See also ebooksgratis.com: no banners, no cookies, totally FREE.

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Sergio Endrigo - Wikipedia

Sergio Endrigo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Sergio Endrigo
Sergio Endrigo e Roberto Carlos durante la premiazione al Festival di Sanremo 1968
Sergio Endrigo e Roberto Carlos durante la premiazione al Festival di Sanremo 1968
Nazionalità Italia
Genere cantautore
Periodo attività 1959 - 2005
Strumento {{{Strumento}}}
Etichetta Tavola Rotonda, RCA Italiana, Fonit Cetra, Dischi Ricordi, Vanilla
Band attuale {{{Band attuale}}}
Band {{{Band precedenti}}}
Album pubblicati 21
Studio 20
Live 1
Raccolte
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Sergio Endrigo (Pola15 giugno 1933 – Roma7 settembre 2005) è stato un cantautore italiano tra i più conosciuti ed apprezzati.

Indice

[modifica] Biografia

Nato in Istria, pur non appartenendo ad una scuola specifica, è stato spesso accostato - per stile e temperamento - ai cantautori della scuola genovese, come Gino Paoli, Fabrizio De André, Luigi Tenco e Bruno Lauzi.

[modifica] Gli inizi

Nato a Pola dal pittore e scultore Romeo Endrigo (anche tenore autodidatta) e da Claudia Smareglia, dopo l'infanzia trascorsa in Istria fu costretto, a causa delle vicende seguenti alla fine della seconda guerra mondiale, ad abbandonare la città natia insieme alla madre (il papà era morto nel 1939) e a trasferirsi come profugo prima a Brindisi e poi a Venezia (vicende queste che anni dopo racconterà nella sua canzone intitolata 1947).
Per aiutare economicamente la mamma, interrupe gli studi ginnasiali ed iniziò a lavorare (tra l'altro anche come "lift-boy" in un hotel e come fattorino alla Mostra del Cinema); incominciò in questo periodo anche a suonare la chitarra, ed in breve tempo trovò un ingaggio come cantante e contrabbassista in varie orchestre, fino ad entrare nel complesso di Riccardo Rauchi, e fu appunto con quest'orchestra che avvenne il suo debutto discografico nel 1959.

Il disco di Sergio Endrigo inciso con lo pseudonimo "Notarnicola" nel 1959 per le edizioni Ariston
Il disco di Sergio Endrigo inciso con lo pseudonimo "Notarnicola" nel 1959 per le edizioni Ariston

Incide poi, nello stesso anno, per le Edizioni musicali Ariston, usando lo pseudonimo Notarnicola, un disco con due successi della casa editrice, Arrivederci e Nuvola per due (scritti entrambi da Umberto Bindi per la musica e da Giorgio Calabrese per il testo).

Nel 1960, dopo aver superato il provino con il maestro Giampiero Boneschi firmò un contratto come cantante con la Dischi Ricordi, che lo dirotta alla sottoetichetta Tavola Rotonda.
Fu proprio Nanni Ricordi a spingerlo a scrivere qualche pezzo: la sua prima canzone è stata Bolle di Sapone, cui seguirono I tuoi vent’anni, La brava gente e Chiedi al tuo cuore che, seppure scritte da Endrigo, furono firmate da Mariano Rapetti, il padre di Mogol, con lo pseudonimo "Calibi", e dal maestro Renato Angiolini con lo pseudonimo "Toang".

[modifica] I primi successi

Nel 1962 abbandona la Ricordi per la RCA, seguendo il suo produttore Nanni Ricordi, ed è proprio in quell'anno che viene pubblicata una delle sue canzoni più famose, "Io che amo solo te", brano d'amore con una bella musica che, nel corso degli anni, ha conosciuto svariate versioni (ricordiamo in particolare quelle di Mina, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Enzo Jannacci, Claudio Baglioni).
Nello stesso anno uscì il suo primo LP da solista (ne aveva pubblicato uno nel 1959 con l'orchestra di Rauchi), intitolato semplicemente Sergio Endrigo che comprendeva oltre a ovviamente Io che amo solo te altri classici come , Vecchia balera, La periferia, Il soldato di Napoleone (su testi di Pier Paolo Pasolini tratti dalla raccolta La meglio gioventù), Aria di neve, Via Broletto 34 (bella canzone su un delitto), Viva Maddalena, I tuoi vent'anni.
Nel 1963 seguì un secondo LP dal titolo Endrigo, con altri classici come Se le cose stanno così, Annamaria, La rosa bianca (da una poesia del grande poeta cubano José Martì), Era d'estate, La guerra.
Nel 1965 lasciò la RCA per la Fonit Cetra; compose uno dei suoi brani più belli e famosi, "Te lo leggo negli occhi" (interpretato da Dino e da Giorgio Gaber e poi, trent'anni dopo, da Franco Battiato).
Su 45 giri pubblicò quell'anno due grandi successi: in estate "Mani bucate", e in autunno "Teresa", brano che venne censurato dalla Rai per i contenuti del testo.

