Niccolò Cerbara
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Tre baiocchi | |
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Aquila spiegata dentro un corona di quercia su fascio. Intorno DIO E POPOLO, rosetta e R. (marchio di zecca). In piccolo N. C. (Niccolò Cerbara) | Il valore su due righe. Intorno REPUBBLICA ROMANA e la data tra due stellette. |
II Repubblica Romana (1849): 3 baiocchi di rame (25 g, ø 38 mm) |
Sede vacante (1846) | |
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Stemma del camerlengo, Tommaso Riario Sforza, SEDE VACANTE MDCCCXXXXVI. IR (segno di zecca) e NIC C | NON RELINQVAM VOS ORPHANOS, colomba radiata in volo, SCUDO in esergo |
AR scudo (26,98 g). Zecca di Roma. Datato 1846 |
Niccolò Cerbara' (anche Nicola) (Roma, 1793 – 1869) è stato un medaglista, incisore di gemme italiano. Figlio d'arte, suo padre era Giovanni Battista Cerbara, uno dei migliori incisori e medaglisti romani del '700. Il fratello maggiore, Giuseppe, era anche lui incisore di medaglie e monete.
Nel periodo della seconda Repubblica Romana (1849) produsse i conii per le monete da 1/2, 1, 3, 4, 8, 16, 40 baiocchi. Dopo la restaurazione viene considerato collaboratore del Governo Repubblicano e discriminato; lasciò Roma per la Toscana dove morì nel 1869.
I suoi conii continuarono a venire utilizzati per le monete papali dopo la rimozione della sua sigla o firma.
[modifica] Sigle
N. C., Nic. C. o Nic. Cerbara
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