Ponte Coperto di Pavia
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Il Ponte Coperto (detto anche Ponte Vecchio) è un ponte sul fiume Ticino a Pavia, che collega il centro storico cittadino (situato sulla riva sinistra del Ticino), con il quartiere pittoresco, originariamente fuori dalle mura periferiche della città, il Borgo Ticino. Il ponte è molto caratteristico, dotato di cinque arcate e completamente coperto con due portali alle estremità e una cappella al centro. Sebbene il ponte attuale sia stato costruito nel 1949, esso è la ricostruzione dell'antico Ponte Coperto, risalente al XIV secolo.
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[modifica] Storia
[modifica] Il ponte romano
Già in epoca romana, nell'antica città di Ticinum, era presente un primo ponte che collegava le due rive del fiume all'altezza del moderno Ponte Coperto. Di questo ponte rimane, facilmente visibile nei periodi di magra, la base di un pilone centrale, in trachite dei colli Euganei. La direzione del pilone (WNW), leggermente disassata rispetto a quelli dei ponti medievale e moderno, indica che in epoca romana la direzione della corrente del fiume era diversa. Un altro pilone del ponte romano si poteva vedere fino a pochi anni fa presso la sponda sinistra, ma è stato coperto di terra per ampliare la riva. La costruzione del ponte romano si fa risalire all'epoca di Augusto.
[modifica] Il ponte trecentesco
Nel 1351 fu costruito sui ruderi del ponte romano un nuovo ponte, su progetto di Giovanni da Ferrara e di Jacopo da Cozzo. Il ponte, completato nel 1354, era coperto e dotato di dieci arcate irregolari e di due torri alle due estremità, che servivano per la difesa; l'aspetto di questo ponte, anche se con sole sei arcate, è visibile negli affreschi di Bernardino Lanzani (1524 circa) all'interno della chiesa di San Teodoro. Durante la costruzione delle mura spagnole, nel XVII secolo, la prima arcata e mezza verso la città e la prima arcata dal lato del borgo furono comprese nei bastioni e, quindi, chiuse. Successivamente furono aggiunti un portale di ingresso dalla parte del Borgo Ticino (1599), una cappella al centro del ponte in onore di San Giovanni Nepomuceno (XVIII secolo) e infine anche un portale di ingresso dalla parte del centro storico, eretto dall'Amati (1822).
I bombardamenti da parte delle forze alleate, durante la seconda guerra mondiale, nel settembre 1944, resero gravemente danneggiato e inservibile l'antico ponte trecentesco. Ne seguì, alla fine della guerra, un aspro dibattito sull'opportunità di ripristinare il vecchio ponte o di demolirlo. Nell' agosto 1947 crollò la seconda arcata del ponte. Nel timore di nuovi crolli che potessero ostruire il letto del fiume e provocare un allagamento nel febbraio 1948, il Ministero dei Lavori Pubblici ordinò la demolizione con la dinamite e la rimozione delle rovine.
Alcune macerie dell'antico ponte sono ancora visibili nelle acque del fiume (vedi foto a destra); è rimasta anche la base del portale parzialmente interrato sulla riva sinistra.
[modifica] Il ponte contemporaneo
Nel 1949 si iniziò la costruzione del nuovo ponte, che fu inagurato nel 1951. Sul portale dalla parte della città un'epigrafe cita: "Sull'antico varco del ceruleo Ticino, ad immagine del vetusto Ponte Coperto, demolito dalla furia della guerra, la Repubblica Italiana riedificò".
Il ponte attuale è stato costruito circa 30 metri a valle del precedente, ed è più largo e più alto rispetto a quello antico. Le arcate sono più larghe e inferiori in numero: cinque al posto di sette. Il ponte è ora anche più corto in quanto segue un percorso perpendicolare alla corrente del fiume, mentre quello antico seguiva la linea che congiunge Strada Nuova (dalla parte del centro) con Via dei Mille (dalla parte del Borgo Ticino). Le modifiche attuate al progetto avevano lo scopo di migliorare la viabilità sul ponte (aumento di dimensioni in larghezza e altezza) e facilitare al contempo lo scorrimento delle acque (spostamento del percorso e allargamento delle arcate).
[modifica] Borgo Ticino
Il quartiere di Pavia al di là del Ponte Coperto, sulla riva destra del Ticino, è chiamato Borgo Ticino. La parte più caratteristica del quartiere è quella situata sull'argine basso del Ticino; attraversando il ponte dal centro storico, la si raggiunge girando a sinistra. Subito dopo il ponte si trova un monumento in bronzo, una statua che ritrae una lavandaia, una delle donne che nei secoli scorsi lavavano i panni nel fiume. Più avanti sono le case caratteristiche del Borgo Basso, soggette a sporadici allagamenti in corrispondenza delle esondazioni del fiume, in piena mediamente ogni decina d'anni.