[modifica] I successi sanremesi

Debuttò al Festival di Sanremo nel 1966 con Adesso sì (che in quello stesso anno venne incisa anche da un giovane e sconosciuto Lucio Battisti in una compilation di canzoni di Sanremo della Ricordi).
Sempre nel 1966 uscì il terzo LP che si intitolava di nuovo Endrigo e comprendeva, oltre ad Adesso si, canzoni come Mani bucate, La donna del Sud, La ballata dell'ex, Girotondo intorno al mondo, Teresa, Dimmi la verità. Due anni dopo vinse la rassegna canora con Canzone per te in coppia con Roberto Carlos. Lo stesso anno partecipò anche all'Eurofestival con Marianne. Nello stesso anno il nuovo LP, sempre intitolato Endrigo, comprendeva oltre alla vincitrice di Sanremo e Marianne, classici come La Colomba, Il primo bicchiere di vino, Dove credi di andare, Anch'io ti ricorderò, Perché non dormi fratello, Il dolce paese, Il treno che viene dal Sud.

Nel 1969 Endrigo arriva secondo, sempre a Sanremo, cantanto in coppia con l'inglese Mary Hopkin la sua Lontano dagli occhi. L'anno successivo si classifica terzo con L'arca di Noè cantata assieme a Iva Zanicchi.

[modifica] Le canzoni per bambini

Endrigo interpretò anche alcune canzoni per bambini come La casa (testo e musica originali di Vinicius de Moraes, tradotta da Sergio Bardotti) e contenuta nell'album La vita, amico, è l'arte dell'incontro (1969): quest'ultimo è uno dei capolavori della discografia italiana, inciso con i due poeti Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti (che nel disco recita alcune liriche di Vinicius tradotte) e molti grandi musicisti come il chitarrista brasiliano Toquinho, Maurizio De Angelis, il batterista Enzo Restuccia e Giovanni Tommaso.
Sempre con la collaborazione di Vinicius incide nel 1972 un disco di canzoni per bambini dedicate agli animali, "L'arca", con la partecipazione in alcune canzoni di Marisa Sannia, Vittorio De Scalzi dei New Trolls e dei Ricchi e Poveri: ricordiamo "La papera", "La pulce" ma soprattutto la celebre "Il pappagallo".
L'anno successivo mette in musica (con la collaborazione di Luis Bacalov) alcune poesie per bambini di Gianni Rodari nell'album Ci vuole un fiore: tutti quelli che sono stati bambini negli anni '70 ricordano la canzone omonima ("Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l'albero....), ma celebri sono anche "Il signore di Scandicci" e "Mi ha fatto la mia mamma".
In tutte queste canzoni, comunque, Sergio Endrigo è riuscito sempre a mantenere un alto livello qualitativo nei testi e nelle musiche, senza mai cadere nel banale come, a volte, è successo ad altri autori che si sono cimentati in brani per bambini.

[modifica] Endrigo scrittore

Sergio Endrigo insieme a Vito Vita dei Powerillusi e a Francesco di Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso a Loreto nell'agosto 1999 prima di uno spettacolo tenutosi la sera a Recanati e dedicato a Giacomo Leopardi
Sergio Endrigo insieme a Vito Vita dei Powerillusi e a Francesco di Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso a Loreto nell'agosto 1999 prima di uno spettacolo tenutosi la sera a Recanati e dedicato a Giacomo Leopardi

Sergio Endrigo ha scritto il romanzo autobiografico Quanto mi dai se mi sparo? edito da Stampa Alternativa, che è stato ristampato nel 2004.

[modifica] Omaggi

I Gufi hanno inciso nel 1966 una versione della canzone di Endrigo "La guerra".

Mina canta, nel suo disco del 1968 intitolato "Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina" la celeberrima "Io che amo solo te".

