Seminario Vescovile di Pistoia
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Il Seminario di Pistoia, conosciuto a livello architettonico come Seminario Vescovile e Chiesa di Santa Chiara, è una seminario pistoiese del XVIII secolo dedicato a Santa Chiara d'Assisi.
I nobili Giovanni Battista Manni, Giorgio Manni, futuro Canonico della Cattedrale e Cosimo Manni, Cherico, furono tra i sei Cherici Eugeniani che il Vescovo di Pistoia e Prato, Strozzi, scelse tra le famiglie nobili più in vista di Pistoia per fondare il Nuovo Seminario-Collegio Vescovile intitolato a San Leone Magno. Di ciò ne è rimasta memoria anche in un quadro del Tempesti, pittore pisano, che ha raffigurato il primo Rettore Giò-Battista Basoletti che presenta questi Cherici a Sant'Atto, il quale li offre alla Beata Vergine Maria. Questo quadro si conservò nella Cappella interna del Nuovo Seminario ed oggi è nella sala grande a destra in fondo al corridoio del piano terra.
[modifica] Descrizione
Fu costruito fra il 1783 e il 1787 su commissione del vescovo Scipione de' Ricci, che si avvalse di diverse consulenze (l'ingegnere fiorentino Gricci, Francesco Beneforti, Giovacchino Maselli) allo scopo di riunire in un unico corpo articolato le diverse preesistenze del monastero di Santa Chiara.
Il nucleo principale incorporò la chiesa trasformandola in atrio di ingresso, furono aggiunte due ali di fabbrica ad U verso il giardino, e la facciata ebbe uno schema decorativo di assoluta semplicità e regolarità. La pianificazione degli spazi interni e dei collegamenti orizzontali e verticali (corridoi e scale), risulta assai funzionale e nell'insieme anche di una notevole grandiosità.