Ponte di Cecco
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Il Ponte di Cecco è un antico ponte di Ascoli Piceno che attraversa il Torrente Castellano nei pressi di Porta Maggiore portando al Forte Malatesta.
Ha una struttura leggera ed appare nel suo profilo sottile, realizzato in travertino e pietra si distingue candido e chiaro tra una ricca vegetazione circostante.
È stato erroneamente identificato, per lungo tempo, come un’opera medievale.
Questo ponte, sottoposto a seri studi scientifici, è stato catalogato come di sicura costruzione romana, dell'età repubblicana.
Con molta probabilità era l’uscita orientale della Strada Consolare Salaria che un tempo attraversava trasversalmente tutta la città di Ascoli Piceno. Costruito con conci di pietra, si presenta con due arcate: la maggiore, centrale, con una luce di m. 14,50, la minore, laterale, con una luce di 7,50 m.
La sua altezza dal pelo dell’acqua è di 25 m.
Nella zona centrale della struttura si vede una costruzione a forma di casupola, questa era il necessario alloggiamento per incardinare il portone d'ingresso alla città.
Quello che si può vedere oggi è la sua ricostruzione integrale poiché, nel corso della Seconda guerra mondiale, fu fatto saltare dai guastatori tedeschi il 16 giugno 1944 insieme al Ponte Maggiore durante la ritirata, ancora oggi ostenta intatta tutta la sua sobria armonia di proporzioni e di linee tipiche dei monumenti della Roma Repubblicana.
Un'antica tradizione narra che questo ponte sia la realizzazione di un maestro medioevale conosciuto come Cecco Aprutino che lo realizzò, nel 1349, su commissione di Galeotto I Malatesta.
Nella tradizione popolare si attribuisce la sua costruzione al diavolo che su ordine di Cecco d'Ascoli, poeta ed astrologo ascolano, lo avrebbe realizzato in una sola notte.
[modifica] Bibliografia
- Giambattista Carducci, Su le memorie e i monumenti di Ascoli nel Piceno, Arnaldo Forni Editore, Fermo,1853, pp. 98 - 103;
- Antonio De Santis, Ascoli nel Trecento, vol. I (1300 - 1350), Collana di Pubblicazioni Storiche Ascolane, Grafiche D’Auria, ottobre 1999, Ascoli Piceno, pag. 55;
- Antonio Rodilossi. Ascoli Piceno città d'arte. "Stampa & Stampa" Gruppo Euroarte Gattei, Grafiche STIG, Modena, 1983, pp. 218;
[modifica] Voci correlate
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