Milarepa
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Statua di Milarepa custodita nel monastero di Samye
Milarepa (Wylie: Rje-btsun Mi-la-ras-pa; cinese: 蜜勒日波; 1051 – 1135) è stato un religioso tibetano, uno dei principali maestri della scuola Kagyu del Buddhismo tibetano.
Mila Thöpaga (Thos-pa-dga') nacque nel Tibet occidentale, nel villaggio di Kya Ngatsa nella provincia di Gung-thang, vicino al confine con il Nepal.
Suo padre morì quando egli aveva solo sette anni, e da quel momento tutte le proprietà di famiglia caddero sotto il controllo degli avidi zii, che trattarono Mila e la madre come schiavi.
La madre di Mila accumulò immenso rancore e, non appena suo figlio fu abbastanza grande, gli diede i pochi pezzi d'oro che era riuscita a nascondere ai parenti-padroni affichè potesse fuggire e recarsi a studiare magia nera. La sua speranza era quella che questa arte gli avrebbe conferito la capacità di vendicarsi dei parenti.
Il giovane Mila apprese rapidamente come guidare le potenze della distruzione e le utilizzò esaudendo i desideri dalla madre: evocò demoni e suscitò svariate catastrofi che portarono velocemente alla rovina il villaggio ove vivevano i suoi parenti, causando così la morte di molte persone.
Il suo maestro di magia nera, trovatosi per la prima volta a confrontarsi con una tale distruzione, rimase scioccato, e realizzando la natura negativa dei suoi insegnamenti, lo mandò via affinché potesse trovare qualcuno in grado di insegnargli come neutralizzare il karma negativo accumulato attraverso la pratica della magia nera.
Così egli divenne allievo di un Lama della scuola Nyingma, che presto però, lo indirizzò a Marpa, il famoso Lama traduttore.
Fu così che, all'età di 38 anni, Mila divenne allievo del grande traduttore Lotsawa Marpa, il quale gli concesse di restare nei suoi terreni, ma si rifiutò di ammetterlo tra i suoi studenti e di concedergli qualsiasi insegnamento.
Per sei anni Mila venne trattato come un servo, e gli fu ordinato di svolgere lavori che mettevano alla prova il suo fisico con difficoltà insostenibili. Gli fu addirittura ordinato di costruire e distruggere ripetutamente una torre di nove piani. Non lasciandosi scoraggiare dai progetti alquanto mutevoli di Marpa, Mila riuscì a completare il lavoro (e la torre da lui costruita svetta tuttora in Tibet).
Giunse la fine degli anni di lavoro, durante i quali il karma negativo di Mila venne esaurito grazie al duro comportamento del suo insegnante Marpa, che poté finalmente iniziare ad istruirlo. Lo preparò velocemente ad una vita di meditazione solitaria e lo mandò a meditare in totale isolamento per un anno nelle caverne d'alta montagna. Al suo ritono Marpa convocò i suoi principali discepoli e trasmise a ciascuno di essi uno degli insegnamenti ricevuti dal suo maestro Naropa: il corpo illusorio (sgyu-lus), la luce radiante (hod-gsal), lo stadio intermedio (bar-do), il controllo del sogno (rmi-lam) e il trasferimento della coscienza (pho-wa).
A Mila venne trasmesso il potere del calore miracoloso (gtum-mo), che consente di non usare vesti di lana e così da quel giorno egli prese il soprannome di re-pa (vestito di tela).
Milarepa si impegnò nella meditazione con ardore e devozione sino a raggiungere la completa Illuminazione. Presto la sua fama si diffuse e molta gente iniziò a cercarlo per ascoltare i sublimi canti a mezzo dei quali esprimeva la sua realizzazione.
Continuò a condurre una vita molto semplice impartendo profonde trasmissioni ad una cerchia ristretta di 21 discepoli: 8 "maggiori" e 13 "minori".
I Suoi discepoli più importanti furono: Je Gampopa, Rechungpa, Shiwa Od Repa, Sewan Repa, Ngang Dzong Changchub Gyalpo, Khyra Repa, Drigom Repa e Sangye Kyab Repa.
Nel 1974 Liliana Cavani fu regista di un film sulla vita di Milarepa.
[modifica] Voci correlate
- Buddhismo tibetano
- Buddhismo
- Lignaggio Kagyu
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