: Singidunum fu una città fondata dagli Scordisci nel III secolo a.C., poi conquistata dai Romani. Era situata nei pressi dell'attuale Belgrado.
Indice |
[modifica] Storia
L'origine celtica dell'insediamento è deducibile dal nome originario, Singidun, la cui terminazione dūn(on) significa "recinto" o "fortezza". La città è menzionata per la prima volta nel 275 a.C.
Il primo coinvolgimento dei Romani si verificò nel 75 a.C., quando Gaio Scribonio Curione Burbuleio, prefetto della Macedonia, penetrò in questo territorio per allontanarne gli Scordisci, i Dardani e i Daci.
Solo durante l'impero, però, i Romani conquistarono la regione, che fu organizzata nella provincia della Mesia nel 6: Singidun venne romanizzato in Singidunum. La città aveva una importanza inferiore alle vicine Sirmium e Viminacium, ma la sua disposizione sulla strada che portava al confine del Danubio la rese un punto ottimale per accamparvi delle legioni. Nell'86 vi venne costruito il castrum della Legio IIII Flavia Felix.
Adriano conferì alla città lo status di municipium, e successivamente Singidunum divenne una colonia.
Quando nel 270 Aureliano abbandonò la Dacia, Sigindunum ritornò ad essere una città di frontiera. Nel 395, a seguito della divisione dell'impero tra i figli di Teodosio I, Sigindunum entrò a far parte dell'Impero romano d'oriente. Nel 441 subì un devastante raid degli Unni, che vendettero tutti gli abitanti.