Marisa Sannia nel 1970 ha inciso un intero album tributo, intitolato "Marisa Sannia canta Sergio Endrigo e le sue canzoni"; in esso interpreta "Canzone per te", "Girotondo intorno al mondo", "Il treno che viene dal Sud", "Io che amo solo te", "Mani bucate", "Adesso sì", "Perché non dormi fratello?" e "Come stasera mai".

Orietta Berti nella compilation "Premiatissima" del 1984 canta "Io che amo solo te".

Enrico Ruggeri nel suo disco di cover "Contatti" del 1988 ha interpretato "Canzone per te".

Franco Battiato nell'album "Fleurs" del 1999 omaggia il cantautore istriano con due suoi brani: "Aria di neve" e "Te lo leggo negli occhi".

Il Club Tenco omaggia con un cd intitolato "Canzoni per te - dedicato a Sergio Endrigo" il cantautore istriano nel 2002: tra i molti autori che cantano le canzoni di Endrigo, da citare "Via Broletto 34" e "La rosa bianca", ben rese da Bruno Lauzi, "Io che amo solo te" cantata da Enzo Jannacci, "Madame guitar" interpretata da Roberto Vecchioni, "Mani bucate" da Marisa Sannia mentre Il Parto delle Nuvole Pesanti propone una canzone meno nota ma forse più attuale ora che nel 1970 quando fu incisa da Endrigo, e cioè "Lorlando".

Claudio Baglioni nell'album "Quelli degli altri tutti qui" del 2006 omaggia il cantautore di Pola cantando due sue canzoni celeberrime: "Io che amo solo te" e "Canzone per te".

Fiorella Mannoia nella sua doppia raccolta di canzoni 2007 omaggia Sergio Endrigo cantando "Io che amo solo te" .

[modifica] Le cooperazioni

Sergio Endrigo negli anni riallacciò i rapporti con la sua città natale. A Pola e alla tematica dell'esodo istriano dedicò una struggente canzone dal titolo 1947. Fin dagli anni '60, Endrigo partecipò ad alcune manifestazioni musicali in Jugoslavia, divenendo amico del famoso cantautore croato Arsen Dedić.


[modifica] Curiosità

Sergio Endrigo fu anche interprete di alcuni fotoromanzi e del film Tutte le domeniche mattina di Carlo Tuzii (1972).

Questa voce è da wikificare

Questo paragrafo non è ancora formattato secondo gli standard: contribuisci a migliorarlo seguendo le convenzioni di Wikipedia.

L'utente Tf (ping) ha chiesto di verificare che questa voce non costituisca una violazione di copyright perché sembra copiato da un giornale o simili.

  • La voce è stata inserita nella categoria Da controllare per copyright.
  • Se puoi, contribuisci a riscriverla per assicurarne la compatibilità con la licenza GFDL (vedi Wikipedia:Copyright per maggiori dettagli).
  • Per eventuali note usa la pagina di discussione.
  • Avvisa l'autore con il messaggio predefinito {{Avvisocontrolcopy|voce=Sergio Endrigo}}--~~~~

