Utente:Salli/Riferimenti letterari
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[modifica] Riferimenti letterari e cinematografici
Numerosi scrittori, poeti e registi di film e documentari hanno ambientato le loro opere o parte di esse a Reggio, tra i titoli più significativi si citano i seguenti:
Letteratura:
- Diodoro - XIII, 23 - riporta il mitologico responso dell’Oracolo di Delfi sulla fondazione della città:
« Laddove l’Apsias, il piu’ sacro dei fiumi, si getta nel mare, laddove, mentre sbarchi una femmina si unisce ad un maschio, là fonda una città; il Dio ti concede la terra ausone. » |
- Tucidide - Storie, I 30 1, tra le tante citazioni ve ne è una riferita al promontorio di Punta Calamizzi:
« Reggio, acroterio d'Italia. » |
- Nella canzone di gesta normanna La Chanson D'Aspremont (Canzone d'Aspromonte) (1190), si narrano le gesta del giovane Rolando durante la sua giovinezza tra Reggio (in quel periodo chiamata "Risa") e i luoghi dell'Aspromonte.
- Dante Alighieri, nel canto VIII del Paradiso (XIV secolo), fa riferimento all'antica Fortezza di Catona, che sorgeva nell'omonimo quartiere:
« e quel corno d'Ausonia che s'imborga di Bari, di Gaeta e di Catona da ove Tronto e Verde in mare sgorga » |
- Jean-Claude Richard de Saint-Non - Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile (XVIII secolo), l'autore scrive:
« Si può dire che i dintorni di Reggio, così come le strade che l’attraversano, formano un giardino continuo, e uno dei più deliziosi » |
- Edward Lear - Diario di un viaggio a piedi (1852) scrive così:
« Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possono trovare sulla terra. » |
- Caterina Pigorini Beri - In Calabria (1884) scrive:
« Reggio è una delle città che si staccano da quante se ne vedono nelle lunghe traversate dalle Alpi allo Jonio per formare un tipo, un carattere, un popolo a parte. » |
- Giovanni Pascoli - XXXX, amico del latinista reggino Diego Vitrioli dopo il terremoto del 1908 giunse in riva allo Stretto, scrisse in merito all'avvenimento:
« Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le Nereidi obliate in questo mare. Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine. Sotto le porpore iridescenti dell'occaso è appiattata, dicono, la morte. Quella che sradica, non quella che lascia dietro di sè le lagrime, ma quella cui segue l'oblio. Tale potenza nascosta ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l'orma nel cielo, come l'eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia. » |
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(un monumento sul lungomare Falcomatà ne riporta i versi.)
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- Salvatore Quasimodo - Acque e terre (1927), nella raccolta di poesie scritte durante il periodo in cui visse e lavorò a Reggio, Quasimodo decantò la natura del luogo.
- Corrado Alvaro - Gente in Aspromonte (1930), in cui lo scrittore descrive minuziosamente il costume della provincia reggina.
Cinema:
- Disastro di Reggio e Messina (1909);
- Ricostruzione a Reggio e Messina (1909);
- Tra Scilla e Cariddi (1998) di Demetrio Casile;
- I fetentoni (1999) di Alessandro Di Robilant;
- Un ragazzo di Calabria (1987) di Luigi Comencini;
- Gente di mare (2005-2007) serie TV;
- L'uomo che sognava con le aquile (2006) serie TV.
- Era mio fratello (2007) serie TV.