Raja Yoga
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Nella scuola di pensiero induista del Vedānta, il Raja Yoga (dal sanscrito Raja - re, e Yoga - unione, lett. la Via Regale), detto anche Ashtanga Yoga, è uno dei quattro sentieri di base per raggiungere la salvezza (insieme a Bhakti Yoga, Jñāna Yoga e Karma Yoga).
Il Raja Yoga è il “percorso regale” che porta all'Unione con Dio tramite la padronanza di sé ed il controllo della mente. Questo tipo di Yoga insegna la padronanza dei sensi e delle vritti (fluttuazioni, onde di pensieri che costituiscono l'attività della mente) e, inoltre, come sviluppare la concentrazione (Dharana) e comunicare con Dio; in particolare, il Raja Yoga attribuisce grande importanza alla concentrazione. Esso propone il metodo della meditazione e dell'introspezione come mezzo supremo per realizzare Dio, ed include vari elementi di altre forme di yoga.
Se l'Hatha Yoga può considerarsi una disciplina fisica, il Raja-Yoga è una disciplina mentale. La filosofia del Raja Yoga afferma che la mente ha la potenza di un proiettore; così come i raggi del sole concentrati attraverso una lente possono bruciare il cotone, i raggi dispersi della mente quando vengono riuniti sviluppano una grande potenza, che permette di avere accesso al tesoro della conoscenza più profonda e trascendentale.
[modifica] Gli otto stadi
Il saggio Patanjali, considerato uno dei massimi esponenti dello Yoga, identificò nel Raja Yoga otto stadi attraverso cui lo yogi può gradualmente raggiungere l'unione con Dio, il Samadhi.
- Yama: astinenze, regole di comportamento;
- Ahimsa
- Satya
- Asteya
- Brahmacarya
- Aparigraha
- Niyama: osservanze, autodisciplina;
- Sauca
- Santosa
- Tapas
- Svadhyaya
- Ishvara pradhana
- Asana: posizioni fisiche, posture;
- Pranayama: controllo della respirazione e del flusso vitale;
- Pratyahara: ritrazione dai sensi dai loro oggetti;
- Dharana: concentrazione;
- Dhyana: meditazione;
- Samadhi: unione del meditante con l'oggetto della meditazione.