Ormesi
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Ormési, dal verbo greco ormao, significa stimolare. Concettualmente la teoria dell'ormesi afferma che sostanze particolari sarebbero in grado di esercitare effetti opposti, nell'interagire con un organismo vivente, in relazione alle dosi somministrate.
Una sostanza potrebbe avere, secondo la teoria, un'azione stimolante a basse dosi, inibente a addirittura tossica ad alte dosi.
Edward J. Calabrese, studioso del fenomeno da quasi vent'anni, avrebbe verificato la sua validità per quasi 5000 sostanze. Alcuni esempi sarebbero:
- alcol: a basse dosi ridurrebbe il rischio di malattie cardio-vascolari, ad alte dosi lo aumenterebbe;
- diossina: a dosi infinitesimali farebbe crescere i prati, ad alte dosi li distruggerebbe;
- radiazioni ionizzanti: a piccole dosi risulterebbero protettive verso i danni provocati da un'esposizione a dosi massicce di raggi X.
Altre sostanze con effetto ormesico sarebbero: metanolo, alluminio, iodio, rame, sodio, potassio, silicio, boro, arsenico, cadmio, piombo, DDT.