Sinfonia n. 39 (Mozart)
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La sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore K 543 di Wolfgang Amadeus Mozart, che fa parte - con la n. 40 e la n. 41 - del ciclo noto anche come canto del cigno, fu scritta nell'estate del 1788, una stagione straordinariamente prolifica per l'autore salisburghese.
In questa sinfonia vengono utilizzati i clarinetti, strumenti non comuni nelle orchestre del tempo, in luogo degli oboi ottenendo come risultato un timbro più morbido.
La sinfonia inizia con un adagio di andamento solenne che introduce l'allegro composto di due temi: il primo cantabile ed il secondo molto più incisivo (l'esatto contrario di quanto prescritto in quel periodo a dimostrazione che in Mozart prima di ogni altra cosa contava l'invenzione).
Nell'andante con moto si trovano i momenti più espressivi e sono trattate magistralmente le parti dedicate agli archi e ai fiati.
Segue un minuetto molto aggraziato e di carattere rude che viene però arricchito dal trio, dove flauto e clarinetto conducono un gioco semplice e di assoluta eleganza.
Il finale che chiude l'opera è un allegro basato su due temi prima contrapposti poi sempre più somiglianti tra loro sino a che non si fondono in un finale che termina in modo spiritoso e determinato.
[modifica] Dati sull'opera
- K 543
Durata
- 28 minuti
Movimenti
- Adagio (4/4, Mi bemolle maggiore) - Allegro (3/4, Mi bemolle maggiore)
- Andante con moto (2/4, La bemolle maggiore)
- Minuetto: Allegretto - Trio (3/4 Mi bemolle maggiore)
- Finale: Allegro (2/4 Mi bemolle maggiore)
Organico
Luogo e data di composizione
Prime edizioni a stampa
- André, Vienna, 1797 (parti), Cianchettini & Sperati, Londra ca. 1807 (partitura)
Autografo
- Nationalbibliothek di Berlino
[modifica] Collegamenti esterni
- Sinfonia n. 39 (Mozart): Spartiti liberi su International Music Score Library Project.
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