San Giuseppe Pignatelli
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Giuseppe Pignatelli di Fuentes (Saragozza, 27 dicembre 1737 – Roma, 15 novembre 1811) è stato un sacerdote spagnolo della Compagnia di Gesù: nel 1954 è stato proclamato santo da papa Pio XII.
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[modifica] Biografia
Era figlio di Antonio, capostipite della linea familiare dei conti di Fuentes e di Maria Francesca de Moncayo Blanes y Centelles, contessa di Fuentes.
Viene considerato l'elemento chiave che segnò il passaggio dai vecchi gesuiti soppressi e esiliati dal 1759 e i nuovi riformati e restaurati nel 1814.
Iniziò nel collegio di Saragozza della Compagnia di Gesù a 12 anni, insieme al fratello Nicola ed entrò nell'Ordine dei gesuiti all'età 16 anni. Si ammalò di tubercolosi, affezione che lo segnò per il resto della sua vita. Proprio il male gli impedì di vedere esaudito un suo desiderio, quello di andare a lavorare nelle missioni fra gli indiani d'America.
Ordinato a 25 anni nel 1762, venne espulso per ordine di re Carlo III insieme ad altri gesuiti il 3 aprile 1767 e preferì condividere la sorte dei suoi confratelli, piuttosto che sfruttare il suo lignaggio di nascita per evitare l'esilio.
Erano tempi amari per l'Ordine in tutta Europa, tanto che i gesuiti vennero espulsi dal Portogallo, disciolti in Francia, deportati dalla Spagna, dal Regno delle due Sicilie, dal ducato di Parma e Piacenza e da Malta. Riuscirono a sopravvivere solo nei regni di Russia, Prussia e nella regione della Slesia. Un duro colpo giunse da Papa Clemente XIV che nel 1773 emanò l'editto Dominus ac Redemptor decretando lo scioglimento della Compagnia di Gesù.
Giuseppe comunque tenne duro e riuscì a raggruppare intorno a sé a Bologna i confratelli rimanenti e a guidarli nonostante tutte le difficoltà del momento e la sua precaria salute: un passo che favorì la restaurazione dell'Ordine tre anni dopo la sua morte. Uno dei momenti chiave fu quello con Papa Pio VI che concesse la riunione dei gesuiti di tutti i Paesi con i superstiti che si trovavano in Russia. Inoltre, il Pontefice stabilì l'apertura di un noviziato a Colorno, in Italia, nel ducato di Parma, incaricando proprio Giuseppe Pignatelli di ricoprire la carica di maestro dei novizi. Successivamente, nel 1800, Pio VII dispose la definitiva rinascita dell'Ordine, del quale il Pignatelli divenne Padre Provinciale, mentre nel 1801, Carlo Emanuele IV, re di Sardegna, ripristinò il diritto dei gesuiti a risiedere nel suo regno (egli entrò nel noviziato della Compagnia l'11 febbraio del 1815). Dopo l'incertezza del periodo napoleonico, Giuseppe poté ricostruire altre due case per la Compagnia di Gesù, a Roma e a Napoli. Salì all'onore degli altari nel 1954.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Archivio di Casa Pignatelli, custodito nell'Archivio di Stato di Napoli, fondo Archivi Privati