Rinaldo Scarlicchio
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Rinaldo Scarlicchio (o Scarliccio), vescovo di Trieste dal 1622 al 1631.
Di questo vescovo triestino non si possiedono dati storici, tant'è vero che neppure il suo cognome è certo. È però uno dei tre personaggi raffigurati con busti in bronzo sulla facciata della cattedrale di san Giusto. Deve questo onore al fatto di aver "scoperto" le reliquie del santo patrono della città.
Le reliquie di San Giusto constano delle ossa del martire e probabilmente fin dal 1304, cioè dalla consacrazione della chiesa, furono deposte dall'allora vescovo Rodolfo Pedrazzani da Robecco entro un altare di legno, ma non se ne hanno conferme certe. Il primo dato storico risale solo al 1624, quando il vescovo Scarlicchio "per puro caso" trovò, sotto l'altare dedicato al santo, una teca d'argento contenente le preziose reliquie. Con i mezzi moderni è stato accertato che tale teca risale ai primi anni del secolo XIV, il che darebbe credito alla probabilità sopra menzionata.
Ma per quei tempi la scoperta del vescovo era un miracolo. Subito nello stesso anno i fedeli triestini racimolarono i fondi per costruire un altare tutto d'argento per contenere dignitosamente le reliquie del loro patrono. Ma la necessità poté più della pietà. Già nel 1700 (circa) il prezioso altare fu ceduto in cambio di urgenti lavori di restauro della chiesa stessa. Rimase solo la teca con il suo macabro contenuto. Misura cm 41,3 x 22 x 21,6 ed è tuttora conservata nel tesoro della cattedrale.
E il vescovo Scarlicchio viene ricordato come il sant'uomo a cui un miracolo fece trovare le reliquie.
Predecessore: | Vescovo di Trieste | Successore: | |
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Ursino de Bertiis | 1621-1631 | Pompeo Coronini |