POLA – Inaugurazione monumento in memoria di Sergio Endrigo

Due club Rotary, uno croato e l’altro italiano, uno di Pola e l’altro di Porto San Giorgio, gemellati dall’anno 2005, sono riusciti a coronare un sogno, quello di dedicare un’opera d’arte alla memoria di Sergio Endrigo, “poeta” della canzone italiana, polesano di nascita quando Pola era italiana ed amatissimo tanto in Italia quanto in Istria, scomparso nel settembre del 2005. L’inaugurazione è fissata per sabato 6 settembre 2008, ma, prima di descrivere l’opera e di parlare dell’avvenimento, è interessante raccontare come si è arrivati all’idea di realizzare una scultura in suo onore. Tutto ha origine da un concerto di Sergio a Porto San Giorgio, nel maggio del 2004, uno degli ultimi se non l’ultimo della sua carriera, organizzato dal locale Rotary club su precisa volontà del presidente di allora Sergio Moretti che poi è lo stesso che scrive questa storia. Nei due giorni trascorsi a Porto San Giorgio, Sergio (senior) parlò tanto con il Sergio locale (junior) della sua adorata Pola: dell’Arena, vicina alla sua casa natale, dove ricordava che il padre si era esibito come tenore nelle rappresentazioni liriche; del mare, di quelle insenature che tagliavano la pineta, dove andava a fare il bagno da piccolo disattendendo alle raccomandazioni della madre; ma soprattutto della struggente nostalgia per la sua terra, poeticamente sintetizzata nella canzone “1947”, l’anno dell’esodo con la madre dall’Istria, ed in particolare nella frase …“come vorrei essere un albero che sa dove nasce e dove morirà”. Parlarono di tant’altro in quei due giorni, ma la cosa più importante è che nacque un’amicizia, al punto da decidere di partire insieme per un viaggio a Pola dove sarebbe stato orgoglioso di fare il cicerone. Purtroppo le sue condizioni di salute di li a poco peggiorarono ed il viaggio è rimasto nel cassetto dei sogni, almeno fino ad oggi, anzi al prossimo 27 giugno, perché allora ci sarà, nel porto di Pola, il “varo” di un’arca in suo onore e sarà un viaggio per mare che non avrà più fine, noi con lui idealmente uniti per una meta sconosciuta. Accade quindi, appena un mese dopo, che Sergio junior conosce in Dalmazia 4 simpatici amici di Pola che erano venuti sull’isola di Solta anche loro per il passaggio delle consegne del presidente del Rotary club di Spalato. Anche fra i 4, Ivica, Roberto, Tomo e Zvonko, e Sergio, nasce un’amicizia; Sergio va a Pola più volte, vede l’Arena tanto decantata da Sergio Endrigo, i polesani vengono a Porto San Giorgio ed è così che nel 2005 si concretizza il gemellaggio. Sergio, da Roma, vive questo evento con partecipazione e curiosità ed ogni volta che si va a Pola c’è sempre un contatto telefonico sia per ascoltarlo sia per descrivergli i luoghi a lui tanto cari; è intimamente contento di questo stretto rapporto, nato anche grazie a lui. Poi, nel settembre del 2005, Sergio è venuto a mancare, ed è stato nel nostro successivo viaggio in Istria, in visita agli amici di Pola appena un mese dopo, che è venuta a noi tutti l’idea di fare qualcosa per lui, per ricordarlo nel tempo e nella sua città natale. L’idea si è subito concretizzata nella fantasia dell’artista Ciro Maddaluno, che aveva già realizzato una scultura in Croazia, nella nave dell’arca, “L’arca di Noè”, che ha trovato entusiasti i due club così come la Comunità Italiana e l’Amministrazione Comunale di Pola, che entrambe hanno collaborato alla realizzazione. Secondo l’artista, la canzone è fortemente autobiografica, sintetica nelle parole ma ricca e profonda di significato: il brano registra un particolare momento dell’esodo istriano, quando la gente affollava le navi come sull’arca, nel cielo volavano gli aerei e nel porto i gabbiani; alla fine di ogni partenza restavano “il cane, il gatto, io e te”. In quest’ultima frase l’artista individua Sergio ragazzino e sua madre, legati nell’animo a chi partiva ma con l’accettazione del restare. Sicuramente la partenza delle navi per Endrigo è stata un’immagine che lo ha segnato profondamente, fino al punto di testimoniarlo nella sua composizione, che descrive il distacco da Pola, la perdita della fanciullezza, la proiezione nel mondo adulto e comunque la sicurezza del nucleo familiare. Combinare ed armonizzare questi significati senza cadere in un alone di malinconia ha determinato nell’artista la scelta di una scultura-gioco, costituita da un’arca dove i bambini nella parte bassa possono provare la sensazione di percorrere, attraversando il tunnel, la stiva di una nave, misurarsi con il supermento del buio e gioire una volta fuori; sopra, percorrendo i gradini, possono scoprire i segni incisi di animali che simboleggiano il carico dell’arca: quelli domestici (il cavallo, la mucca, la gallina etc), i volatili (il gabbiano, la farfalla), gli esotici (il pappagallo e l’elefante), tutti cari ad Endrigo e descritti in moltissime delle sue canzoni. Poco distante due statue raffiguranti il cane ed il gatto, simboli di fedeltà e di forte richiamo domestico, con una panchina che consente al visitatore di traguardare insieme a loro il mare. Gli elementi di questa scultura giocano tra figure strutturali e costruttive, tra forme plastiche ed armoniche, a richiamo del modo di cantare, di pensare e di essere di Sergio Endrigo. L’opera, realizzata insieme allo scultore polesano Eros Cakic ed agli architetti Davor Matticchio e Zvonimir Vojnić, sarà collocata su un lato della piazza centralissima dove si affaccia la casa natale del cantante ed il materiale utilizzato per la costruzione dell’opera è la notissima pietra bianca d’Istria. La cerimonia di inaugurazione, prevista per il tardo pomeriggio di sabato 7 settembre, sarà seguita da un concerto presso il Teatro della Comunità Italiana al quale interverranno il celebre cantautore e poeta croato Arsen Dedic, grandissimo amico di Sergio Endrigo, il gruppo musicale italiano “Chantango” ed alcuni cantanti polesani, che interpreteranno le più belle canzoni dell’artista. Sarà presente, come graditissima ospite della città di Pola, la figlia Claudia Endrigo, che ha seguito e condiviso con estremo interesse l’iniziativa sin dall’idea iniziale; per lei si tratterà di una doppia emozione perché, oltre all’avvenimento, avrà l’occasione di visitare per la prima volta la città che ha dato i natali a suo padre.

