Plastidio
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I plastidi sono organuli specifici della cellula vegetale e di alcuni protisti che rendono possibile la vita autotrofa. Essi sono autonomi e si trasmettono di cellula in cellula e di generazione in generazione, moltiplicandosi esclusivamente per autodivisione. Una cellula non può dunque formare un plastidio dal nulla, può averne uno solo se lo ha ereditato dalla cellula madre. Nelle cellule embrionali i plastidi, nonostante siano presenti, sono organuli ancora indifferenziati che prendono il nome di proplastidi. Essi sono piccoli e sprovvisti delle strutture che caratterizzano i plastidi adulti; una volta che la cellula embrionale si differenzia, anche i proplastidi si differenziano. Tutti i plastidi di una particolare specie vegetale contengono copie multiple di uno stesso genoma piuttosto piccolo.
Di solito i plastidi vengono divisi in tre principali categorie:
- cromatofori fotosinteticamente attivi: contengono clorofilla a o altri pigmenti del tutto equivalenti. Fanno parte di questo gruppo i cloroplasti, i feoplasti (Alghe Brune) e i rodoplasti (Alghe Rosse).
- cromatofori fotosinteticamente inattivi: contengono carotenoidi ma sono privi di clorofilla. Fanno parte di questo gruppo i cromoplasti.
- leucoplasti: sono quei plastidi che essendo privi di pigmenti sono incolori. La loro principale funzione è quella di immagazzinamento di amido (amiloplasti), oppure di lipidi (elaioplasti), o proteine (proteoplasti).
Nei plastidi inoltre avviene la sintesi delle purine e delle pirimidine, degli acidi grassi e della maggior parte degli amminoacidi, composti che nelle cellule animali sono prodotti nel citosol.