Realismo (arte)
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Il Realismo è una tendenza artistica sviluppatasi in Francia nel clima politico e culturale della rivoluzione del 1848, della quale i principali esponenti, oltre a Gustave Courbet che utilizzò per primo il termine nella sua esposizione Pavillon du réalisme del 1855, furono Bonvin, Gigoux, Honoré Daumier e Jean-François Millet.
Il realismo, in contrasto con i canoni del linguaggio accademico e con gli eccessi tipicamente romantici, tentò di cogliere la realtà sociale in un'epoca di profonde trasformazioni. Tra le più importanti opere francesi del periodo:
- Funerale a Ornans (1848-1850) di Courbet
- Gli Spaccapietre (1850) di Courbet
- Il seminatore (1850) di Millet
- Il vagone di terza classe (1862) di Daumier.
[modifica] Il realismo nel resto dell'Europa
Notevoli furono le ripercussioni del realismo nel resto dell'Europa. In Italia i temi vennero ripresi da M. Cammarano, G. Toma e da Giuseppe Pellizza da Volpedo; in Germania da Von Menzel e Leibl; in Belgio da Meunier. Nel XX secolo l'ideale artistico del realismo fu ripreso da numerose correnti figurative, tra cui il muralismo messicano, il neorealismo italiano ed il realismo socialista, sviluppatosi a partire dagli anni Trenta in Unione Sovietica con l'ascesa al potere di Stalin e di chiara connotazione politica. Nel dopoguerra a Milano, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, un gruppo di giovani pittori diede vita alla tendenza del realismo esistenziale che riprese i temi del realismo rompendone gli schemi ideologici.
[modifica] L'utilizzo del termine per l'arte di periodi storici precedenti
Va sottolineato che il termine realismo viene associato da alcune correnti della critica, in particolar modo quelle di matrice marxista, ad opere d'arte di diversi periodo storici, che vanno dall'arte greca del V secolo AC alle opere del Caravaggio, fino alla pittura olandese del XVII secolo, rilevando una tendenza che ricorre nella storia dell'arte, specialmente occidentale.
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