[modifica] Discografia

[modifica] 33 giri

[modifica] CD

  • 1993 - Qualcosa di meglio (GRD - Phonogram, 508 321-2)

[modifica] 45 giri (parziale)

  • 1960 - Bolle di sapone/Alle quattro del mattino (Tavola Rotonda, T 70001)
  • 1960 - I tuoi vent'anni/Chiedi al tuo cuore (Tavola Rotonda, T 70005)
  • 1961 - La brava gente/Espoirs de printemps (Tavola Rotonda, T 70011)
  • 1962 La periferia/Aria di neve
  • 1962 Basta così/Via Broletto 34
  • 1962 Ave Maria (Gounod)/Ave Maria (Schubert)
  • 1962 Io che amo solo te/Vecchia balera
  • 1963 Se le cose stanno così/Viva Maddalena
  • 1963 La rosa bianca/Aria di neve
  • 1963 Era d'estate/Annamaria
  • 1964 La dolce estate/Ora che sai
  • 1964 Ti amo/Oggi è domenica per noi
  • 1965 I tuoi vent'anni/La brava gente
  • 1965 Mani bucate/Dimmi la verità
  • 1965 Teresa/Come stasera mai
  • 1966 Adesso sì (Sanremo)/Io e la mia chitarra
  • 1966 Girotondo intorno al mondo/Questo amore per sempre
  • 1966 Back Home, Someday/L'alba che viene a cercare te
  • 1967 Dove credi di andare (Sanremo)/Il treno che viene dal sud
  • 1967 La donna del sud/Il treno che viene dal sud
  • 1967 Perché non dormi fratello/La tua assenza
  • 1968 Canzone per te (Sanremo)/Il primo bicchiere di vino
  • 1968 Marianne (Eurofestival)/Il dolce paese
  • 1968 La colomba/Anch'io ti ricorderò
  • 1968 Camminando e cantando/Anch'io ti ricorderò
  • 1969 Lontano dagli occhi (Sanremo)/San Firmino
  • 1969 Sophia/1947
  • 1969 La casa/La marcia dei fiori
  • 1969 Una breve stagione/La poesia degli occhi
  • 1970 L'arca di Noè (Sanremo)/Dall'America
  • 1970 Oriente/Lorlando
  • 1971 Una storia (Sanremo)/Lettera da Cuba
  • 1971 La prima compagnia/Le parole dell'addio
  • 1972 Angiolina/La prima compagnia
  • 1972 Il pappagallo/San Francesco
  • 1972 La pulce/La papera
  • 1973 Elisa Elisa (Sanremo)/Antiqua
  • 1974 L'arca
  • 1974 Una casa al sole/Perché le ragazze hanno gli occhi così grandi
  • 1974 Aria di neve
  • 1974 Ci vuole un fiore/Mi ha fatto la mia mamma
  • 1975 Napoleone/Ho visto un prato
  • 1975 La ballata dell'ex
  • 1975 El merlo/Nina Nana Bobò
  • 1976 Quando c'era il mare (Sanremo)/Barbara
  • 1976 Perché non dormi fratello/Girotondo intorno al mondo
  • 1976 Scende la notte/E così sia
  • 1978 C'era una volta, anzi domani/Homo Volans
  • 1979 Il paese del no/Mozart
  • 1986 Canzone italiana (Sanremo)/Le ragazze
  • 1989 Per te Armenia/Sono caduti
  • 1990 Tango rosso (con Max Manfredi)/Donna pubblicità

[modifica] Collegamenti esterni

[modifica] Bibliografia

  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Endrigo Sergio, di Felice Liperi ed Ernesto Bassignano, pagg. 599-601
  • Doriano Fasoli e Stefano Crippa - Sergio Endrigo. La voce dell'uomo - Edizioni Associate. EDT, Torino, 2004



aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -