San Cassiano di Imola
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Cassiano | ||
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Informazioni Utili | ||
Nascita | 340 | |
Morte | 303 | |
Venerato da | Chiesa cattolica | |
Santuario principale | Cattedrale di Imola | |
Ricorrenza | 13 agosto | |
Patrono di | stenografi dal 1952 | |
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San Cassiano di Imola (340 ? - 303 ?) martire della chiesa cattolica.
Le notizie più antiche sono riferite da Prudenzio, all'inizio del V secolo, nel (Peristphanum, IX). Nel suo viaggio verso Roma, Prudenzio si fermò a Forum Cornelii, l'odierna Imola, e venerò le spoglie del martire, custodite in un sarcofago al di sopra del quale erano raffigurati alcuni episodi del martirio.
Prudenzio racconta di aver veduto ad Imola una pittura raffigurante un uomo nudo circondato da ragazzi che infierivano contro di lui con gli stili; il custode del luogo gli spiegò che si trattava del martire Cassiano, maestro di scuola, ucciso in quel modo per comando del magistrato dagli stessi suoi scolari, per essersi rifiutato di sacrificare agli idoli. Questo genere di martirio sembra essere stato ricalcato su quello di San Marco d’Aretus o sul racconto della morte del maestro traditore, di cui parla Tito Livio (Ab Urbe condita, V, 27). La tradizione riguardante il martirio con gli stiletti non è considerata quindi attendibile dagli studiosi, anche perché, se fosse vera, bisognerebbe pensare ad un martirio subito non ad opera di un magistrato romano, ma nell'ambito di sommosse popolari.
Non si conosce quindi l'anno del martirio né la pena subita.
Tuttavia, recenti studi, promossi nell'ambito dell'Anno Cassianeo, compiuti da diverse equipes statunitensi ed europee, hanno dimostrato che i fori che si trovano nel cranio del martire coincidono con le dimensioni degli stiletti con cui all'epoca gli studenti di Ars notoria, la moderna stenografia, incidevano le tavole di cera e con cui sarebbe stato compiuto il martirio.
È certo però che nel secolo V esisteva ad Imola la venerazione del martire Cassiano, con una chiesa a lui dedicata, e se ne faceva la commemorazione il 13 agosto.
San Pietro Crisologo (m. 450), vescovo di Ravenna, ebbe una particolare devozione verso questo martire conterraneo, tanto da desiderare di essere sepolto presso le spoglie. L'immagine di san Cassiano fu raffigurata a Ravenna nella cappella detta di San Crisologo e nella teoria dei santi in Sant'Apollinare Nuovo.
Papa Simmaco (498-514) dedicò in onore di Cassiano un altare in Roma, nel mausoleo a sinistra della basilica di San Pietro, trasformato nella chiesa di Sant'Andrea, abbattuta nel 1777 per l'erezione della nuova sacrestia.
Il culto di questo martire si estese anche a Milano intorno al 450 e in Tirolo.
Specialmente a Sabiona, in Tirolo, Cassiano fu oggetto di culto speciale, tanto che gli fu dedicata la cattedrale; quando nel secolo X la sede episcopale fu trasferita a Bressanone, il nuovo Duomo di Bressanone fu dedicata a San Cassiano e a San Ingenuino.
Nel secolo XI un anonimo scrisse una Vita et gesta Cassiani, Ingenuini et Albuini episcoporum, in cui Cassiano era descritto come l'apostolo di Sabina che, catturato dai pagani ed esiliato ad Imola, vi fu costretto ad esercitare la professione di maestro di scuola e vi subì il martirio narrato da Prudenzio. Quando la leggenda tirolese arrivò ad Imola (secolo XIII) ricevette un'ulteriore manipolazione da cui risultò che Cassiano era stato vescovo di Imola.
Andrea Agnello, storico ravennate del secolo IX, ricorda poi che sopra la tomba di Cassiano fu costruita la prima cattedrale situata ad occidente della città in prossimità della via Emilia. Attorno ad essa furono innalzate altre costruzioni, tra le quali l'abitazione del vescovo e quella dei canonici che, assieme ad altri fabbricati, costituirono una spece di fortilizio, a cui venne dato il nome di castrum sancti Cassini. Nel secolo XIII il castrum fu raso al suolo e le reliquie del martire, riportate all'interno della città, furono deposte nella cattedrale a lui dedicata.
Di Cassiano rimangono due gruppi di Passioni, l'uno dipendente in tutto da Prudenzio, l'altro dai Gesta Sancti Cassiani In gemini et Albuini (BHL 241, 1627, 4273).
È patrono principale della diocesi di Imola, e compatrono delle diocesi di Ferrara-Comacchio e Bolzano-Bressanone.
È festeggiato il 13 agosto.