Linea Maginot
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La Linea Maginot era una linea di fortificazioni in cemento, ostacoli anti-carro, postazioni di mitragliatrici e altre difese, che la Francia costruì lungo i suoi confini con la Germania e l'Italia alla luce di quanto accadutole nella prima guerra mondiale. Generalmente, la Linea Maginot si riferisce all'intero sistema o solo alle difese sul confine franco-tedesco, mentre il termine Linea Alpina viene usato per le difese sul confine franco-italiano. I francesi ritenevano che le fortificazioni avrebbero permesso al proprio esercito di mobilitarsi in caso di attacco e inoltre di compensare l'inferiorità numerica. Il successo dei combattimenti statici, difensivi, della prima guerra mondiale, fu un'influenza chiave sul punto di vista francese.
Le difese vennero proposte per la prima volta dal Maresciallo Joffre. Egli era opposto da modernisti come Paul Reynaud e Charles de Gaulle che favorivano investimenti in armamenti e aerei. Joffre ottenne supporto da Pétain e ci furono numerosi rapporti e commissioni organizzati dal governo. I lavori furono avviati grazie al ministro della guerra Painlevé, fu tuttavia André Maginot a convincere il governo ad investire in questa impresa. Maginot era un altro veterano della prima guerra mondiale che divenne in seguito Ministro per gli Affari dei Veterani e Ministro alla Guerra (1928-1932).
La Linea venne costruita in diverse fasi a partire dal 13 gennaio 1928 dalla STG (Section Technique du Génie, Sezione Tecnica del Genio) supervisionata dalla CORF (Commission d'Organization des Régions Fortifiées, Commissione di Organizzazione delle Regioni Fortificate). I lavori decollano però nel 1930, quando appunto Maginot ottiene un cospicuo finanziamento dal governo. La costruzione principale venne completata entro il 1935 ad un costo di circa tre miliardi di franchi. Le specifiche per le difese erano molto alte, con bunker numerosi e interconnessi per migliaia di uomini, c'erano 108 forti principali (ouvrages) a 15 chilometri di distanza l'uno dall'altro, inframezzati da ouvrages minori e casematte con oltre 100 km di gallerie. In tutto l'opera è costata 5 miliardi di franchi e nelle innumerevoli fortificazioni potevano alloggiare fino a 2 milioni di soldati.
Le fortificazioni non si estendevano attraverso la Foresta delle Ardenne ("impenetrable" e "impassable") o lungo il confine con il Belgio, perché le due nazioni avevano firmato un'alleanza nel 1920, secondo la quale l'esercito francese avrebbe operato in Belgio se le forze tedesche lo avessero invaso. Quando il Belgio abrogò il trattato nel 1936 e dichiarò la neutralità, la Linea Maginot venne rapidamente estesa lungo il confine Franco-Belga, ma non agli standard del resto della Linea. Ci fu un turbinio finale di costruzioni nel 1939-40 con miglioramenti generali lungo tutta la Linea. La Linea finale era più robusta attorno alle regioni industriali di Metz, Lauter e dell'Alsazia, mentre altre aree erano in confronto solo debolmente difese.
Il piano di invasione tedesco del 1940 (Sichelschnitt) venne studiato tenendo in considerazione la Linea. Una forza civetta si appostò davanti alla Linea, mentre un secondo Gruppo d'Armata tagliò attraverso il Belgio e i Paesi Bassi, cosi come attraverso la Foresta delle Ardenne che giaceva a nord delle difese principali dei francesi. In questo modo i tedeschi furono in grado di aggirare la Linea Maginot. Attaccando dal 10 maggio, le truppe tedesche furono ben dentro alla Francia nel giro di cinque giorni e continuarono la loro avanzata fino al 24 maggio, quando si fermarono vicino a Dunkerque. Per i primi di giugno i tedeschi avevano tagliato la Linea dal resto della Francia e il governo francese iniziò a trattare l'armistizio. Ma la Linea era ancora intatta e gestita da un numero di comandanti che volevano resistere, e l'avanzata italiana era stata contenuta con successo. Nonostante ciò Maxime Weygand firmò la resa e l'esercito depose le armi.
Quando le forze alleate invasero, nel giugno 1944, la Linea venne ancora una volta ampiamente aggirata, con i combattimenti che toccarono solo una parte delle fortificazioni vicino a Metz e nel nord dell'Alsazia, verso la fine del 1944.
Dopo la guerra la Linea venne riaffidata ai francesi e subì alcune modifiche. Comunque, quando la Francia si ritirò dalla NATO, gran parte della linea era stata abbandonata. Con la nascita della deterrenza nucleare indipendente della Francia per il 1969, la Linea venne abbondantemente lasciata perdere dal governo, con sezioni vendute all'asta al pubblico e il resto lasciato alla rovina.
Il termine "Linea Maginot" è stato usato come metafora per qualcosa cui si fa affidamento pur essendo inefficace. In realtà la Linea fece ciò per cui era prevista, sigillando una parte di Francia e costringendo l'aggressore a girargli attorno. Nella visione originaria, la Linea Maginot era parte di un più ampio piano di difesa, nel quale gli attaccanti avrebbero incontrato la resistenza dell'esercito francese, ma i francesi non implementarono l'ultima parte, portando alla perdita di efficacia della Linea.
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