Santa Grata
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Santa Grata di Bergamo | |
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vedova e martire | |
Nata | III secolo |
Morta | 1 maggio, 307 (?), Bergamo |
Venerata da | Chiesa Cattolica |
Ricorrenza | 12 maggio |
Attributi | raffigurata come pia donna che raccoglie la testa di Sant'Alessandro appena decollato |
Patrona di: | Bergamo e di Grassobbio |
Grata è una santa, martire, venerata dalla Chiesa cattolica e probabilmente vissuta tra III e IV secolo, a Bergamo.
Secondo una prima tradizione sarebbe vissuta tra il IV e il VI secolo. Sua sorella sarebbe stata Santa Asteria, vergine e martire, a sua volta festeggiata il 10 agosto. La santa, alcuni giorni dopo l'esecuzione, avrebbe trovato le spoglie di Sant'Alessandro martire, intorno al quale, in corrispondenza di alcune gocce di sangue, sarebbero spuntati dei gigli, lo avrebbe raccolto e fatto seppellire in un orto fuori della città; successivamente la santa ne avrebbe continuato l'apostolato. Un'altra versione pone la sua esistenza tra l'VIII e il IX secolo, e la dice figlia di un tale Lupo, duca di Bergamo, vinto da Carlo Magno e convertito alla fede cattolica. Probabilmente le tradizioni si riferiscono a due sante distinte.
Secondo la prima tradizione la santa avrebbe edificato tre chiese bergamasche in onore di Sant'Alessandro: Sant'Alessandro in Colonna, Sant'Alessandro della Croce e un'altra sulla tomba del santo (la basilica e antica cattedrale di Sant'Alessandro, poi demolita nel 1561 durante la costruzione delle mura venete). Secondo la seconda tradizione, la santa, aiutata della sua potente famiglia e da altri nobili bergamaschi, avrebbe edificato una chiesa su ognuno dei tre colli della città: Santa Eufemia, San Giovanni e Santo Stefano (poi chiesa del Santo Salvatore). Dopo aver convertito i propri genitori e il proprio marito, rimase vedova e si diede alla cura dei malati e dei bisognosi, nell'ospedale da lei fondato.
Per alcuni secoli il corpo di Santa Grata rimase sepolto fuori le mura, in Borgo Canale, nella chiesa del suo ospedale, la quale porta il suo nome e sulla quale doveva sorgerne un'altra nel secolo XVIII, con il nome di Santa Grata inter vites. Il 9 agosto 1027, per opera del vescovo Ambrogio II le spoglie vennero solennemente trasferite entro il perimetro delle mura, nella chiesa di Santa Maria Vecchia, poi rinominata di Santa Grata alle Colonnette. La deposizione di Santa Grata (che nei documenti liturgici viene detta ora vergine, ora vedova) ricorre il 1 maggio, giorno in cui la ricorda il Martirologio Romano; la translazione ricorre il 9 agosto. Nel 1706 la Congregazione dei Riti le assegnò il 27 agosto, ma dal 1970 la ricorrenza è stata spostata al 12 maggio. Alcuni autori pongono la sua memoria al 15 aprile, altri ancora al 4 settembre. A Bergamo, un monastero di suore benedettine porta ancora oggi il suo nome.
[modifica] Collegamenti esterni
- Portale Bergamo: Voci di Bergamo e del suo territorio