Pentapoli bizantina
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La Pentapoli, antico territorio bizantino in Italia, è oggi appartenente quasi totalmente alla regione Marche.
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[modifica] Istituzione
Era uno dei sette distretti militari in cui venne suddiviso l'Esarcato d'Italia dall'imperatore bizantino Maurizio I (582-602), nell'anno 585, quando governava l'esarca Smaragdo al suo primo mandato (585-589).
[modifica] Limiti
All'epoca della sua costituzione confinava a nord con l'Esarcato lungo il corso del fiume Marecchia, ad est col mar Adriatico, ad ovest, lungo la dorsale appenninica, con il Ducato di Tuscia istituito dai Longobardi nel 570, a sudovest con il Corridoio Bizantino, ovvero quella fascia montana di territori bizantini che rappresentava l'estrema propaggine del distretto di Roma ed a sud, sul decorso del fiume Musone, con il Ducato di Spoleto costituito dai Longobardi nel 570.
[modifica] Storia
Tale distretto comprendeva i territori di cinque importanti città episcopali, Rimini, Pesaro, Ancona, Senigallia e Fano, che giustificano il nome attribuito e inizialmente era soggetto al rigido governo dell'esarca di Ravenna. In seguito, trasformato in provincia, guadagnò una certa autonomia.
In epoca successiva fu costituita una Pentapoli annonaria, nell'entroterra, costituita dai territori di Urbino, Cagli, Jesi, Osimo e Fossombrone. Le cinque città presero quindi il nome di "Pentapoli Marittima", articolata come l'antico distretto, sulla costa adriatica ed entrambe riunite nel Ducato delle Due Pentapoli.
Entrambe le province, nonché l'Esarcato, conquistate prima dai Longobardi, poi da Pipino il Breve, re dei Franchi dal 751 al 768, passarono con la donazione di quest'ultimo al pontefice Stefano II (752-757), al nascente Stato della Chiesa.
[modifica] Voci correlate
- Ancona
- Esarcato d'Italia
- Impero Romano d'Oriente
- Maurizio I di Bisanzio
- Promissio Carisiaca o Donazione di Pipino